"Ho visto bene i miei ragazzi. A Firenze vogliamo fare punti". Le parole di Pioli alla vigilia della sfida contro la Fiorentina avevano dato speranza ai tifosi rossoblu. Il post partita assume invece connotati totalmente diversi, a tratti drammatici: il secco 3-0 che i viola hanno inflitto al Bologna vale più di mille parole. Un gruppo apparso come il "volgo disperso" manzoniano, privo di idee tattiche, rassegnato e schierato malamente dallo stesso allenatore (il 4-2-3-1 odierno non ha pagato).
I numeri sono emblematici ed impietosi: 12 punti raccolti in 16 partite, appena 2 vittorie e ben 31 gol subiti (peggior difesa della serie A). Pioli aveva definito la sua truppa "i miei ragazzi"; purtroppo per lui invece la squadra è sembrata tutto tranne che sua, senza orgoglio e senza la giusta cattiveria agonistica. A salvare la faccia ai suoi ci ha pensato ancora una volta Curci, che nelle ultime settimane si è dimostrato finalmente un portiere all'altezza della categoria: "Abbiamo corso per 93' minuti, ma abbiamo attaccato poco. La situazione e il clima non sono dei più rosei, ma possiamo riprenderci in fretta."
Decisamente male il resto della squadra, a partire da Morleo, sulla cui corsia Cuadrado e Vargas hanno avuto ampie praterie. La testa dei felsinei va già al prossimo match contro il Genoa, su cui si è espresso Michele Pazienza: "Non dobbiamo definirla ultima spiaggia, perché caricheremmo la squadra di un peso già poco sostenibile." Sulla partita odierna il centrocampista ex Napoli e Udinese è apparso decisamente autocritico: "Oggi dovevamo affrontare la sfida in maniera diversa. L'atteggiamente è totalmente sbagliato. Siamo con Pioli, dobbiamo uscirne insieme."
La realtà tuttavia vede la panchina dell'attuale tecnico rossoblu fortemente in bilico: " Non dovete chiedere a me del mio futuro. Io penso solo alla ripresa degli allenamenti. Adesso testa bassa e pedalare, per dimostrare già con il Genoa che quello di Firenze è stato solo un incidente di percorso."