Poteva succedere di tutto. È successo di tutto. Il Napoli rimane lì, quattro punti avanti. L’Inter si blocca ancora, si ferma al terzo pareggio consecutivo. I punti persi per strada iniziano a pesare. E poco importa se non si è soli a far la conta di quanti se ne son lasciati dietro, se oggi perde la Fiorentina, se ieri pareggia il Napoli.

La partita è di quelle da cardiopalma, apertissima. Si gioca di intenzione e lo fa soprattutto il Parma. È perfetta la squadra di Donadoni che compensa con intensità fisica e aggressività il gap tecnico presunto. L’Inter è confusionaria, sbaglia tanto, troppo. In difesa concede spazi disarmanti. I buchi di Ranocchia sono un invito per le incursioni gialloblù. Sansone ne approfitta per due volte senza fare troppi complimenti. Non basta un ottimo Palacio, migliore tra i suoi, che per altrettante due volte regala il pareggio e serve a Guarin la sponda del momentaneo sorpasso. La squadra di Mazzarri non riesce a costruire ma anzi, quando recupera palla sbaglia in fase di impostazione. La pazza Inter amala sa anche reagire, ribalta il risultato ed ha dell’incredibile. Ma sul 3-2 va in balia dell’attacco incessante degli ospiti che non hanno mai davvero calato di intensità. È un pareggio dolce-amaro. Poteva finire in mille modi. È finita con un pari che, a volerla dire tutta, scontenta più l’ottimo Parma che lo spaesato Inter.La facilità di andare a rete per gli uomini di Donadoni è qualcosa su cui si deve lavorare. La copertura in difesa deve migliorare. È stata una partita pazza ma domenica c’è il Napoli, che è sempre lì, a quattro punti.

PRIMO TEMPO L’Inter sembra impattare bene il match, al 3’ Palacio è già al tiro ma il suo tentativo da fuori finisce alto. E’ solo un’illusione. Gli uomini di Donadoni infatti dominano i primi dieci minuti di gara. Gli emiliani pressano e approfittano di un inizio in bambola dei nerazzurri. Mazzarri è infuriato, si sbraccia agitato dalla panchina, non si capacita dell’avvio deludente dei suoi. Prima uno scambio Cassano-Parolo libera Paletta per il tiro ma il suo destro centrale da dentro l’area trova pronto Handanovic che blocca in sicurezza. Poi Zanetti, in campo dal primo minuto, ferma con decisione Biabiany lanciato in velocità. Boato di San Siro per il capitano. Ma è solo il preludio al vantaggio gialloblù che arriva al minuto 11. Imbeccata perfetta di Marchionni che mette il pallone in verticale in area di rigore per Sansone che, completamente libero, ha tutto il tempo di controllare e decidere dove tirare. Nessuna opposizione della difesa nerazzurra. Handanovic battuto. Parma dunque meritamente in vantaggio. San Siro gelata. Gli uomini di Donadoni perfetti all’avvio continuano ad attaccare. La mobilità dei tre lì davanti non fanno respirare i centrali nerazzurri, sempre a rincorrere.

Al 18’ però l’Inter si sveglia e ha con Palacio una grandissima occasione per il pareggio che l’argentino spreca miseramente. Guarin prova la girata di destro, il pallone arriva sui piedi del Trenza che da due metri dalla linea spara alto. Incredibile errore dell’argentino ma l’Inter reagisce. Prova a cercare spazi i padroni di casa, i laterali del Parma controllano bene. Ancora tre minuti più tardi sull’ennesimo cross di Jonathan dalla destra Lavarez non riesce ad impattare di testa. L’azione prosegue ma Valeri ferma tutto per fuorigioco di Campagnaro. Passano due minuti e Mirante va in presa facile sul colpo di testa debole di Palacio imbeccato da Guarin. L’Inter prova a reagire, agisce disordinatamente ma ci mette più convinzione. Alla mezz’ora il Parma non riesce più a ripartire, l’Inter fa ora la partita alla caccia del pareggio ma la difesa emiliana non soffre. Nerazzurri surclassati dai fischi. Senza idee la squadra di Mazzarri. Al 36’ Cambiasso pennella benissimo dalla sinistra ma Palacio non ci arriva di un soffio. Ennesimo cross di Jonathan due minuti più tardi, non c’è nessuno a raccoglierlo. Al 41’ Acquah, subentrato all’infortunato Gargano, si divora il raddoppio. Inventa Cassano, svirgola Marchionni, Cassani raccoglie sulla sinistra e appoggia per Acquah che da un metro sbaglia la deviazione decisiva.

Ma il calcio è strano, imprevedibile e a due minuti dalla fine arriva il pareggio nerazzurro. Palacio trova la deviazione vincente sull’ennesimo cross di Jonathan dalla destra. I nerazzurri impattano il match ma il sospiro di sollievo si strozza in gola. Valeri segnala un minuto di recupero. Capovolgimento di fronte e papera clamorosa di Handanovic. Paletta va al cross, l’estremo difensore nerazzurro manca la presa, Parolo appoggia in rete e ringrazia. Finisce il primo tempo con gli emiliani di nuovo avanti.

SECONDO TEMPO Partita apertissima al rientro. Formazioni invariate. Al 49’ copiose proteste dei nerazzurri per un presunto contatto in area tra Acquah e Alvarez. Episodio dubbio, Valeri da due passi lascia correre. L’inter, fino ad ora, non ha mai beneficiato di un penalty.L’Inter ci prova ma è troppo confusionaria.Poi succede tutto in due minuti. 54’: Palacio, ancora lui, stacca di testa su cross di Alvarez dalla sinistra. Mirante è in difficoltà, prova a deviare il pallone che tocca il palo e finisce in rete. La squadra di Mazzarri ritrova il pareggio e con esso coraggio. Al 56’ infatti si porta addirittura sul 3-2. Incredibile. Ottima sponda di Palacio, ancora una volta determinante, per Guarin che scarica di prima da fuori. Decisiva la deviazione di Lucarelli che beffa Mirante. Risultato ribaltato.

Il Parma non si abbatte, credono nel pareggio gli uomini di Donadoni. L’Inter nonostante il vantaggio continua a non convincere nel gioco. Ed infatti non mancano le emozioni. La convinzione paga e al minuto 59 i gialloblù riportano il match in parità. Cassani tutto solo crossa rasoterra dalla destra, Sansone anticipa Cambiasso ed insacca con facilità. 3-3, tutto da rifare. Inter disarmante in campo, lunghissima, concede degli spazi infiniti. I nerazzurri sbagliano tantissimo anche in fase di costruzione, anche a campo aperto. Parma costantemente aggressivo, l’intensitò fisica degli uomini di Donadoni compensa la presunta differenza tecnica.

La partita è comunque apertissima. Da un lato Cassano prova il tiro a volo da fuori, buona l’idea del 99 ma la palla finisce alta. Dall’altro Kovacic scarica un bolide dal limite al 73’, il pallone esce di poco. L’Inter cambia: Nagatomo per Zanetti, Belfodil per Jonathan. Ma non c’è tempo di respirare. Minuto 82, miracolo di Handanovich su un grande destro di Acquah. Ottima la deviazione in angolo. L’estremo difensore se la prende coi suoi, malissimo l’Inter in copertura. Esce anche Cassano, al suo posto Amauri. Gli ultimi minuti sono da cardiopalma. Ancora Parma. Ranocchia si riscatta dei tanti buchi in difesa salvando sulla deviazione di Biabiany. L’Inter regala occasioni a profusione. Sansone a botta sicura, Campagnaro ci mette il corpo e manda in angolo. Non è finita. Va Parolo col destro, palla fuori. A due minuti dalla fine, Mazzarri richiama Guarin per Taider. Ma è ancora Parma con Biabiany, il suo destro trova una deviazione che finisce in angolo. Sul finale, bella parata di Mirante sul sinistro centrale di Cambiasso, sul proseguo dell’azione Belfodil sbaglia tutto. Finisce qui. 3-3 a San Siro. Inter ancora bloccata.


Inter 3-3 Parma (All Goals) 08.12 ourmatch.net