Ci sono quelle partite che non contano per nessuno, snobbate da tanti e superflue per altri: ma sono utili, spesso indicative, nel valutare quei giocatori meno impiegati o da un rendimento incostante. Un'analisi della partita di ieri che non sarà sfuggita a Walter Mazzarri, a livello individuale e di squadra. Giocatori nel mirino prima di ieri, sotto accusa oggi: per scarso impegno, approccio mentale sbagliato ed atteggiamento generale non idoneo. Considerazioni necessarie ed importanti, soprattutto in vista del prossimo mercato invernale.
PROMOSSI E BOCCIATI: SI SALVI CHI PUO' - Dal match di ieri sera con i siciliani, ben pochi escono con la sufficienza piena. Si sono rivisti gli stessi errori di campionato, collettivi e singoli, da parte spesso degli stessi giocatori e nelle identiche situazioni di gioco. Mazzarri era tutto un programma sui due gol del Trapani, un misto fra incredulità e disperazione. La crescita di una squadra spesso passa proprio dal superare degnamente questi test, all'apparenza scontati, ma che nascondono mille insidie e forniscono conclusioni importanti per chi valuta. Prendere un gol da rimessa laterale è da dilettanti, Ranocchia scavalcato e completamente privo di concentrazione, senza dimenticare l'attegiamento generale nella specifica situazione, fino all'errore tecnico e di posizionamento di Carrizo che vede sfilare il pallone sul primo palo fra le proprie gambe. Il 3-2, che clamorosamente riapre il match, è anche peggio: due uomini in area di rigore completamente liberi, uno di loro trova il tempo di controllare il pallone comodamente ed incrociarlo laddove l'estremo argentino non può nulla. Alvaro Pereira al di là delle colpe sui due gol non è decisamente da Inter e verrà ceduto: il Cska offre 8 milioni, probabile nel freddo della Russia il segnale non arrivi, meglio approfittarne subito. Ranocchia bocciato, non ha la concentrazione mentale e cattiveria giusta per ricoprire il ruolo di leader difensivo, un peccato viste le qualità aeree, fisiche e tecniche. Ormai superato nelle gerarchie da Rolando e dal più affidabile Samuel: ha mercato, l'Inter farebbe meglio a far cassa finchè può col giocatore. Mancano alternative a centrocampo, Mudingayi ha piedi improponibili per una squadra che si chiama Inter e servono non uno ma due esterni, Wallace non è un'alternativa, troppo gracile e abulico, oltre che nullo in fase difensiva. Ed infine Belfodil: ha qualità importanti, è un potenziale fenomeno, ma anche un cieco si sarebbe accorto della svogliatezza e superficialità con cui ieri è sceso in campo, Capitolo a parte merita Kovacic: sembrava il nuovo crack del calcio europeo lo scorso anno, fuori dalla manovra anche ieri contro una squadra di Serie B. Sostituito forse crudelmente da Mazzarri, è un chiaro segnale dell'insoddisfazione del tecnico nei suoi confronti: urge un chiarimento circa la sua posizione, tattica e nel progetto-Inter, per non rischiare di perdere un enorme talento.
In vista della gara col Parma, l'Inter non dovrebbe recuperare i suoi infortunati: ancora out Milito, Icardi, Chivu, Samuel e Nagatomo: qualche speranza per quest'ultimo ma non verrà rischiato. Spazio a Zanetti dunque, col ritorno di Palacio prima punta e Cambiasso davanti alla difesa: per evitare un nuovo pareggio ed i vecchi errori, è tempo di cambiare marcia.