Ironico, pungente, programmatore e preparato sulla storia nerazzurra: stiamo parlando di Erick Thohir, indubbiamente l'uomo del momento dal punto di vista mediatico. Dopo essere apparso ieri a Che tempo che fa e dopo le riunioni in Lega di questa mattina il tycoon indonesiano è stato intervistato alla trasmissione TikiTaka. Gli argomenti principali sono stati la crescita del brand, il mercato e i motivi che lo hanno spinto ad acquistare la squadra nerazzurra: "Acquistare l'Inter è stato come realizzare un sogno: negli anni 80 la Serie A era molto seguita in Indonesia e io, che allora ero un ragazzo, ho sviluppato la passione per i colori nerazzurri. Ora c'è bisogno di lavorare per far crescere la squadra sia economicamente che tecnicamente. Uno dei miei rimpianti più grandi sarà quello di non esserci stato nel 2010; è stato un anno fantastico e mi sarebbe piaciuto vivere in prima persona quelle emozioni. Mourinho è uno dei migliori tecnici di calcio al mondo ed è stato anche mio ospite, a cena, in Indonesia."
Thohir ha parlato anche della delicata situazione riguardante lo stadio: "E' troppo presto per parlare di stadio nuovo. In questi primi anni l'obiettivo sarà puntare tutto sui ricavi; solamente una volta che i ricavi saranno stati stabilizzati si potrà parlare di costi e, allora, valuteremo se restare a San Siro o cambiare".
Infine il neopresidente ha parlato del futuro, sia quello della squadra, sia quello riguardante la Serie A: "Nel 2016 ci sarà la finale di Champions League a Milano e l'Inter ha il dovere di farsi trovare pronta. Stiamo analizzando se intervenire sul mercato già a gennaio. Per quanto riguarda l'intera Serie A oggi, nell'assemlea di lega, ho detto che bisogna lavorare molto e insieme per sfruttare gli immensi potenziali che si hanno all'estero, per far tornare il campionato appetibile come negli anni 80".