Due vittorie consecutive, cinque gol segnati ( tutti grazie ad un marcatore diverso) e zero subiti: segnali importanti quelli lanciati dall'Inter nelle vittorie ottenute al Friuli ed al Meazza contro il Livorno, arrivate dopo il non esaltante pareggio di Bergamo. Analizzando le ultime prestazioni dei nerazzurri, emergono almeno tre aspetti in grado di fornire importanti rassicurazioni su quello che è il percorso di crescita della banda Mazzarri.
Sorprende, anzitutto, la facilità con la quale l'Inter riesce a trovare la via del gol, mandando in rete moltissimi componenti diversi della squadra. Un dettaglio importante, soprattutto in questo momento, con il reparto offensivo nerazzurro privo di Icardi e Milito e con un Belfodil che ancora deve completare il suo ambientamento. Risulta quindi fondamentale l'apporto di Rodrigo Palacio, che ha cominciato la stagione nel migliore dei modi, ma soprattutto sono determinanti le indicazioni di Walter Mazzarri e la facilità di comprensione dei suoi uomini: per averne la prova, basta andare a vedere le due reti realizzate sabato contro il Livorno, arrivate grazie al lavoro degli esterni tanto cari al tecnico di San Vincenzo. Miglior attacco del campionato dopo dodici giornate dunque, con 29 reti all'attivo: non male, per una squadra che di fatto gioca con un solo attaccante di ruolo.
E' importante sottolineare poi come la porta di Samir Handanovic sia rimasta inviolata contro Udinese e Livorno. Nelle ultime settimane erano arrivate parecchie critiche alla difesa, accusata di aver perso equilibrio con l'infortunio di Campagnaro (che peraltro dovrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Bologna): pronta la risposta del pacchetto arretrato, che dopo aver permesso a Denis di realizzare il gol che è valso il pari di Bergamo ha alzato il muro concedendo pochissimo agli avversari. Il Livorno infatti non ha mai impensierito realmente Handanovic, mentre ad Udine i maggiori pericoli - oltre ad un tiro di Di Natale dal limite - sono arrivati in occasione di due ripartenze nel primo tempo, quando Samuel era in difficoltà per qualche problema fisico. Da evidenziare in particolar modo le ultime uscite di Andrea Ranocchia, sempre più sicuro e disinvolto, e di Rolando; l'ex giocatore di Porto e Napoli ha superato lo scetticismo iniziale che lo circondava e si sta comportando molto bene. Il portoghese ha ben impressionato sabato, quando è stato schierato da centrale puro con Samuel dirottatto sul centro-sinistra per sostituire Juan Jesus.
Infine, analizzando a livello globale l'ultima prestazione, emerge un fatto da non sottovalutare. I ragazzi di Mazzarri infatti, pur disputando una delle partite peggiori dall'inizio della stagione, hanno conquistato tre punti fondamentali che non sono mai stati in discussione dal gol di Jonathan in poi. Merito anche di un Livorno non particolarmente pungente, senza dubbio (e della sfortunata autorete di Bardi), ma merito anche dell'Inter che - consapevole di non essere in una grande serata - ha condotto la partita con intelligenza ed equilibrio. Non certo una prestazione esaltante, dunque, ma sicuramente un passo in avanti a livello di maturità( soprattutto se si considerano le amnesie che fino ad ora sono costate qualche punto di troppo).
Prossima tappa, Bologna: una trasferta non semplice, un altro gradino da scalare per continuare la crescita.