"Arriverà solo gente più forte di quella che c'è", disse Mazzarri sollecitato qualche settimana fa. Molto più forte di chi già c'è, aggiungiamo noi. Non tanto come consiglio, quanto come interpretazione profonda del messaggio lanciato dal tecnico a società e tifosi. Questa Inter sta diventando una macchina dagli ingranaggi sempre più oliati, distante appena 3 punti dalla zona-Champions, a 7 dalla Roma dei record e con almeno due trasferte che gridano ancora vendetta, come Cagliari e Torino. 4 punti in più che oggi avrebbero proiettato i neroazzurri nella lotta per lo Scudetto, senza contare le altre due rimonte subite da Juventus ed Atalanta. Il campionato però ha detto in maniera netta ed evidente che l'Inter è competitiva, ed ha ampi margini di miglioramento.

COME MIGLIORARE, SENZA ROVINARE IL PROGETTO- Tre mesi di lavoro, con un materiale a disposizione oggettivamente non eccelso. Da qui il tranello in cui si rischia di cascare: perchè magari sarà facile trovare qualcuno meglio di Jonathan e Nagatomo sulle fasce, forse anche più affidabile di Ranocchia in difesa e con "appeal" di Taider: ma sapranno anche essere più funzionali? Comprendere il calcio e i compiti di Mazzarri? L'esempio l'Inter ce l'ha in casa, e risponde al nome di Mateo Kovacic: classe 94', futuro campione e talento indiscusso. In tanti si chiedono come possa rimanere in panchina, per far posto ad un Taider qualunque: la risposta è tutta nella concretezza di Mazzarri, in una preparazione che il croato ha dovuto saltare in estate per infortunio e di cui oggi risente, un pò come lo studente che ha saltato un mese di scuola ed ora deve andare veloce per recuperare sui compagni di classe. Sul mercato il rischio è lo stesso: badare alla qualità, non alla quantità, Anche perchè con un impegno alla settimana non serve integrare ma migliorare. Lo sa bene Mazzarri, lo capirà Thohir: l'Inter può solo crescere e per farlo potrebbe anche andare avanti con gli stessi uomini. Discorso diverso meritano gli infortunati di lungo corso, su tutti Milito ed Icardi: le loro condizioni non sono mai state ottimali, torneranno poco prima di Natale, appena in tempo per valutarli e capire se sarà necessario intervenire sul mercato a caccia di una punta. Importante sarà questo periodo per Belfodil, sola alternativa a Palacio e candidato ad una partenza in prestito in quel di gennaio. 

40 giorni per riflettere, trarre le dovute valutazioni e cominciare a pensare l'Inter del domani. A partire da giovedi, quando tutto diverrà ufficiale: nascerà la nuova Inter ed entreranno nuovi capitali. Ma come si suol dire, "i soldi non fanno la felicità". Ed a volte, nemmeno il bene di una squadra.