"Contro il Livorno è stata una partita dalle grandi emozioni: dopo tutto il tempo passato lontano dal campo sognavo una serata così". C'è tutto Javier Zanetti in questa frase; il capitano nerazzurro ieri sera è intervenuto nella trasmissione Tiki Taka condotta da Pierluigi Pardo, parlando prima di tutto proprio del suo rientro in campo. A tal proposito, Zanetti spiega come la serata sia stata emozionante grazie "all'affetto dei miei tifosi, dei compagni e del presidente. Io e Moratti a fine partita ci siamo scambiati un grande abbraccio: il nostro è un legame personale. E' stata una serata emozionante per entrambi". Un rapporto ben saldo quello tra il Tractor e l'ormai ex proprietario dell'Internazionale, ma adesso Zanetti dovrà rispondere anche ad Erick Thohir: "E' difficile che io impari l'indonesiano, ma mi piacerebbe rimanere e dare il mio contributo nella grande famiglia dell'Inter".
Si parla poi di Walter Mazzarri: "Walter è simile a Mourinho, è uno tosto e ha le idee molto chiare: la sua mano sul gruppo si vede e la squadra lo segue". A proposito di allenatori, c'è spazio anche per una battuta su Josè Mourinho e quindi sulla notte di Madrid: "Il 22 maggio è stata una notte indimenticabile per tutti gli interisti, quella coppa la inseguivamo da molto tempo e alzarla da capitano, nella mia 700esima partita, è stato speciale. Mourinho invece mi ha fatto gli auguri per il mio ritorno in campo: mi è stato molto vicino dopo l'infortunio, nonostante la lontananza il nostro legame durerà per sempre".
Per quanto riguarda l'Inter e i suoi obiettivi, Zanetti spiega: "Con l'Inter vogliamo tornare ad essere protagonisti e per ora ci stiamo riuscendo. Il campionato italiano è difficile, ma stiamo lavorando bene e vogliamo lottare per qualcosa di importante". Chiusura quindi con vista sulla nazionale argentina e sul prossimo Mondiale: "Sarebbe fantastico se l'Argentina dovesse vincere il Mondiale in Brasile: la rivalità calcistica tra le due nazioni si vive quotidianamente e un trionfo in casa loro sarebbe un sogno. Higuain e Tevez? Sono due campioni con caratteristiche diverse, Gonzalo è un finalizzatore mentre Carlitos può inventare qualsiasi cosa in qualsiasi momento".