Il "Muro" manca dallo scorso aprile, Zanetti da maggio: Samuel ed il capitano non calcano il prato di San Siro da tempo immemore. Una serata già speciale per essere l'ultima di Massimo Moratti da n.1 neroazzurro, si arricchisce ulteriormente di spunti interessantissimi dal punto di vista emotivo. Se quello di "the wall" è un debutto parziale, dopo l'esordio fuori casa con Atalanta e la conferma di Udine, il n.4 neroazzurro freme per calcare il campo da gioco 6 mesi e mezzo dopo il brutto infortunio di Palermo. E quale miglior serata per farlo, nella partita di congedo a Massimo Moratti.

IL MURO ED IL TRATTORE, LA ROCCIA NEROAZZURRA - Ha un qualcosa di magico, il ritorno di Zanetti proprio domani sera, nell'ultima del Presidente da unico proprietario dell'Inter. Ci sarà il closing, atteso per il 15 novembre, si aprirà una nuova era e di questa farà ancora parte, seppur per pochi mesi, Javier Zanetti. Destino o mera coincidenza, preferiamo lasciarci trasportare dagli eventi e dalle emozioni, che investiranno il pubblico di San Siro e tutti i tifosi della beneamata. Al solo pensiero di un ingresso del capitano nei minuti finali di Inter-Livorno vengono i brividi, senza distogliere l'attenzione da una partita tutt'altro che scontata. Ma a questo c'è il sergente Mazzarri a pensarci: pochi i dubbi, legati al recupero-lampo di Walter Samuel, indispensabile viste le assenze per squalifica di Juan Jesus e quella certa di Campagnaro per infortunio.

Non sembrano esserci dubbi sull'eroe del triplete, che riprenderà in mano il centro della difesa, assistito da Rolando e Ranocchia ai lati, con una piccola chance di vedere Andreolli esordire dal primo minuto. Assistere a Zanetti dal primo minuto sarà impossibile, visto anche l'ottimo rendimento di Jonathan sulla destra e Nagatomo a sinistra, nonostante il brasiliano abbia accusato in settimana un piccolo risentimento, lavorando a parte. La sua presenza non sembra in dubbio, in pre-allarme Alvaro Pereira.

In mezzo al campo unico ballottaggio Kovacic-Taider con quest'ultimo favorito, mentre confermato lo spostamento di Guarin dietro Palacio e Alvarez schierato da mezzala; al centro ovviamente il redivivo Cambiasso. Torna Belfodil dalle due giornate di squalifica, un recupero importante viste le assenze di Icardi e Milito sino a dicembre inoltrato. Smaltiti anche i problemi per Handanovic, confermato tra i pali, indisponibili i lungodegenti Mariga e Chivu