Il mercoledì sera di InterChannel è dedicato ad un giocatore, questa volta, ospite di InterNos è Saphir TaiderIl giovane, classe ’92 è arrivato quest’anno tra le file neroazzurre dal Bologna per 5,5 milioni di euro e la comproprietà di Laxalt.

 

Acquisto che non sembrava convincere, in pochi mesi ha invece fatto ricredere anche i più scettici, dieci presenze di cui sei da titolare,  gol e partite sempre sopra la sufficienza sin dal suo esordio contro la Juve, momento speciale per il centrocampista: "Il momento più emozionante è stato il mio esordio da titolare, contro la Juventus in casa. Giocare in uno stadio del genere tutto pieno per una partita di questa importanza è qualcosa di impressionante, la gente non si può neanche immaginare quello che si sente dal campo, l'energia e il tifo del pubblico...".

 

La passione per il calcio parte da lontano, da quando andava a vedere il fratello maggiore giocare: "Il mio idolo da ragazzino? Il mio fratello maggiore, anche lui calciatore professionista. Andavo sempre allo stadio a vederlo ed è anche grazie a lui se oggi sono il calciatore che sono. Andavo sempre a vedere il Tolosa per vedere lui! Oggi gioca nella Serie A slovena".  Non solo il fratello, tutta la famiglia è importante per Taider, il loro supporto è stato fondamentale, in particolar modo quello della madre: "Mia mamma mi ha sempre seguito e ha sempre voluto che io andassi bene a scuola per garantirmi un futuro. Ora che sono calciatore professionista è la prima tifosa che ho".

 

Nell’Inter sta bene, finalmente è arrivato in una grande squadra e il duro lavoro è stato ripagato: "Stare all'Inter è un sogno, è una grandissima squadra. E' da quando sono piccolo che volevo raggiungere un top club, ora vorrei vincere tanti titoli per coronare definitivamente il mio sogno. Sono venuto in Italia a 19 anni, e arrivando così presto speravo di poter arrivare il più velocemente possibile in una grande. Avere questa possibilità era il mio obiettivo".  

Squadra nuova significa anche nuovi compagni, nuovi modelli a cui ispirarsi: "Il giocatore che mi ha impressionato di più all'Inter è il capitano Zanetti. Quando ero al Bologna mi dicevano che era impressionante a livello fisico, ora che l'ho visto posso assicurarlo. Non è una cosa comune arrivare a 40 anni con la sua freschezza".

 

Durante l’intervista, Taider ha voluto specificare poi anche la scelta della Nazionale algerina: "Ho scelto la Nazionale algerina perché, anche se sono nato e cresciuto in Francia, mi sono sempre sentito algerino. La mia famiglia è felice della mia scelta. Torno spesso in Algeria e ne approfitto quando posso andarci con la Nazionale. In Algeria è tutto più difficile, hanno meno disponibilità per i giovani, i talenti ci sono ma se non li fai crescere... Piano piano però stanno arrivando e il paese sta crescendo anche a livello calcistico".

 

Il giovane centrocampista fa intendere di essersi ambientato con facilità all'interno dell'Inter e questo ha permesso delle prestazioni ottime sin da subito, tanto da convincere Mazzarri ad inserirlo con molta frequenza tra i titolari. Poche le occasioni in cui il franco-algerino è dovuto subentrare dalla panchina, spesso per il giovana Kovacic: il talento del croato non si discute ma la costanza e la cattiveria in partitia sono tra le sue mancanze, motivo per cui il tecnico ha spesso optato per la scelta di del numero 21 che riesce a soddisfare al meglio le richieste dell'allenatore livornese. 

 

Una bella storia, quella di Taider, che dimostra come, ancora una volta, il duro lavori paghi permettendoti di raggiungere i tuoi obiettivi in poco tempo, sperando che anche i futuri desideri  ( la vittoria di un trofeo ) possano essere realizzati in fretta.