Alla fine dell’undicesima di campionato l'Inter detiene il miglior attacco con 27 gol. Seguono a ruota la Roma con 25 (mantiene però la miglior difesa) e Napoli con 24. Se non fosse per il fatto che i neroazzurri giocano con un numero di attaccanti che va sempre più assottigliandosi, questo dato non stupirebbe nessuno. Ma, vista la situazione offensiva della squadra di Mazzarri, il primato vale molto di più.
L’attacco interista è ormai composto dal solo Palacio, autore anche ieri di una partita sublime, dati i problemi dei compagni di reparto. Belfodil scontava le due giornate di squalifica, con il Livorno tornerà ma vista la condizione e l’ambientazione non ancora al meglio, è una notizia buona a metà. Icardi invece, dopo una partenza a fuoco, sta andando incontro a diversi infortuni, fermo ora per una pubalgia, costringe i compagni a fare meno di lui e dell’aiuto che riusciva a portare segnando gol importanti come quello alla Juventus. La nota peggiore riguarda però Milito: il 22 neroazzurro che tanto ha fatto sognare, conta una sola presenza rilevante, quella contro il Sassuolo, poi infortuni a catena... Milito-Palacio .... sarebbero una coppia mostruosa, per questo Mazzarri e tifosi non vedono l’ora di gustarsi questi bomber che, anche solo a pensarli fanno brillare gli occhi.
Purtroppo così non è, l’Inter conta sul solo numero 8, Rodrigol, che senza paura si è preso la squadra sulle spalle e, aiutato da un grande Alvarez, segna e fa segnare. Ma il merito non è solo degli attaccanti, 11 sono gli uomini andati a segno, sintomo di una squadra che sta bene e che riesce a sopperire alla mancanza di punte trovando gol in altro modo, a volte di fortuna, come contro il Verona, a volte su calci inattivi, come a Udine, a volte grazie a bellissime azioni personali capitate a molti giocatori che hanno avuto il coraggio di prendersi delle responsabilità. Tra questi 11 rientrano i difensori Ranocchia, Rolando, Nagatomo ( capace di segnare 2 gol di testa ) e Jonathan che ripaga la fiducia dell’allenatore con ottime prestazioni e gol importanti. I centrocampisti Guarin, Alvarez, Taider e Cambiasso capaci di farsi trovare al posto giusto al momento giusto e di far valere le proprie abilità tecniche. Ed infine gli attaccanti escluso Belfodil, quello che forse sta deludendo maggiormente.
Questo dato indica i miglioramenti apportati da Mazzarri: pur avendo un reparto offensivo ridotto all’osso, l’Inter cerca di ricavare il buono rendendo possibile la via del gol a più compagni e in modo diverso; sottolineando ancora una volta come la forza del gruppo sia più importante del singolo. Certo Palacio è ora insostituibile ma se non ci fosse una squadra sempre d'aiuto anche per lui sarebbe più difficile segnare.
I 27 gol segnati dimostrano come si possa andare lontano pur avendo delle mancanze, l’importanza di avere una squadra unita e compatta, la ragione di Mazzarri che continua a schierare una sola punta per coprirsi meglio e sfruttare poi le capacità di chi subentra dalla panchina e spesso, grazie a queste scelte, raccoglie quanto semina, e per ultimo, ma non meno importante, fa felici i tifosi che sentono di avere, per ora, almeno un primato, aspettando con ansia giorni migliori quando, soprattutto, potranno godersi la loro coppia argentina preferita: Milito - Palacio.