Come volevasi dimostrare. Thohir ed i suoi soci hanno chiesto a Massimo Moratti di rimanere presidente nonostante il petroliere abbia ormai ceduto una buona fetta (70% per la precisione) della società nerazzurra alla cordata indonesiana composta da tre soci con a capo appunto Thohir. Nell'intervista che Moratti ha tenuto ieri su Inter Channel è stato questo il punto principale trattato.
"Stiamo parlando con queste persone che , molto cortesemente , mi hanno chiesto di rimanere presidente. Vediamo. Non credo di aver il diritto di dire che continuerò sempre io, perché l'Inter ha una bellissima storia e deve continuare ad averla con chi avrà la buona volontà di prendersi la proprietà. Essendo abituato ad un certo ruolo è difficile assurmene un altro."
Moratti ha poi disquisito su altri argomenti come l'undici tipo (:"Zenga in porta, Roberto Carlos e Brehme terzini con Passerella, Cordoba e Bergomi centrali. Mattheus ed Ince in mediana. Davanti tre attaccanti: Ronaldo, Recoba, Ibrahimovic") o la squadra a cui è più legato ("quella di mio padre e quella del Triplete"). Ci tiene a segnalare Ruben Botta come un buon giocatore da tenere d'occhio e spende parole anche sulle reazioni famigliari riguardo alla cessione :"Mia moglie critica sempre ma perché é costruttiva, i miei figli seguono da vicino perché potrebbero avere ruoli importanti nella nuova società. Bedy non è felicissima ma non si esprime."
Facendo il punto sul campionato :"In queste ultime tre giornate non siamo stati baciati dalla fortuna ma abbiamo fatto anche degli errori" e facendo qualche flash-back :" La partita di Madrid l'abbiamo affrontata con una sicurezza ed una serenità di vincere incredibile. A Siena fu un tormento invece. Lo scudetto più bello? Quello vinto nel secondo tempo a Parma ma anche la prima Coppa Italia perché arrivó in contemporanea col 3-3 in Champions League del Milan e fu valorizzato."
Tocca l'argomento Messi quando ci tiene a sottolineare che "Fin dalla prima volta che l'ho visto l'ho trovato fortissimo e lui se lo ricorda, infatti ogni tanto mi manda una sua maglia firmata. Ma non potevamo fare un'altra operazione alla Ronaldo. Tentammo, sì, ma lui era legatissimo al Barça che lo aveva curato e noi non insistemmo perché sarebbe stato brutto separarli."
Proprio sul Fenomeno :"Nessuno credeva fosse possibile prenderlo quindi non avemmo concorrenza poi lo abbiamo venduto non più integro ricavando il doppio di quanto spendemmo. Ronaldo è stato un grande affare anche dal punto di vista di marketing e sponsor". Riavvolgendo il nastro torna sul perché della distruzione post-Triplete :"Dopo il Triplete ci fu un anno a mio avviso buono (...) però a chi arrivò dava un po' fastidio ciò che era successo in precedenza e poi è difficile gestire una squadra al 100%. Si fecero avanti i cinesi che volevano costruire uno stadio, firmammo un contratto ma non se ne fece nulla. Quindi ho cercato un socio ed eccoli qui che si sono inseriti con un entusiasmo tale che un po' ci ha preso".
"Il tifoso nerazzurro è diverso: si sente partecipe alla vita della squadra e vuole un suo marchio. Un esempio? Mi chiesero di NON prendere giocatori di colore ed io comprai Ince - sì, anche un po' per provocazione , come a dire "Se uno è forte non importa la pelle, no?" - e al momento rimane uno dei giocatori più adorati."
Chiude con una descrizione di Thohir :"Persona tendezialmente allegra quindi fa simpatia. Certamente è ambizioso e questo fa bene. E poi è un lavoratore, si dà da fare dalla mattina alla sera. Ha molto senso dell'amicizia. ed ha con sé due soci che gli sono amici da 25 anni e mi sembrano due persone molto diverse ma interessanti. Il gruppo pare poter dare molto. La loro possibile difficoltà è quella di vivere lontano ma se ne rendono conto, non vogliono essere invadenti né fare la figura dei prepotenti. Trovare un socio italiano è stato impossibile, non ci sono persone con volontà e/o possibilità."