Alla vigilia del posticipo serale di domenica contro il Torino, Mazzarri si presenta puntale alla conferenza stampa indetta per le 13:30 ad Appiano Gentile. La partita contro i granata di Ventura riapre il campionato nerazzurro dopo lo stop di due settimane per gli impegni delle Nazionali. Tornare a vincere è ciò che chiede il mister dopo la prima sconfitta  subita nell’ultima gara giocata contro la Roma capolista.

Se c’è un ritardo nel piano di volo non è colpa di nessuno, di certo non dei giocatori. Non li multo per questo. Voglio sgombrare ogni tipo di illazione sotto questo punto di vista. Le loro condizioni? Non lo so. Sono rientrati ieri, hanno fatto lavoro di defaticamento. Per quello che mi risulta sono buone, non hanno subito infortuni. Oggi potrò valutarle meglio poi deciderò la formazione che mi dà maggiori garanzie.” Mazzarri risponde così in risposta alle molte polemiche nata dai ritardi che hanno riguardato molti giocatori di ritorno dagli impegni con le Nazionali.

Inutile sottrarsi poi alla domanda sulla gravosa questione Roma, la sconfitta di certo ha evidenziato qualche aspetto da migliorare e il mister ha le idee chiare in vista della gara di domani. “La sconfitta è stata evidente, i numeri parlano chiaro. La prestazione però non è stata poi così negativa. Abbiamo pagato alcuni errori ma abbiamo fatto anche cose buone. LA squadra deve ancora crescere ma contro i giallorossi, globalmente, ha fatto bene. Domani sarà un’altra gara dura, su un campo difficile, da sempre abituato ad un tifo che aiuta molto. Il Torino è un’ottima squadra con una grande organizzazione, un grande tecnico e che fino ad ora ha raccolto meno di quanto meritato. Ha poi individualità molto importanti, come Cerci, e dovremmo stare attenti. È un test importante, ma sono fiducioso che faremo bene.”

L’infortunio di Alvarez complica abbastanza le scelte del mister che dovrà modellare la squadra tenendo conto dell’assenza dell’argentino, uno dei migliori fino ad ora. “Kovacic? È di sicuro una possibilità. Certo spiace per Alvarez che ha avuto questo incidente di percorso, era uno dei più in forma ed era sicuramente meglio se non si fosse fatto male. Questo è indubbio. Ma ho fiducia nei ragazzi e in chi potrà sostituirlo. Guarin? Ha bisogno più di altri di automatizzare al meglio il ruolo che sta provando. Lo avevo provato in america ma potrebbe avere dei problemi se gli arrivasse il pallone in un certo modo. Mi sembrerebbe sbagliato mettergli altre idee in testa che potrebbero creargli confusione piuttosto che aiutarlo.”

Il cambio avvenuto in settimana al vertice societario è l’argomento che ha tenuto maggiormente banco nell’ambiente nerazzurro e non poteva essere altrimenti. Tante le testimonianze d’affetto per il presidente Moratti e la curiosità di vedere cosa porterà di nuovo il magnate Thohir. Mazzarri a domanda diretta commenta con convinzione. “Abbiamo totale fiducia nel presidente Moratti. Ha preso questa decisione per il bene della società, ci ha spiegato ogni cosa, e questo ci basta come garanzia. La squadra ha già dimostrato di sapersi muovere bene come gruppo. Le motivazioni le trovo sempre, cerco sempre di dare il massimo e di inculcare questo mio modo di pensare anche ai giocatori a prescindere da ciò che succede intorno.”

“Come cambieranno le cose con Thohir? Ho fatto la gavetta, ho girato il mondo quando facevo l’osservatore. Sono uno dei pochi o dei tanti che sa come funziona una società e quando non devo sconfinare. Non sono io a chiamare la società, sono l’allenatore e molto spesso il responsabile di ciò che accade ma resto pur sempre un dipendente, sono loro che chiamano me. Quando succederà darò le spiegazioni che mi chiederanno. Non devo far niente in questo senso, solo far rendere al meglio la rosa che ho a disposizione. Ieri Branca ed Ausilio erano con noi, Moratti chiama sempre. A livello di sensazioni non sembra sia cambiato niente.”

 

Le scelte per la gara di domani verranno fatte anche in base all’allenamento di oggi previsto per le 14:15 prima della partenza per Torino. “Al di là della sconfitta con la Roma, faccio sempre le scelte in base a come i giocatori hanno fatto l’ultima partita e a come si sono proposti in allenamento quelli che sono rimasti fuori. Non ci sono dubbi solo in difesa ma anche a centrocampo. L’unico sicuro è Palacio. Gioca Samuel? Vediamo. Jonathan sta bene, è recuperato. Giocherà dall’inizio.”

“Vorrei che fossimo più cinici nell’ultimo passaggio e più bravi a non farci sorprendere in contropiede quando perdiamo il pallone come è successo contro la Roma.Non dare punti di riferimento dà dei vantaggi, non vedo perché l’Inter non possa farlo. Non giocando con attaccanti puri siamo andati in gol in altri modi. L’importante è che ci sia gioco e che quando si perde palla si sia in tanti a difendere e a dare una mano. Devo valutare gli attaccanti che ho a disposizione. Milito? Sappiamo qual è la sua situazione e anche Icardi ha qualche problemino. In questo momento può darci una mano negli ultimi minuti. Belfodil ha caratteristiche diverse.”

La scontro diretto di ieri sera tra Roma e Napoli ha decisamente esaltato ancor più il gruppo di Garcia che consolida il primato solitario e ridimensionato le ambizioni azzurre. Mazzarri esalta la Roma a nuova e solida realtà e, vincendo domani, potrebbe accorciare il gap numerico che separa la sua Inter a quota 14, dal Napoli fermato a 21 punti. Tutto questo se Ventura accetterà di non riscrivere la storia, battendo i nerazzurri in casa dopo 19 anni.