Dopo interminabili giorni di attesa, ipotesi, falsi annunci e smentite, il grande giorno della rivoluzione in casa Inter è arrivato. Moratti, nella notte, ha ceduto il 70% del pacchetto azionario alla nuova holding indonesiana capitanata dal magnate Erick Thohir. Lo stesso presidente ne da’ notizia in mattinata, ancor prima dell’uscita del comunicato ufficiale. La Milano nerazzurra dunque, cambia veste. Lo fa dopo 18 anni vissuti tra grandi delusioni e esaltazioni totali. Quel marchio di internazionalità che l’ha sempre contraddistinta, ed il nome non a caso ne è la prova, diventa oggi veste societaria quanto mai necessaria ma difficile da far calzare al primo colpo. Oltre le considerazioni economiche e di bilancio, che lasciano intravedere tutto l’aspetto razionale e quanto mai reale della questione, c’è un aspetto molto più intimo e personale che non può essere tralasciato. Il sentimento di un popolo, quello nerazzurro, e di una famiglia, quella Moratti, che per quasi vent’anni ha vissuto in simbiosi l’amore per una maglia e per un progetto.
E allora, alla notizia della cessione, il web si scatena. La reazione dei tifosi interisti su twitter è immediata e inarrestabile con i vari hashtag #Moratti, #amala, #Thohir, tra i più usati. Tra ricordi, delusioni e auguri di buon lavoro al nuovo arrivato. “Benvenuto @erickthohir, fai le cose seriamente, noi vogliamo vincere” scrive un tifoso entusiasta.
Ma tra i tweet soprattutto messaggi di ringraziamento e d’affetto per la famiglia Moratti e il Presidente. Questo più di tutto. Tanto affetto e la consapevolezza, sussurrata, che l’Inter e i Moratti saranno comunque e per sempre una cosa sola. In attesa che Moratti e Thohir decidano quale sarà ora il suo ruolo.
“Grazie Massimo, perché non sarai più il nostro proprietario ma sarai per sempre il nostro Presidente.”, “Grazie Moratti, grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra Inter, grazie”, “C’è solo un Presidente. #Thohir, #amala, impererai subito quanto è facile farlo.”, “Ciao #Moratti, e #grazie. L’Inter sarà sempre la tua creatura”.
Per i più nostalgici il dispiacere prende il sopravvento, difficile accettare che il momento sia davvero arrivato. “Più continuo a leggere il comunicato, più piango. E’ difficile.”, “I brividi e le lacrime nel leggere il comunicato ufficiale. #amala”, “Non riesco a crederci. Ciao Presidente”.
E ancora: “Hai scritto una storia bellissima Massimo. Una storia che non ci stancheremo di raccontare. Grazie #amala” “#Moratti uno stile unico. E nel calcio moderno è già molto averne, di stile #graziepresidente, #amala.”
Messaggi d’amore insomma in una giornata storica per il club di via Durini. Sentimenti che viaggiano tra la consapevolezza, quanto mai sofferta, della fine di un’epoca e la speranza che il nuovo ciclo possa regalare tante soddisfazioni. E c’è anche chi, nella tristezza riesce a strappare un sorriso con un simpatico: “#Thohir è un po’ morir.”
Il popolo nerazzurro del web ha scelto, in questa giornata storica, di rendere omaggio ad un uomo che ha sempre lavorato con passione, portando in alto l’amore per questa maglia. Oltre le delusioni, gli errori, oggi resta il calore di una grande famiglia che spera in un brillante futuro ma che onora quello che da oggi sarà il passato. Perché quando si cambia strada non si può mai dimenticare tutto quello che c’è stato prima e che ti ha fatto grande.