Si avvicina sempre più il fatidico momento in cui riprenderà il Campionato di Serie A. L'Inter - dopo la brutta sconfitta con la Roma - vola a Torino dove ad attenderla c'è il Toro di Ventura rinforzato da Barreto e Gazzi, appena rientrati dalla squalifica per le vicende del calcioscommesse. Dopo la batosta rifilata da Totti&co. le certezze ed i punti fermi dei nerazzurri sono leggermente venuti a mancare. E la sosta per le Nazionali non ha fatto altro che prolungare il momento in cui - si spera - queste certezze verranno riacquisite, ossia quando l'Inter tornerà a vincere ed a convincere.
Dalla partita con la Roma è uscito acciaccato Ricky Alvarez, prima di essa Jonathan e Campagnaro avevano dato forfait. Alla prima partita dell'Argentina era scattato l'allarme Palacio. In allenamento si era fermato Milito, cui condizioni - valutate poi - hanno evidenziato uno sitramento al retto femoreale della coscia sinistra che lo terrà fermo per un mese. Ma mettiamo ordine e vediamo come si prepara l'Inter alla trasferta all'Olimpico.
RICKY, MERCOLEDI' ESAMI - Dopo esser stato chiamato dall'Argentina, Ricky Alvarez, ha fatto immediato ritorno alla Pinetina in seguito agli esami dei dottori dell'Albiceleste che avevano ritenuto Ricky Maravilla impossibile da arruolare per il doppio impegno con Perù ed Uruguay. A Milano il trequartista sta svolgendo terapie da giorni e, nella giornata di mercoledì, sarà sottoposto ad ulteriori esami che ne chiariranno la situazione definitivamente in chiave Torino: se gli esiti saranno positivi Ricky tornerà ad allenarsi con i compagni, altrimenti sarà costretto a restare fuori per l'impegno di domenica.
PALACIO STA BENE , CAMPAGNARO ANCHE - Non ha seguito lo stesso percorso di Alvarez Hugo Campagnaro, anche lui in dubbio per gli impegni argentini ma che poi, i medici della Seleccion, hanno ritenuto idoneo per la seconda partita che si terrà domani notte in Uruguay. Campagnaro potrebbe anche partire titolare, cosa che - ovviamente - all'Inter darebbe non poco fastidio dato che il giocatore non si può ritenere pronto al 100%. Palacio invece potrebbe starsene a riposo nella partita che nulla conta contro l'Uru di Tabarez e contro il Torino dovrebbe esserci. Ricordiamo che, la prima partita contro il Perù, aveva visto El Trenza uscire protagonista assoluto dopo un gol, un assist ed una sostituzione che ha tenuto i tifosi nerazzurri col fiato sospeso. Fortunatamente si trattava solo di una botta e, con il Toro, sarà all'80-90%. Chi gioverà sicuramente della panchina di Palacio contro l'Uruguay sarà Icardi per il quale sembra proprio arrivato il momento del debutto tanto sognato. In Argentina lo celebrano come il promettente ragazzotto qual è e lui sogna il gol al'esordio. Non è escluso possa partire titolare con il Torino domenica, sopratutto qualora Ricky fosse valutato infortunato.
BELFODIL TERZO INCOMODO - Dal ballottaggio fra Alvarez (se sta bene) ed Icardi potrebbe a sorpresa uscire vincitore il buon Ishak Belfodil, unico attaccante a disposizione di Mazzarri in questi giorni di allenamento alla Pinetina. Il franco-algerino non è stato convocato dalla sua Nazionale maggiore ed ha giovato della preparazione con il resto della squadra per tutta la settimana. In amichevole contro il Locarno ha dato un buon contributo, confermando la discreta partenza dell'avventura con la maglia nerazzurra nonostante i pochi spazi, e segnando il gol su rigore che ha sbloccato la gara. Se Alvarez non stesse bene e se Mazzarri volesse perpetuare la tendenza di Icardi come centravanti spacca-partita, alla Julio Cruz per intenderci, Belfodil potrebbe essere una soluzione.
E KOVACIC? - Chi parla di emergenza nel reparto avanzato in casa Inter sbaglia. Come già detto sono parecchie le soluzioni che Mazzarri potrebbe decidere di adottare e - last but not least - ci sarebbe un'altra ipotesi che solletica la mente di WM. Kovacic trequartista se Alvarez non è al massimo. Sì, è questa l'ultima novità che la squadra nerazurra potrebbe presentare in vista di una trasferta ostica come quella in terra granata. La punta davanti a lui (dato per sottinteso che il modulo sarà il 3-5-1-1) sarebbe poi Palacio o, al massimo, Icardi. Difficilissimo vedere in campo la coppia Kovacic-Belfodil, ad esempio.
JONATHAN OK - In questo marasma di ipotesi paventate e non, resta il fatto che anche Jonathan si è ripreso dal fastidio che lo tiene fuori dalla partita vinta in casa grazie al suo gol decisivo contro la Fiorentina. Quindi tornerà in panchina A.Pereira che, comunque, dopo la bocciatura contro la Roma, anche in caso di assenza di Jonathan, avrebbe visto la sua maglia sfilata per parte di un ottimo Wallace, messosi in mostra in allenamento.
I RIENTRI - I nazionali rientreranno in modo sparso. I primi a fare rientro alla base saranno Taider (ha giocato l'andata dello spareggio contro la Burkina Faso, per gli africani non è previsto il doppio turno) e Kovacic (retrocesso nell'U21 - dopo che la Croazia maggiore ha perso ogni speranza di Mondiale - che oggi gioca con la Svizzera alle 18.30) domani. Mercoledì è il turno degli europei Handanovic (impegnato anche lui contro la Svizzera, quella maggiore però, domani alle 20) e Ranocchia (domani, ore 20.45, a Napoli contro l'Armenia). Giovedì arriva l'ultima ondata di Nazionali: Guarìn (giocherà, ma potrebbe anche riposare, contro il Cile la notte fra il 15 ed il 16), A.Pereira (dovrebbe rimanere - come nel caso della prima partita - in panchina contro l'Argentina), Palacio, Icardi e Campagnaro (contro l'Uruguay di Palito, già citato). Ultimo a tornare sarà Nagatomo, sempre giovedì (domani dovrebbe fare i suoi minuti nell'amichevole delle 14.15 contro la Bielorussia).
Contro il Torino la formazione dovrebbe essere questa: Handanovic in porta; Campagnaro (se non sta bene dentro Rolando) a destra, Ranocchia al centro e Juan a sinistra. A centrocampo, da destra verso sinistra, Jonathan (se sta bene, ovverossia all'80%), Taider, Cambiasso, Guarìn e Nagatomo, con solito "6° uomo" Kovacic. R.Alvarez, Kovacic o Icardi al fianco di Palacio lì davanti. Da considerare anche il recupero totale di un'altra valida alternativa in mezzo al campo, Mudingayi.