Nel giorno del primo vero test del suo campionato, la Roma svela definitivamente il suo vero volto. Vince la settima gara su sette disputate, consolida il primato solitario in classifica, si conferma la miglior difesa d'Europa al momento e si candida al ruolo di anti-Juve dimostrando di non essere più la sorpresa di questo campionato ma una solida realtà. Impeccabile la macchina costruita da Garcia. Invalicabile in difesa, solida a centrocampo, infallibile e cinica in attacco. Roma che esalta e convince nel gioco. Che scioglie gli ultimi dubbi sui reali valori di una squadra che, prima di tutto, ha scelto di essere gruppo. E poco importa se poi, in una sera come queste, è ancora una volta il capitano a trascinarla con le sue giocate, con la sua doppietta personale. Lui che si esalta e sembra dimenticare ancora una volta le 37 primavere. Perchè è tutto l'organico che risponde presente. Gervinho, preferito a Ljiaic, imprendibile in accellerazione, De Rossi e Strootman colonne di un centrocampo solido, Florenzi ancora una volta determinante. Roma che vince con autorevolezza, con ripartenze e accellerazioni fulminee che non lasciano scampo. L'Inter perde e intacca un percorso fin qui quasi perfetto. Rimpiange i tanti errori difensivi commessi, figli di assenze importanti e quel palo colpito da Guarin quando la Roma era avanti solo 1-0. Rimane il dubbio per quel rigore concesso ai giallorossi. Il fallo di Pereira sembra essere fuori area, è questione di centimentri insomma. Le assenze di Campagnaro e Jonhathan pesano come macigni. Ranocchia e Juan Jesus vacillano più e più volte, Nagatomo e Guarin appaiono smarriti. E' ancora una volta Alvarez a metterci almeno la cattiveria ma è servita a poco. Decisivo Handanovic che, nella ripresa, sventa più volte il poker giallorosso. La sosta servirà a Mazzarri per far ricaricare le pile ai suoi e riprendere il cammino interrotto questa sera seppur il risultato maturato penalizza i nerazzurri più del dovuto. La Roma vola, e con i due importanti posticipi di domani, questa vittoria potrebbe valere davvero oro.
PRIMO TEMPO Squadre che si studiano nei primi minuti di gioco. Al 4’ tunnel di Guarin su Balzaretti e primo corner per gli uomini di Mazzarri. Sugli sviluppi, Palacio prolunga sul primo palo ma la difesa della Roma è impeccabile in copertura e riparte in contropiede. 5’ minuto, solito asse Gervinho-Totti, l’ivoriano scappa via a Juan Jesus, entra in area ma Taider è attento e libera. Due minuti più tardi è ancora l’ex Arsenal a far tremare San Siro. Palla persa ingenuamente dallo stesso Taider al limite dell’area giallorossa, Gervinho si invola in velocità ma il suo destro viene deviato in corner da Ranocchia. È impressionante la sua accelerazione. Ritmi indiavolati nei primi dieci minuti di gioco. Al 9’ prova Guarin ma spara troppo alto con il destro. Ancora Inter al 12’. Taider va con il destro dal limite dell’area ma De Sanctis si allunga e fa suo il pallone. Padroni di casa che trovano coraggio e provano a pressare l’avversario. Il primo giallo della gara è per Pjanic che ferma fallosamente una ripartenza nerazzurra. Prova Cambiasso al 18’ ma il suo sinistro non inquadra la porta. Sul capovolgimento di fronte la Roma trova il vantaggio. Minuto 18, ennesimo pallone perso da Ranocchia, Gervinho serve allora un buon pallone a Totti che, al limite dell’area, scarica un destro perfetto che si insacca nell’angolino basso alla destra di Handanovic, impotente. Roma in vantaggio a San Siro, gol numero undici per Totti in carriere contro l’Inter. Inter che accusa il colpo, Roma che allora si impadronisce del campo. Ma al 25’ un destro micidiale di Guarin si stampa sul palo e nega il pareggio agli uomini di Mazzarri, De Sanctis è immobile. Padroni di casa che cercano una reazione. Un minuto più tardi Alvarez, imbeccato da Pereira, stacca di testa ma De Sanctis neutralizza con un ottimo riflesso. Ammonito Benantia, Tagliavento accorda un calcio di punizione per i nerazzurri. Batte a sorpresa Taider ma la sua conclusione trova solo l’esterno della rete. Giallo anche per Castan, ammoniti entrambi i centrali difensivi di Garcia. Ancora una punizione per l’Inter, ancora Taider, ancora pallone fuori. La partita si infiamma, fisicità a livelli altissimi. L’Inter ci prova ma fatica negli ultimi 20 metri. Al 39’ però Juan Jesus perde palla a centrocampo, lancio per Gervinho che salta Cambiasso ma viene steso nettamente da Pereira. Tagliavento non ha dubbi, rigore per gli uomini di Garcia. Sul dischetto ancora Totti che, di potenza, batte Handanovic e trova la doppietta personale. Molte le proteste dei nerazzurri, il replay sembra dar loro ragione. Il tocco di Pereira appare di poco fuori area. San Siro ammutolito. Ma non è finita qui. Rolando sventa provvidenzialmente, anticipando Pjanic, il possibile 0-3 per i giallorossi. Ma due minuti più tardi, al 44’, è buio pesto a San Siro. Contropiede micidiale della Roma, palla in verticale di Strootman per Florenzi che, da dentro l’area, incrocia con il destro sul palo più lontano. Nulla da fare per Handanovic. Roma sul 3-0. Finisce qui la prima frazione di gioco. Roma scatenata. Partita in equilibrio fino al fallo scellerato di Pereira, da chiarire se dentro o fuori area. Inter aggrappata al palo di Guarin e all’occasione di Alvarez. Soffre la difesa nerazzurra.
SECONDO TEMPO Al rientro sul terreno di gioco, Mazzarri prova il tutto per tutto. Fuori Pereira, dentro Icardi. Tutto invariato nella Roma di Garcia. Giallorossi subito vicini al poker. Florenzi, al 48’, si inventa una conclusione acrobatica sventata dall’intervento prodigioso di Handanovic che dice no al giovane centrocampista. Malissimo Nagatomo in copertura. Due minuti più tardi Balzaretti ferma Guarin lanciato in contropiede, giallo per lui. L’Inter prova ad alzare il pressing alla ricerca di una difficilissima rimonta. Nagatomo perde un altro pallone, davvero opaca la prestazione del giapponese. Al 57’ lascia il campo Pjanic, al suo posto Taddei. Cambio anche nelle file nerazzurre, out Taider per Kovacic. L’Inter però non trova sbocchi. Perfetta la difesa impostata da Garcia. Al minuto 66 viene annullato un gol a Ranocchia. Il difensore nerazzurro colpisce la mano di De Sanctis che aveva già fatto suo il pallone. Nell’occasione, ammonito il portiere giallorosso per proteste. Mazzarri toglie Guarin e lancia Milito, copiosi gli applausi per il Principe dagli spalti. L’argentino prova subito a girarsi al limite dell’area ma il suo destro finisce alto. Al 73’ si supera ancora Handanovic. Su angolo per i padroni di casa, Strootman recupera palla e lancia Gervinho. Letale in accelerazione l’ivoriano ma lo sloveno salva tutto con un miracolo. Un minuto più tardi retropassaggio rischiosissimo di Balzaretti per De Sanctis, Icardi si avventa sul pallone ma non ci arriva di un soffio. Al 75’ lascia il campo Florenzi, uno dei grandi protagonisti della serata, al suo posto Marquinho. Al minuto 79, Balzaretti stende Alvarez, secondo giallo per lui, Roma in 10. Garcia si copre, Dodò per uno straordinario Totti. Ci prova Kovacic all’84 ma il suo tiro è debole e non impensierisce De Sanctis. Un minuto più tardi altra occasione per la Roma. Taddei prova il destro da dentro l’area ma calcia a lato. Non succede più nulla. Finisce, dopo tre minuti di recupero, a San Siro. Stravince la Roma, e consolida il primato solitario in classifica. Punizione durissima per l’Inter, forse eccessiva ma le assenze in difesa hanno pesato più del previsto.