Quella di ieri è stata sicuramente la domenica di Diego Milito: al rientro dopo sette mesi da quell’infortunio contro il Cluj, l’argentino si rivede, ma non contento addolcisce il suo ritorno con una doppietta. Nella domenica del 7-0 storico contro il Sassuolo, il Principe si riprende il suo scettro, pronto a guidare l’attacco neroazzurro. 

Sette mesi lunghi, pesanti e faticosi che lo hanno tenuto lontano dal campo e dal calcio che conta; dopo tanto lavoro eccolo di nuovo al posto che merita, finalmente a disposizione di Walter Mazzari. Proprio per il tecnico sono le prime parole dell’attaccante che, al termine del match contro il Sassuolo,  intervistato da Inter Channel ringrazia tutti: "Il tecnico ha detto di essersi commosso? Devo ringraziarlo. Ma non solo lui: tutto lo staff e il presidente che mi ha detto delle bellissime parole. Anche io sono commosso. Tutto quello che è accaduto oggi lo devo anche ai miei compagni". 

Immensa soddisfazione per lui ma soprattutto per i tifosi, da troppo tempo orfani del loro grande attaccante, di quel 22 che tante volte li ha fatti gioire. Palacio ha provato a ridimensionare quel vuoto lasciato dal compagno ma Milito è Milito e lo si vuole vedere sempre in campo. I tifosi sembrano essere stati per Diego una delle grandi motivazioni che lo hanno spinto a lavorare per il rientro: "I tifosi sono meravigliosi - prosegue -, l'ho detto mille volte. Loro mi hanno dato la forza per tornare dopo un infortunio così a 34 anni. Dovrei ringraziare tantissime persone e non li nomino uno a uno perché dovremmo stare qui tutta la sera. Però tutti solo sanno che gli sarò sempre grato”.

Perché più dei sette gol contro un Sassuolo mai davvero sceso in campo, conta la doppietta di un giocatore atteso: in una squadra che gira al meglio l’unica incognita restava Milito ma ieri ha stupito tutti, dal tecnico al presidente ai compagni. Rivedere i suoi movimenti, le finte, i gol di furbizia, poter ammirare di nuovo il Principe: ecco cosa lascia soprattutto la gara di ieri. 

Domenica da incorniciare dunque senza perdere di vista però l’obiettivo ultimo: collezionare minuti, ritrovare la condizione e continuare a segnare gol per tornare ad essere la punta di diamante di una squadra che migliora sempre più. Arrivederci a giovedì sera allora quando San Siro potrà non solo urlare ancora il suo nome ma, sperano i tifosi, anche finalmente rivede il loro immenso numero 22, il loro bomber, l’inimitabile Diego Milito