Sogno proibito. Sogno di ritorno. Un ricco stanco, Kerimov, un campione pronto a tornare. L'Anzhi smobilita, Eto'o saluta e osserva l'Europa che conta. Premier o Italia. Il calcio inglese, le potenze di sua maestà. Una su tutte. Londra, Stamford Bridge. Casa Chelsea, là dove è tornato Josè Mourinho, là dove potrebbe approdare Eto'o. Lui e Josè di nuovo insieme. Binomio perfetto, dopo il triplete nerazzurro. Ma Mourinho ha scelto Rooney. Solo Rooney. Tutto sull'asso dello United, che nel club non si allena, non gioca, ma in nazionale sì. Separato in casa. E Eto'o? Guarda al passato. Alla felicità milanese, agli amici interisti. Può liberarsi a parametro zero, ma l'ingaggio resta pesantissimo. Sarebbe pronto a dimezzarselo. 5 milioni all'anno. Sempre tanti, ma possibili. A 32 anni scommessa che si può vincere, vista la condizione fisica, il carisma, la classe del calciatore. E allora palla a Moratti. Guardare avanti, proseguire il progetto intrapreso con Mazzarri e Thohir, puntare su giovani di valore e costi ridotti, lasciare la gloria di ieri per costruire quella di domani o affidarsi all'emozione del tifoso-presidente? Occasione ghiotta, da “innamorati” del calcio questa. Difficile scegliere. Sarebbe forse meglio non turbare una “creatura” in via di costruzione, ma quello è Eto'o. Ricordi, trionfi, Madrid. Che ci sia ancora un capitolo?

 

Intanto dopo l'ultima disfatta americana, contro il Real di Carletto Ancelotti, infarcito di riserve, Moratti ha capito che qualcosa manca. Non solo top player, soprattutto giocatori adatti a un modulo particolare com'è il 3-5-2 del tecnico di San Vincenzo. Fondamentale l'apporto degli esterni, determinanti in entrambi le fasi di gioco. Jonathan e Pereira non sono all'altezza. Wallace è già sbarcato a Milano, visite e poi firma per lui. Diciannove anni, grande talento. L'Inter vorrebbe il prestito con diritto di riscatto, probabile il prestito secco. Il Chelsea, che punta a risolvere i problemi burocratici del calciatore, non vuol farsi scappare un talento del domani. Innesto di qualità, ma con scarsa esperienza. Quasi sicuro quindi un nuovo arrivo. Si punta sempre forte Isla. Il cileno continua a chiedere la cessione. La Juve, impegnata a trovare acquirenti per Quagliarella e Matri, per ora nicchia. Alla vecchia signora servono soldi freschi per accaparrarsi Zuniga e poter cedere Isla. Rolando è rientrato in Portogallo, ma presto si unirà ai nuovi compagni. L'infortunio di Samuel e i problemi al piede di Chivu (resta viva l'ipotesi rescissione), hanno costretto l'Inter a cautelarsi.

 

In mediana tutto fermo per ora. I nerazzurri non hanno ancora presentato l'offerta ufficiale al Bologna per Taider. I felsinei chiedono 9 milioni, l'Inter ne offre 3,5. Distanza netta. Accordo invece sulle contropartite. Mbaye, Laxalt, Khrin, tutti nomi graditi a Pioli e ai rossoblù. Nainggolan resta in stand by, con Cellino che dichiara apertamente l'incedibilità dei suoi pupilli. L'arrivo di Thohir, dopo ferragosto, potrebbe cambiare però molti scenari.

 

L'ultima suggestione è Osvaldo. La Roma vuol vendere e monetizzare. Non certo in Italia, non certo a una diretta concorrente. Lui vuol restare nel calcio che conta e ha rifiutato i quattrini del Wolsfburg. A 20 giorni dalla fine del mercato, situazione intricata. Senza la partenza dell'italo-argentino, giallorossi costretti a rinunciare a Pjanic, fondamentale per Rudy Garcia. Pista calda, probabilmente non per l'Inter.