Dopo le sgambate di inizio ritiro, si comincia a far sul serio. Di fronte il Chelsea, seconda versione, di José Mourinho, costruito per vincere in Premier e in Europa. Intanto proseguono gli intrighi di mercato, in attesa della fumata bianca tra Moratti e Thohir.
Parte l’Inter, alla volta dell’America, per affrontare José, il vecchio amico, mai dimenticato, e il suo ambizioso Chelsea. Parte per la tournée a stelle e strisce con la consapevolezza di aver intrapreso il giusto cammino. Il pari di Amburgo, ottenuto contro una squadra di discreto livello, val ben più delle gonfiate affermazioni precedenti. Si è sbloccato Icardi e questa è buona notizia. Quando si è dotati di talento, ma ancora acerbi, un gol può cambiare eccome scenari all’apparenza grigiastri. I nerazzurri stanno assimilando i dogmi di Mazzarri, che per la prima volta, dopo i novanta minuti tedeschi, si è detto soddisfatto. Cresce la condizione, i senatori, a sorpresa, tirano con entusiasmo il gruppo. Lavorare nella mente di uomini che hanno vinto e visto tutto può portare straordinari risultati. Farli sentire parte del progetto per far sì che loro trainino i giovani fuoriclasse del domani. Kovacic, dopo l'infortunio al retto femorale, partirà coi compagni. Fondamentale il suo inserimento, visto il ruolo cardine che par destinato a occupare nella nuova Inter. A Milano rimarrà Milito, che nel frattempo brucia le tappe e non sembra disposto a cedere il posto al centro dell’attacco. Se al top difficile prescindere dal Principe. Prosegue intanto la trattativa Moratti-Thohir, in vista di un nuovo incontro, forse decisivo. La situazione debitoria del club, il possibile ingresso di un ulteriore socio, le cariche restanti alla famiglia Moratti, questi i nodi da sciogliere per risolvere l’enigma. Questione di tempo. Erick vuole l’Inter, Moratti il bene del club. I soldi sono necessari, anche perché un eventuale cessione non significherebbe affatto un abbandono del club per l’attuale Presidente. Tutt’altro. Il magnate indonesiano ha escluso di aver richiesto innesti in società alla Leonardo, così come di voler ottenere quote cospicue. Giochi di stampa, probabilmente. Da uomo d’affari Thohir quieta microfoni e giornali, ma certo non concederà molto, mal volentieri si discosterà dalle sue richieste. I suoi uomini e le sue idee per la nuova Inter. Un comunicatore e un personaggio da Inter. Fuor di dubbio. La situazione societaria pone un velo sul mercato nerazzurro, ma sotto traccia le manovre proseguono. Gli obbiettivi principe sono due. Isla e Nainggolan. I due puntelli richiesti da Mazzarri per completare l’organico. Il cileno è tenuto in scacco dalla Juve, che, prima di lasciarlo partire, attende il sì di Zuniga o Kolarov. La volontà del giocatore, nonostante il riavvicinamento con Conte, è chiara. L’Inter, forte di questo, ha posto una dead line, oltre la quale virerà su altri obbiettivi. Van der Wiel e Janmaat su tutti. In calo Wallace. Per Nainggolan il problema è unicamente economico. Cellino non fa sconti. Servirebbe un aiuto. Servirebbe Thohir. Nelle ultime ore intanto è affiorata un’altra idea, di stampo giallorosso. Marquinho sembra essere finito sul taccuino di Branca e Ausilio.