Arrivano i convocati di Stramaccioni, ma non arriva l'attesa sorpresa. Non c'è Antonio Cassano e con lui non c'è nemmeno il giapponese Nagatomo. Lavoro in gruppo, recupero graduale, per evitare ulteriori ricadute. “Cassano sta bene, giovedì faremo una partitella in famiglia per ridargli minuti nelle gambe. Così come per Nagatomo. Non vogliamo abbiano ancora problemi. Lavoreranno solo in funzione di domenica. Le condizioni di Rocchi sono migliorate e domani ci sarà, escludo in modo categorico l'impegno di Palacio.” Così l'ex tecnico della Primavera poi pungolato su staff medico e sulla polemica per la mancata operazione di Nagatomo. “Sono cose interne, che guardiamo dentro casa. I bilanci li faremo dopo Inter-Udinese. Abbiamo fiducia nello staff medico e l'ambiente Inter farà le sue valutazioni con la Federazione giapponese. Per l'operazione deve esserci il consenso dell'uomo e del dottore. La cosa più professionale che possiamo fare è organizzare un'amichevole per testare la sua condizione.”
Inevitabile parlare di Europa League. Possibile problema o obbiettivo da raggiungere? “L'esclusione dalle Coppe peserebbe tanto. Abbiamo sempre accettato le critiche, anche perché siamo arrabbiati per non aver raggiunto ciò che cercavamo. Gli stimoli li abbiamo anche noi, perché se battiamo la Lazio, la passiamo. Se capirò che qualcuno è senza stimoli starà fuori. Vogliamo vincere, a prescindere dalla classifica.Roma e Fiorentina, che non hanno partecipato all'Europa, hanno più armonia e meno problemi fisici. Questo dovuto al minutaggio giocato. Essendo l'Inter proveremo a fare più punti possibili. Noi siamo l'Inter e vogliamo portare l'Inter in Europa. Poi che l'Europa League sia massacrante l'abbiamo capito e l'affronteremo in modo diverso.”
Carezze per Kovacic, il presente e il futuro, e per Guarin, punto fermo del centrocampo della prossima stagione, ora reinventato, per esigenze, centravanti, prima dello scottante tema top player. “Illusioni non ne ho mai create. La differenza enorme di introiti è tra la Champions e gli altri obbiettivi, ma non mutano le nostre voglie di creare un'Inter competitiva e importante. Poi se il calcio italiano soffre per acquistare giocatori con ingaggio pesante è un altro discorso. Questa è una tendenza che vale per tutte le squadre. Sarà difficile vedere un giocatore come Cristiano Ronaldo in Italia. Vedo come lavora la società e posso assicurare che continueremo quanto iniziato quest'anno. Sento ogni giorno il presidente e so cosa ha in mente per il futuro.”
"Non mollare un centimetro" il diktat di Stramaccioni, comandante di una nave alla deriva, che non vuol lasciare il suo equipaggio.