L'immagine di uno Zanetti portato via in barella al 16' del primo tempo, con il tabellino che segna già quell' implacabile 1-0 preludio alla tredicesima sconfitta stagionale è il resoconto tragico ma realista della giornata dell'inter. Non c'è molto da aggiungere. Mai davvero in partita se non per quelle due occasioni nella ripresa sprecate da Alvarez e graziato nel risultato dall'uomo della provvidenza Handanovic che fin troppo ha dato anche oggi per salvare i suoi da una possibile debacle ben più pesante in termini numerici. L'Europa che si allontana sempre di più in virtù dei risultati che arrivano dagli altri campi. La Lazio non va oltre il pareggio al Tardini e rimane a meno uno dai nerazzurri ma la Roma di Andreazzoli si impone per 4-0 sul Siena e scavalca proprio gli uomini di Stramaccioni portandosi a quota 55.

Al Barbera sono andate in scena la speranza e il profondo sconforto allo stesso tempo. La speranza del Palermo di Sannino che con un colpo di coda vitale si porta momentaneamente fuori dalla zona rossa seppur per un misero gol di scarto dal Genoa che ad oggi gli consentirebbe la permanenza in A. Profondo sconforto di un Inter spaesata, senza orgoglio, che non costruisce e non è mai pericolosa. Un Inter dai tanti errori individuali. Imbarazzante Schelotto aprescindere dalla posizione ricoperta in campo, ancor di più Silvestre che, preferito a Chivu per sostituire l'infortunato Samuel, regala l'assist dell'1-0 rosanero a Miccoli e da li non si riprende più. Un Inter che guarda attonito il capitano uscire dal campo in barella e che sprofonda di nuovo nell'incubo. Già perchè perdere anche Zanetti, l'uomo bionico, inossidabile ed eterno fa pensare che nulla sia più recuperabile. Lesione al tendine d'achille, accertamenti in serata, ma si parla di 6/9 mesi di stop e viene da chiedersi se per chi compirà 40 anni ad agosto questo non significhi la fine di una carriera gloriosa.

E allora la sconfitta contro il Palermo può essere superata anzi deve perchè il prossimo turno si giocherà a Napoli, non c'è tempo per piangere e commiserarsi. Stramaccioni, se si escludono la primavera e i portieri, disporrà di soli 11 giocatori. Provare a reagire per quanto si può insomma. Quello che non si può dimenticare è l'immagine di un capitano fragile che forse si gioca la carriera in un pomeriggio siciliano e che lascia ancor di più l'amarezza di una stagione maledetta, l'ennesimo segnale di un progetto fallito e la necessità sempre più insistente di provvedere ad un rinnovamento globale per un futuro che ci si augura migliore.

PRIMO TEMPO: Parte subito forte il Palermo di Sannino che al 2’ si rende già pericoloso. Rios è infatti bravissimo ad involarsi sulla fascia destra e a servire Miccoli che sbaglia tutto perdendosi in un colpo di tacco inutile. All’8’altra azione pericolosa dei rosanero che vanno vicinissimi al vantaggio. Questa volta è Garcia a creare il panico sulla corsia di sinistra dove nessuno sembra in grado di contrastarlo e a servire un buon pallone per Miccoli che però scarica direttamente addosso ad Handanovic. Lo sloveno salva il risultato. Ma il portierone nerazzurro nulla può, due minuti più tardi, sul tiro di Ilicic dal limite dell’area imbeccato da Miccoli. Gravissimo in questa occasione l’errore di Silvestre in copertura proprio su capitan Miccoli. Palermo meritatamente in vantaggio al decimo del primo tempo. Inter non pervenuta fino a questo momento. Importantissimo gol per gli uomini di Sannino che cercano i tre punti in chiave salvezza.

Al 14’ il gioco viene interrotto per una botta subita alla caviglia da capitan Zanetti. La bandiera nerazzurra non sembra in grado di proseguire ed esce in barella facendo sprofondare nuovamente l’Inter nell’incubo infortuni. Al suo posto Schelotto. Al 21’ calcio d’angolo insidioso per i padroni di casa, il pallone arriva a Rios a centro area ma l’uruguayano non riesce a trovare la porta. Gli uomini di Sannino fanno il buono e il cattivo tempo, Miccoli inarrestabile al 34’ prova ancora a sorprendere la retroguardia nerazzurra ma il suo tiro è poco potente per impensierire davvero Handanovic. Due minuti prima Alvarez aveva provato a farsi vedere dalle parti di Sorrentino ma la sua conclusione non aveva trovato la porta. Rocchi, unica punta offensiva della compagine nerazzurra fa quel che può ma è sempre troppo chiuso davanti, la difesa rosanero fa il suo dovere.

Al 37’ azione manovrata dell’Inter, il pallone arriva a Rocchi che prova un sinistro dal limite dell’area. Para facile Sorrentino. Schelotto disastroso sulla chiusura di un triangolo con Alvarez. Buona l’apertura di Kovacic, la prima, che vede il movimento di Rocchi in area. L’ex laziale non riesce ad arpionare il pallone. Allo scadere dei minuti regolamentari arriva la prima vera occasione dei nerazzurri. Ancora Rocchi si erge più in alto di tutti e colpisce di testa su servizio di Jonathan ma è impreciso e scarica sul fondo. Dopo i tre minuti di recupero finisce il primo tempo al Barbera. Inter veramente inesistente. Palermo meritatamente in vantaggio grazie alla bordata di Ilicic al 10’. La contemporanea sconfitta del Siena bloccata sul 3-0 contro la Roma regala il quartultimo posto ai rosanero e la momentanea salvezza. L’Inter fermo a 53 momentaneamente scavalcato proprio dalla Roma di Andreazzoli.

SECONDO TEMPO: Nella ripresa subito un giallo per Silvestre. Pessima la partita dell’argentino che sembra in balia degli eventi. Stesso copione. E’ ancora il capitano dei siciliani a rendersi pericoloso ma il suo tentativo viene intercettato da Juan Jesus. Al 52’ viene espulso un uomo della panchina di Stramaccioni per le ripetute proteste. Tanta evidentemente la tensione in casa nerazzurra. Schelotto prova a redimere la prestazione fino ad ora insufficiente con un colpo di testa su cross di Jonathan che non crea problemi a Sorrentino e non aiuta la prestazione dell’argentino. Il nervosismo prosegue anche in campo. Scontro verbale Rocchi-Von Bergen, l’arbitro non prende provvedimenti ma redarguisce entrambi. Al 62’ Ranocchia risponde presente con un colpo di testa su corner di Pereira ma il pallone si perde sul fondo.

Silvestre continua a farsi notare in negativo, altro errore in fase di impostazione il suo, recupera Ilicic che prova un calcio a giro ma fortunatamente non trova la porta difesa da Handanovic. L’arbitro eccessivamente fiscale spedisce negli spogliatoi anche Sannino e il ds Perinetti per le eccessive proteste. Al 68’ è ancora lo scontro del giorno Miccoli-Handanovic a tener banco. Il capitano del Palermo fa il fenomeno, si alza la palla da solo e calcia a rete ma il portierone nerazzurro non si fa trovare impreparato. Il Palermo gioca ora leggermente allungato, l’Inter accellera nelle ripartenze. Al 73’ Alvarez ci prova dalla distanza con una strana parabole che sorprende Sorrentino ma finisce sull’esterno della rete.

Un minuto dopo è ancora Alvarez che prova ad infilare Aronica ma scarica altissimo. Il Palermo deve stare molto attento a non concedere spazi all’argentino. Chance sprecata all’84’ con il colpo di testa di Ranocchia che finisce alto. Rios prova il tiro all’85’ ma Handanovic para in due tempi. Tre minuti più tardi la bordata di Hernandez è deviata in angolo da Handanovic ma l’arbitro non se ne avvede e concede la rimessa dal fondo. Violente le proteste del giocatore rosanero che riceve il giallo. Dopo cinque interminabili minuti di recupero finisce al Barbera. Vince il Palermo grazie al gol di Ilicic al 10’ del primo tempo. Piange l’Inter alla tredicesima sconfitta, piange l’infortunio di Zanetti, sprofonda superato dalla Roma a due punti dall’ultimo treno per l'Europa.