E' davvero una pazza Inter. Pazza e sfortunata. Perde pezzi la squadra di Stramaccioni, ad un ritmo disarmante. Gli infortuni sembrano non avere fine. Si ferma anche Cassano per una lesione muscolare. E poco importa se il subentrato Alvarez regalerà la doppietta dell'illusorio 3-1. Altro guaio muscolare dopo quello accorso in settimana a Palacio. Altra tegola che fa male al morale. Inter sfortunata dicevamo. Gervasoni decide un rigore inspiegabile per l'Atalanta che segna e riapre di fatto la sua gara. Si, gli alibi possono esserci ma non bastano a spiegare una partita folle. Inter pazza e autolesionista. Una debacle, la sua, figlia di recriminazioni e di disattenzioni gravi. Figlia di una squadra che non tiene la concentrazione e che aldilà degli errori altrui regala vuoti difensivi incolmabili, blackout dell'attenzione che non possono esistere.

Una di quelle partite che la compagnia di Stramaccioni sembrava poter controllare con facilità. Una partita iniziata sottotono e sbloccata sul finire del primo tempo dal centesimo gol in campionato di Tommaso Rocchi, oggi in campo dal primo minuto. Una partita portata sul 3-1 grazie alla doppietta di Alvarez che riscatta un primo tempo davvero deludente. Una partita assurdamente scivolata dalle mani. Denis che sigla una tripletta figlia soprattutto di bravura e perseveranza. L'Inter si distrae, la difesa arranca, sbaglia troppo. Dopo il 3-2 del rigore così tanto discusso perde compattezza e così, in un quarto d'ora, ci si ritrova su un 3-4 che non ammette repliche. Partita nervosissima, finita in una rissa generale che è l'immagine esatta della tensione accumulata.

L'Inter cede all'ennesima prova di maturità. Nulla da dire. Vince l'Atalanta, come all'andata. Vince in ricordo del presidente Ruggeri scomparso dopo una lunga malattia. Una vittoria che è un regalo. Che garantisce tre punti fondamentali agli uomini di Colantuono per compiere quel passetto in avanti che assicura una maggiore tranquillità in quel che resta ancora da giocare. L' Inter vede allontanarsi nuovamente il treno Champions. Non da continuità alla vittoria settimanale contro la Sampdoria, non sfrutta il pareggio dei veleni tra Milan e Fiorentina e regala il possibile sorpasso alla Lazio di Petkovic in campo domani nell'attesissimo derby capitolino. Piove davvero sul bagnato per gli uomini di Stramaccioni.

PRIMO TEMPO

Non un ottimo inizio quello nerazzurro, con Rocchi impallato in avanti, Cassano con poco peso offensivo nei primi venti minuti. Punizione pericolosa di Guarin al 21’ ma Polito non si fa sorprendere e fa suo il pallone. Provano a crescere ora i padroni di casa. Rocchi, in campo dal primo minuto causa infortunio di Palacio, è pericoloso di testa su cross di Guarin ma il pallone, deviato in angolo, esce di poco. Sugli sviluppi del corner Ranocchia svetta di testa ma il pallone è alto sopra la traversa.

Risponde l’Atalanta con un 'azione personale di Carmona che salta Ranocchia e calcia da posizione defilata ma Handanovic c’è. E alla mezz’ora arriva la tegola per gli uomini di Stramaccioni. Cassano si tocca la coscia, problema muscolare per il barese che nonostante gli sforzi non riesce a rimanere in campo. Al suo posto Alvarez. Davvero sfortunati i padroni di casa. Ennesimo infortunio. Al 34’ l’Inter reagisce. Kovacic per Pereira che pennella per Alvarez sul secondo palo. Orrenda la conclusione delll’argentino che scarica sul fondo solo davanti alla porta. San Siro si spazientisce. Due minuti dopo ci prova ancora con il sinistro dal limite. Questa volta è buona l’intenzione, Polito si salva in due tempi. Guizzo di Kovacic al 42’ che porta palla per 20 metri e serve Rocchi a centro area. L’ex capitano della Lazio si gira e cerca il sinistro dal dischetto del rigore. Pallone deviato in angolo. Proprio sugli sviluppi del corner arriva il gol del vantaggio interista. Angolo di Pereira sul quale arriva perfetto l’anticipo con l’esterno destro dell’ex laziale che beffa Polito e raggiunge la rete numero 100 in Serie A. Il primo tempo si chiude con l’Inter avanti 1-0 grazie alla rete sul finale di Rocchi.

SECONDO TEMPO

Gli uomini di Colantuono provano a ripartire con più aggressività ma il primo pallone pericoloso della ripresa, al 52’, è ancora una volta per l’Inter. Cross di Zanetti dalla destra, arriva Cambiasso che prova a servire Guarin ma sbaglia tutto facendo sfumare l’opportunità per i suoi. Due minuti più tardi, capovolgimento di fronte e occasione ghiotta sui piedi di Denis. L’attaccante argentino dell’Atalanta anticipa Ranocchia e scarica di prima intenzione su cross dalla trequarti di Cigarini, Handanovic si fa trovare attento. Non c’è sosta. Partita dai ritmi intensi. Passa un minuto e i nerazzurri protestano per una trattenuta in area di Scaloni ai danni di Rocchi che fa sfumare il buon cross di Alvarez per l’attaccante interista. Effettivamente la trattenuta c’è ma Gervasoni giudica eccessivo il penalty e fa proseguire. Al 55’ arriva il momento di Livaja. Colantuono richiama Camona e da spazio all’ex di turno. L’Atalanta passa quindi al 3-4-1-2 e al 56’ trova il gol del pareggio. Bonaventura completamente solo tra i centrali difensivi nerazzurri sfrutta l’errore di Samuel in copertura su cross del neo entrato Livaja e trova tutto il tempo per stoppare e appoggiare in porta. Niente da fare per Handanovic. Settimo gol per il trequartista dell’Atalanta ma davvero una grave disattenzione quella della difesa interista finora padrone della partita. Però non c’è il tempo di rifiatare, passa solo un minuto ed è astuto Alvarez ad avventarsi sul pallone perso malamente da Canini e ad anticipare di testa Polito riportando avanti i suoi. Tutto in due minuti. Al 60’ provano a chiudere la partita gli uomini di Stramaccioni. Guarin scarica un destro da dentro l’area su iniziativa di Juan Jesus ma Polito para in due tempi. Quello che poteva accadere un minuto prima accade al 61’ e protagonista è ancora Alvarez. Serie di finte ad ubriacare Stendardo e sinistro sul primo palo micidiale. Polito non può nulla. Inter sul 3-1. Pioggia di applausi per l’argentino che finalmente si sblocca.

Ma al minuto 65’, Gervasoni regala un rigore agli ospiti per un contatto tra Ranocchia, ammonito, e Livaja. Davvero inspiegabile, nel rivederlo, capire cosa abbia potuto vedere il direttore di gara. Sul dischetto va Denis che non sbaglia. Handanovic intuisce ma non ci arriva. 5 su 5 per l’argentino dal dischetto in questa stagione. Atalanta che si riporta in partita. Accesissime le proteste dei padroni di casa. Non c’è tempo per recriminare. Al 71’ infatti ancora Denis. Grande giocata dell’attaccante argentino che salta tre giocatori avversari e trova una conclusione perfetta con un destro a filo d’erba sul primo palo. Handanovic ci prova ma il pallone è troppo angolato.

A venti minuti dal termine gli uomini di Colantuono trovano il pareggio. Atalanta che prende coraggio, favorita anche dall’incredibile scelta di Gervasoni, e che guadagna campo. Inter sulla difensiva. Sembrano spaesati in campo gli undici di Stramaccioni. E al minuto 77 succede l’impensabile. Cross perfetto di Bonaventura a pescare Denis in area che anticipa Samuel e batte Handanovic per la sua tripletta personale. Atalanta che ribalta il risultato e si porta incredibilmente sul 3-4. Attonita San Siro. Sguardo perso nel vuoto di Stramaccioni.

Denis, il grande protagonista della serata dell’Atalanta, esce per crampi dando il posto a Cazzola. Gli uomini di Colanntuono di nuovo sul 3-5-1-1. All’86 ci prova Alvarez. Conclusione defilata la sua e pallone fuori di poco. L’Inter protesta per un presunto fallo ai danni di Ranocchia. Chiedono il rigore i padroni di casa ma Gervasoni non sente ragioni. Finale infuocato. Raimondi viene espulso all’89’ per un colpo a Schelotto a palla lontana. Inevitabile il cartellino. Partita nervosissima. L’Inter prova a sfruttare gli ultimi minuti a disposizione ma al 94’ Ranocchia sbaglia l’impossibile. Il difensore sugli sviluppi di un cross di Guarin avrebbe tutto il tempo di calciare a porta vuoto ma virgola incredibilmente la sfera invece di appoggiarla a due metri dalla rete. L’Atalanta vince in rimonta tra le proteste per un rigore davvero difficile da capire. L’Inter sprofonda sul campo di casa e la Champions si allontana.