L'Europeo perde una delle sue più grandi candidate per la vittoria finale: a sorpresa i campioni del mondo della Francia cadono a Bucarest contro la Svizzera che compie un'impresa e vola ai quarti di finale contro la Spagna. A tradire la Francia è l'uomo simbolo della nazionale transalpina, Kylian Mbappé che sbaglia il rigore decisivo dopo una partita infinita: i ragazzi di Deschamps avevano ribaltato il risultato portandolo sul 3-1 dopo l'errore di Rodriguez dal dischetto in avvio di ripresa, mentre in chiusura dei 90' regolamentari il sussulto della Svizzera sorprende tutti e manda la partita ai supplementari e poi ai rigori dove vince 8-7. La Francia torna così a casa, con la corsa alla vittoria finale che vede uscire di scena, forse, la contendente più accreditata al successo.

Le formazioni

Con l’infortunio di Lucas Digne, Deschamps è costretto a ridisegnare la Francia e decide di optare per un 3-4-1-2 a specchio con la Svizzera: la linea difensiva a tre vede Varane, Lenglet e Kimpembe, con Pavard a destra e Rabiot a sinistra sugli esterni di centrocampo mentre non viene toccato il tridente che vede Griezmann a supporto di Benzema e Mbappé. Nella Svizzera gli undici che scendono in campo sono gli stessi che hanno battuto la Turchia nell’ultima partita del girone: Ricardo Rodriguez viene confermato nei tre dietro, Zuber gioca a sinistra a centrocampo con Seferovic ed Embolo in attacco supportati da Shaqiri.

La partita

Il cambio di modulo non aiuta assolutamente la Francia che gioca un primo tempo sottotono a causa anche di una grande prestazione della svizzera di Petkovic: l’ex allenatore della Lazio riesce ad imbrigliare i ragazzi di Deschamps, i quali non riescono a scatenare la propria qualità ma soffrono anche sulle incursioni svizzere. Ed è proprio alla prima discesa degli elvetici al 15’ che il risultato si sblocca, anche clamorosamente: cross dalla sinistra di Zuber per Seferovic che lavora di fisico su Pavard e di testa imbuca dove Lloris non può arrivarci. Lo 0-1 è un risultato sorprendente, soprattutto perché la Svizzera riesce a portarlo fino all’intervallo: nella mezz’ora che segue il gol dell’ex attaccante della Fiorentina la Francia fa fatica a reagire, le sue stelle non si accendono e per provare a portare qualche pericolo dalle parti di Sommer si deve affidare ad Adrien Rabiot. Il centrocampista della Juventus è l’unico che ci prova, al 29’, con un bel sinistro dai venti metri ma il pallone termina a lato.

Per cercare di risolvere i problemi offensivi della propria nazionale Deschamps decide di inserire Coman per Lenglet, rendendo la squadra ancora più offensiva ma più vulnerabile alle ripartenze svizzere. In avvio di secondo tempo sono proprio i contropiedi elvetici a far male alla Francia che al 50’ si salva con Varane che devia lontano dalla porta il cross di Embolo. Ma bisogna attendere due minuti per assistere all’episodio che cambia la partita di Bucarest. Zuber va via bene in progressione a Pavard che, appena dentro l’area, entra in scivolata stendendo l’esterno svizzero ma secondo Rapallini è tutto buono e lascia correre. Passano pochi secondi e l’arbitro argentino è costretto ad interrompere il gioco perché, su segnalazione del VAR, va al monitor a rivedere il contatto ed opta per il penalty per la Svizzera. Dagli undici metri a tradire la sua nazionale è però Ricardo Rodriguez che si fa parare il rigore da Lloris. È il 55’ e nel giro di quattro minuti la partita cambia completamente, nel segno di Karim Benzema: sfruttando la situazione psicologica a favore della Francia, la nazionale di Deschamps punisce subito la Svizzera pareggiando i conti al 57’ con l’attaccante del Real che, dopo un gran controllo, supera Sommer con il tocco sotto facendo 1-1. Per gli elvetici il pari è una mazzata pesantissima che si tramuta addirittura nello svantaggio al 59’, sempre firmato KB19: azione stupenda sull’asse Mbappé-Griezmann, l’attaccante del Barça calcia trovando le mani di Sommer ma Benzema è il più lesto ad arrivare sul pallone e a spingere in porta il 2-1. L’uno-due francese spezza definitivamente le gambe alla nazionale di Petkovic che sembra non riuscire più a rialzare la testa, nemmeno con i due cambi Gavranovic e Mbabu perché arriva subito dopo il gol che blinda il risultato. Al 75’ infatti la Francia cala il tris con Pogba che controlla il pallone dopo il tiro murato a Benzema e con il destro fa partire un tiro a giro stupendo che si infila sotto l’incrocio dei pali per il 3-1.

Il gol del centrocampista dello United pare chiudere del tutto i discorsi, la Francia si rilassa un po’ troppo e dal nulla la Svizzera ha un sussulto che dà un senso agli ultimi minuti di partita: all’81’ Mbabu mette un bel cross al centro dove stacca solo Seferovic e da due passi buca di nuovo Lloris facendo 3-2 e riaprendo una partita pazza. Una partita che sarebbe potuta diventare ancor più folle all’85’ con Ricardo Rodriguez che con il destro calcia debolmente trovando però Gavranovic che da due passi insacca il pari ma è tutto fermo per offside. L’urlo strozzato dei tifosi svizzeri deve attendere solo qualche minuto per esplodere del tutto quando al 90’ lo stesso Gavranovic fa esplodere Bucarest: Pogba perde palla in mezzo al campo, Gavranovic si crea lo spazio per calciare dal limite con il destro e la infila sul palo lontano firmando un clamoroso 3-3. I supplementari rischiano però addirittura di non arrivare perché Coman con l’ultimo pallone della partita fa gelare il sangue alla Svizzera: l’attaccante del Bayern stoppa e calcia con il destro in area centrando la traversa che salva gli elvetici.

Nel primo tempo supplementare regna l’equilibrio in campo, con la Svizzera che sembra disposta meglio e più organizzata mentre la Francia riesce ad avere in apertura la prima palla gol: al 95’ Pavard in area di rigore controlla e calcia con il destro ma arriva la super risposta di Sommer che alza in corner. Decisamente più clamoroso l’errore sottoporta di Mbappé che al 110’ si divora il gol del vantaggio a tu per tu con Sommer, calciando a lato dopo una palla in verticale strepitosa di Pogba. L’assalto finale della Francia nel secondo tempo supplementare porta solamente ad un colpo di testa di Giroud che al 119’ va in cielo ma Sommer in volo blocca il pallone e consegna la partita al verdetto dei rigori.

Dagli undici metri sono perfetti gli svizzeri, anche tra i pali dove l'eroe della serata è Yann Sommer: il portiere del Gladbach fa sognare la Svizzera neutralizzando l'ultimo e decisivo rigore di Kylian Mbappé. A Bucarest è festa grande per la Svizzera: vola ai quarti eliminando la Francia campione del mondo.

Il tabellino

Francia 3-4-1-2 | Lloris; Varane, Lenglet (dal 46’ Coman e dal 111’ Thuram), Kimpembe; Pavard, Pogba, Kanté, Rabiot; Griezmann (dal 88’ Sissoko); Mbappé, Benzema (dal 94’ Giroud). Allenatore: Didier Deschamps.

Svizzera 3-4-1-2 | Sommer; Elvedi, Akanji, Rodriguez (dal 87’ Mehmedi); Widmer (dal 73’ Mbabu), Freuler, Xhaka, Zuber (dal 80’ Fassnacht); Shaqiri (dal 73’ Gavranovic); Embolo (dal 80’ Vargas), Seferovic (dal 97’ Schär). Allenatore: Vladimir Petkovic.

Arbitro: Fernando Rapallini (ARG). Ammoniti: Varane (30’), Elvedi (33’), Rodriguez (62’), Xhaka (76’), Coman (88’), Pavard (91’), Akanji (108’)

Match valido per gli ottavi di finale di Euro 2020. Si gioca alla National Arena Bucharest di Bucarest.