Serviva un’impresa alla Lazio per tenere viva la corsa ai quarti di Champions ma i ragazzi di Inzaghi non posso nulla davanti allo strapotere dei campioni d’Europa e del mondo del Bayern Monaco: all’Olimpico i bavaresi dominano in lungo e in largo, portando a casa un pesante 1-4 che blinda il discorso qualificazione. Partita già in cassaforte dopo i primi 45’, chiusi avanti di tre gol grazie alle reti di Lewandowski, Musiala e Sané, poi il poker in avvio di ripresa che spegne qualsiasi speranza della Lazio, tradita dall’autogol di Acerbi. A nulla serve il gol della bandiera di Correa che firma il risultato finale: tra tre settimane serve un miracolo ancora più grande ai biancocelesti per evitare un’eliminazione che sembra essere ormai ad un passo. Per il Bayern il successo di questa sera è anche un segnale importante: gli uomini di Flick infatti ritrovano il successo dopo un pari e una sconfitta in Bundesliga dopo il successo al Mondiale per Club.

LE FORMAZIONI


Inzaghi sceglie di puntare sulle certezze nell’undici titolare per la super sfida dell’Olimpico: nel 3-5-2 confermato il terzetto difensivo vostro con la Samp composto da Patric, Acerbi e Musacchio, in mezzo al campo ci sono Lazzari e Marusic sugli esterni con Leiva in regia mentre davanti il tandem offensivo è composto da Immobile e Correa. Scelte obbligate invece per Flick che riesce a recuperare all’ultimo Sule, il quale va a prendere posto sulla fascia destra in una difesa completata da Boateng, Alaba e Alphonso Davies. Maglia da titolare in mezzo al campo per il classe 2003 Musiala che gioca alla spalle di Lewandowski insieme a Sané e Coman.

LA PARTITA


Il fatto che fosse proibitiva come sfida lo sapevano praticamente tutti in casa Lazio ma forse nessuno si sarebbe aspettato i primi 45’ da incubo che invece vanno in scena all’Olimpico. Il Bayern Monaco approccia decisamente meglio la partita e la indirizza subito a proprio favore nella prima metà della prima frazione: La Lazio viene messa sotto pressione e i tentativi di ripartenza sfruttando la velocità di Lazzari non vanno a buon fine, grazie anche ad un’ottima fase difensiva da parte dei ragazzi di Flick. Il primo pericolo per i biancocelesti arriva all’8’ con Lewandowski che non riesce nel tap-in vincente sul cross di Kimmich a causa di una deviazione. È solo un segnale di quanto accade qualche secondo dopo, al 9’: questa volta Lewandowski, da vero opportunista, si avventa sul retropassaggio sbagliato di Musacchio (sostituito alla mezz’ora da Lulic), salta Reina e a porta vuota non sbaglia firmando lo 0-1. Lo svantaggio immediato sembra stordire la Lazio che soltanto a ridosso del ventesimo, e in maniera molto timida, riesce a rialzare la testa e su una delle prime scorribande offensive di Milinkovic-Savic si scatenano le proteste biancocelesti: contatto dubbio tra Boateng e Milinkovic, steso appena dentro l’area di rigore ma per la squadra arbitrale è tutto regolare. La reazione dei padroni di casa è soltanto un’illusione spenta subito, al 24’, dal gol del raddoppio del Bayern che va di nuovo a segno questa volta con il giovanissimo Jamal Musiala: con l’esterno Goretzka smarca il 17enne che dal limite incrocia con il destro e buca Reina per lo 0-2. Le difficoltà nel ripartire per la Lazio con il passare dei minuti si tramutano anche in frustrazione e disattenzioni, che aumentano sempre di più e sono anche la causa principale del tris che il Bayern cala a pochi secondi dal duplice fischio: Patric e Leiva pasticciano a metà campo, lasciano lì il pallone a Coman che scappa in contropiede, entra in area e calcia trovando la risposta di Reina ma sulla ribattuta c’è Sané per lo 0-3 di fine primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi l’obiettivo della Lazio è sicuramente quello di cercare di rientrare in partita in maniera più ordinata e con meno affanno ma al Bayern bastano soltanto due minuti per rimettersi in moto e per calare addirittura il poker: dagli sviluppi di un corner per la Lazio si apre la ripartenza del Bayern con Sané che si fa 50 metri di corsa, entra in area e mette in mezzo un pallone che finisce tra i piedi di Acerbi il quale, in maniera anche goffa, infila la sfera nella propria porta per lo 0-4 bavarese. Il risultato ovviamente mette non solo al sicuro la sfida dell’Olimpico ma anche il passaggio del turno vista la grande quantità di gol che la Lazio dovrebbe segnare al ritorno all’Allianz Arena dove in pochi, pochissimi sono riusciti a strappare successi in questi anni, ma nonostante ciò i ragazzi di Inzaghi ci provano comunque ad infastidire i campioni d’Europa e del mondo in carica. A provarci più di tutti è sicuramente Correa che al 49’, alla prima giocata della sua partita, va via in slalom e poi piazza il pallone alle spalle di Neuer che non può nulla per evitare l’1-4. È il famoso gol della bandiera per la Lazio che però continua ad insistere e poco dopo ha anche la possibilità di dimezzare lo svantaggio, sempre con il Tucu Correa ma questa volta, sul suo tentativo dal limite, si distende bene Neuer. Con il trascorrere dei minuti cala anche la pericolosità e la spinta dei padroni di casa per provare a rientrare in gara: per il Bayern la seconda parte della ripresa è fatta di pura gestione, portata avanti fino al triplice fischio di Grinfeeld. All’Olimpico un super Bayern porta a casa un pesante 1-4 che blinda la qualificazione.

IL TABELLINO


Lazio 3-5-2 | Reina; Patric (dal 53' Hoedt), Acerbi, Musacchio (dal 31' Lulic); Lazzari, Milinkovic-Savic (dal 81’ Cataldi), Leiva (dal 53' Escalante), Luis Alberto (dal 81’ Akpa-Akpro), Marusic; Correa, Immobile. Allenatore: Simone Inzaghi

Bayern Monaco 4-2-3-1 | Neuer; Sule, Boateng, Alaba, Davies; Goretzka (dal 63’ Javi Martinez), Kimmich; Sanè (dal 90’ Sarr), Musiala (dal 90’ Choupo-Moting), Coman (dal 75’ L. Hernandez); Lewandowski. Allenatore: Hans-Dieter Flick

Arbitro: Orel Grinfeeld (ISR). Ammoniti: Luis Alberto (28’), Lucas Leiva (51’), Correa (57’), Marusic (65’), Kimmich (72’), Coman (75’).

Match valido per l’andata degli Ottavi di Finale di Champions League. Si gioca allo Stadio Olimpico di Roma.

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