Su due campi su tre ci si giocava ancora la qualificazione ma di colpi di scena non ce ne sono stati: il quadro dei gironi di Champions League comincia a completarsi con i pass staccati da Olympiacos, Stella Rossa e Dinamo Zagabria che ottengono il passaggio del turno vincendo i propri preliminari. Tutto facile per l'Olympiacos, forte del 5-0 dell'andata, rischia molto la Stella Rossa nel finale mentre la Dinamo rischia nel primo tempo ma poi amministra nel secondo. Ecco come sono andate le tre partite.
Krasnodar 1-2 Olympiacos (1-6)| Utkin 10' (K), El Arabi 11' 47' (O)
Era la partita dal passaggio del turno ormai segnato e di colpi di scena non ne sono arrivati: in terra russa l'Olympiacos gestisce il vantaggio enorme dell'andata e passa con merito il turno condannando il Krasnodar all'Europa League. I russi però ci provano all'inizio del match a provare a sorprendere i greci e al 10' un primo passo verso una rimonta clamorosa viene fatto con il gol di Utkin, ma è solo un'illusione perché sessanta secondi dopo l'Olympiacos rimette tutto in parità e taglia le gambe agli avversari con El Arabi, schierato in extremis per un problema fisico di Guerrero. Il pareggio dell'attaccante marocchino di fatto chiude i conti già in avvio di primo tempo e ribadisce ancor di più il verdetto siglando la doppietta al 48' con un tap-in facile che spedisce i suoi ai gironi di Champions.
Crvena Zvezda 1-1 Young Boys (3-3) | Vukanovic 59' (C), Ben Nabouhane 81' (AG)
La partita più aperta era quella del Marakana di Belgrado dove dopo il 2-2 dell'andata lo Young Boys con un solo gol avrebbe avuto accesso alla fase a gironi, mentre alla Stella Rossa sarebbe bastato anche solo un pari. La tensione e l'importanza della partita si nota soprattutto nel primo tempo dove la partita è molto bloccata senza nessun tipo di emozione, mentre nella ripresa gli spazi si aprono e le occasioni crescono: dopo il brivido corso sul pasticcio di Borjan che quasi regala il vantaggio allo Young Boys, al 59' la Stella Rossa passa in vantaggio con Vukanovic che di testa fa 1-0. Il vantaggio sembra dare tranquillità ai serbi che però piombano nel timore all'82' quando la deviazione in porta di Ben Nabouhane sul tiro di Janko riapre il discorso qualificazione che però i padroni di casa portano a casa con un po' di fatica.
Rosenborg 1-1 Dinamo Zagreb (1-3) | Akintola 11' (R), Gojak 71' (D)
Dopo il Krasnodar era sicuramente il Rosenborg ad avere il compito più difficile per ribaltare il risultato dell'andata: dopo aver perso 2-0 in Croazia gli svedesi erano chiamati a segnare almeno due gol per andare ai supplementari ma nonostante gli sforzi non riescono a completare la rimonta. E i tentativi dei padroni di casa iniziano ad arrivare al 10' quando Reginiussen clamorosamente non mette dentro da due metri di testa, con il pallone che viene deviato di nuca. Poco male perché il vantaggio arriva dopo solo un minuto con Akintola che sfrutta il rimpallo con Livakovic per fare 1-0. E di occasioni per il raddoppio il Rosenborg prima della fine del primo tempo ne ha almeno altre tre: le prime due firmate Adenberro sulle quali interviene il portiere della Dinamo, la terza con Hedenstad che su punizione colpisce il palo. La ripresa è molto più nervosa e al 71' la Dinamo gela il pubblico svedese con Gojak che fa un gran gol e la infila sotto il sette, firmando il pareggio finale che condanna il Rosenborg all'Europa League.