La Champions League entra nel vivo della sua fase più calda. Ieri si sono chiusi degli ottavi davvero spumeggianti e per nulla banali, ma i quarti promettono uno spettacolo ancora più affascinante, compreso l'ipotetico scontro viso a viso di Messi contro Cristiano, che si spera avvenga in finale, essendoci una squadra italiana come la Juventus in gioco. Ma andiamo a vedere quali sono le squadre qualificate: Juventus, Barcellona, Manchester City e Man United, Liverpool, Tottenham, Ajax e Porto. Le regole del sorteggio sono semplici, ma le ripassiamo: non ci sono teste di serie, si possono affrontare squadre della stessa nazionalità (quindi potrebbe esserci il derby di Manchester tra City e United o tra Liverpool e Tottenham) e saranno estratte anche semifinali e finale, con la squadra che giocherà "in casa" al Metropolitano di Madrid.
IL BARCELLONA
Catalani che sono la favorita d'obbligo, non solo per la Pulce. Valverde ha a disposizione una rosa pazzesca, apparentemente senza difetti. Messi è la grande stella, il giocatore campione completo tra gol e creare occasioni, a cui gira intorno una squadra costruita per lui: Suarez il rapace che finalizza, Coutinho e Dembelè fisico e fantasia, Rakitic la classe del centrocampo, Arthur la gioventù, Busquets la regia e Piquè il muro difensivo. A questi si aggiunge Jordi Alba e Sergi Roberto come spinte dalla difesa. Punti deboli di questa squadra: l'inesperienza di Lenglet ad alti livelli e un Ter Stegen non sempre sicuro tra i pali.
IL MANCHESTER CITY
Squadra sullo stesso livello della Juventus. Guardiola ha ammesso che lui, per primo, vorrebbe evitare i bianconeri. Aguero ne è la stella e il terminale offensivo, Sanè il giocatore da valorizzare e assolutamente da tenere in considerazione. Sterling ne conosciamo la classe e la velocità, mai mancata neanche a Liverpool. David Silva è un giocatore veterano, ma che sa il fatto suo. Difetti degli inglesi nella difesa non sempre ad alto livello con qualche errore di troppo, per esempio nei due gol presi dallo Schalke in terra tedesca.
IL LIVERPOOL E IL TOTTENHAM
Messe insieme, in quanto sono squadre davvero simili per le filosofie che mettono in campo. I Reds sono lo specchio del loro allenatore Klopp: agonismo e garra sempre presenti, pizzico di follia in attaco con il trio Salah-Firmino-Manè, ma squadra che, ogni tanto, incappa in prestazioni non entusiasmanti, tipo le due partite di ottavi dove hanno eliminato il Bayern. La difesa pecca un po' con Van Djik unico davvero insormontabile e la sicurezza Alisson tra i pali. Gli Spurs e Pochettino dipendono dalle giocate di Kane, ma occhio a tre giocatori come Eriksen, talento danese della regia del futuro; Son, coreano veloce e di grande precisione negli assist e la testa di Llorente, il quale rimane molto amato dai tifosi della Juve.
MANCHESTER UNITED E JUVENTUS
Sono squadre sicuramente non sullo stesso piano, ma molto simili per gli ottavi che hanno disputato. Gli inglesi sono in crescita, il 3-1 a Parigi dimostra di una squadra molto diversa da quella brutta di Mourinho e che ha affrontato la Juve nel girone. Lukaku sta salendo di condizione e lo sta dimostrando, Martial e Rashford sono giovani terribili e se, arrivassero alla loro forma, diventerebbero davvero letali e pericolosi. La classe di Pogba la conosciamo molto bene dagli anni passati con Madama ed è davvero migliorato in terra inglese. La Juventus sta crescendo, la prova contro l'Atletico dimostra che può ambire ad essere una sorpresa tra le grandi favorite, ma occhio a pensare sia solo CR7: la tattica di Allegri conta, la prestazione di Bernardeschi dell'altra sera fa sperare il calcio italiano in generale, Bonucci e Chiellini sono davvero due muri e Spinazzola ha dimostrato di essere un acquisto di Gennaio fondamentale, molto meglio delle ultime uscite di Alex Sandro. Unico difetto della Juve è la condizione di Dybala. Allegri lo deve assolutamente ritrovare il prima possibile, in quanto serve pure lui tantissimo alla causa bianconera.
PORTO E AJAX
Le squadre "materasso" che vorrebbero tutti pescare dall'urna. Ecco fosse vero, si potrebbe essere d'accordo, ma chi lo pensa dimostra di non capire di calcio. I lancieri sono giovani e terribili, Ziyech non è un nome altisonante, ma vederlo giocare fa vedere altre cose. De Ligt piace al Barcellona, come De Jong, sono ragazzi con una spavalderia davvero interessante. Gli olandesi hanno battuto al Bernabeu in rimonta il Real dei record (impresa riuscita solo alla Juve lo scorso anno) e non sono da sotovalutare. Il Porto, conosciuto troppo bene dai tifosi della Roma recentemente, è un falso facile. Otavio e Corona, se corrono sulla corsia, fanno paura e hanno una precisione di cross davvero invidiabile. Marega è un attaccante fisico e di intelligenza d'area di rigore, il capitano Herrera ne ha giocate parecchie ed è l'anima stessa dei Dragoni, Casillas in porta non ho nessun nuovo aggettivo, se non immenso ed esperto, per descriverlo e il Dragao è uno stadio molto caldo e difficile da espugnare.
Insomma, mettetevi comodi perché i quarti saranno ancora una bellissima serata da vivere in tensione e con immenso divertimento a vedere la classe di campioni, sperando Madrid ci regali la finale con la Juventus a rappresentare l'Italia e il duello Messi-CR7 infinito.