È un pari che va di lusso al Napoli, non per la qualità mostrata in campo perché non è stata di meno rispetto a quella messa in evidenza da una squadra più blasonata come il Paris Saint-Germain, ma perché i partenopei conquistano la vetta del girone a pari punti con il Liverpool e ad una lunghezza di vantaggio dai francesi.
Per quanto concerne il capitolo formazioni Ancelotti opta per l'ormai già collaudato 4-4-2 con Ospina in porta difeso da Maksimovic, Koulibaly, Albion e Mario Rui. Callejon e Fabian Ruiz si prendono le fasce ai fianchi di Allan e Hamsik centrali; Insigne fa coppia con Mertens. Tuchel si affida al 3-4-3 con il ritorno di Gianluigi Buffon tra i pali. Marquinhos, Thiago Silva e Kehrer formano il tridente difensivo; Draxler e Verratti operano sulla mediana con Meunier e Bernat più larghi alle spalle di Neymar, Mbappe e Di Maria.
A partire meglio è il Paris Saint-Germain che cerca di imporre il proprio gioco con il tandem Mbappe-Neymar, il francese tocca all'indietro per Verratti il cui tiro viene deviato da Maksimovic. Com'era auspicabile la gara per il Napoli è complicata, nella prima frazione di gioco i francesi mantengono il possesso palla lasciando pochi spazi agli avversari. Intorno al 20' l'ala brasiliana semina il panico nella difesa partenopea, ma Mario Rui riesce a metterci una pezza, ma tre minuti più tardi il primo vero e proprio brivido lo crea Mbappe che dopo un lancio di Draxler manca di poco la porta con il mancino. Si fa vedere anche la squadra di Ancelotti che ci prova con una deviazione di Mertens, ma devia male e non trova la rete. L'undici azzurro nella speranza di trovare varchi si affida troppo ai lanci lunghi, ma non riesce mai a passare la difesa di Tuchel perfetta fin qui. Al 45' Insigne si alza il pallone e gira verso Buffon, ma la deviazione di Thiago Silva è provvidenziale. Nel recupero del primo tempo Neymar imbecca Mbappe che al termine di un'azione personale trova Bernat lasciato solo a centro area che ha tutto il tempo di stoppare e di battere Ospina.
Nella ripresa il Napoli entra benissimo in campo mostrando di non aver accusato il contraccolpo psicologico a seguito della rete subita. Nel giro di pochissimo i padroni di casa vanno ad un passo dal pareggio più volte. Prima Mertens calcia di prima, ma trova i guanti di Buffon, che si dimostra decisivo di nuovo in seguito sempre sul belga che due giri d'orologio più tardi viene anticipato a porta vuota da una lettura perfetta di Kehrer. Al 61' Insigne con l'esterno cerca Callejon in area che approfitta di una distrazione di Silva per avventarsi sulla sfera, ma viene travolto dal centrale verdeoro e da Buffon. Kuipers non ha dubbi e indica il dischetto, dove si presenta il numero 24 azzurro che batte l'ex portiere della Juventus e fa esplodere il San Paolo. Negli ultimi venti minuti della gara Ancelotti sostituisce un buon Fabian Ruiz per affidarsi alla velocità e alla qualità di Zielinski, mentre Tuchel si copre inserendo Kimpembe per Meunier; al 75' i due tecnici effettuano ancora un cambio a testa, esce uno stanco Maksimovic per Hysaj, mentre l'allenatore teutonico approfitta della "riserva" oltre che ex di lusso Cavani per togliere Di Maria. A dieci minuti dal termine entrambe le compagini cercano lo strappo vincente, ma Ancelotti è costretto anche a dover effettuare la terza ed ultima sostituzione per un problema alla spalla di Mertens che lascia il posto ad Ounas. All'84' i parigini vanno incredibilmente vicini ad un nuovo vantaggio con Mbappe che dialoga bene con Kehrer, il quale gli restituisce un rigore in movimento, ma l'ex Monaco mette largo non colpendo nel migliore dei modi. Nel recupero Tuchel prova anche la mossa Choupo Moting al posto di Kehrer. I francesi attaccano, ma confusi e nessuna delle due squadre riesce a trovare il guizzo vincente.