L'ultimo atto della stagione è arrivato, ed è anche quello più atteso: all'Olympiyskiy di Kiev va in scena la Finale della Champions League edizione 2017/18 tra i Campioni d'Europa in carica del Real Madrid e il Liverpool, al ritorno sul grande palcoscenico europeo dopo 2 anni di astinenza e dopo 11 in finale. I Blancos allenati da Zidane cercano il terzo successo consecutivo in tre anni di gestione Zizou: diventerebbero la quarta squadra di sempre a vincere tre Coppe dalle grandi orecchie per tre volte di fila, arrivando a quota 13 nel palmares. Contro si trovano però un Liverpool che quando è arrivato in fondo alla Champions ha raramente fallito: l'ultima volta è stata proprio nel 2007, all'ultima apparizione in finale, quando perse 2-1 contro il Milan che invece batté nella storica notte di Istanbul nel 2005 che è rimasta l'ultima che ha visto i Reds alzare al cielo la Champions.

Se l'arrivo in finale del Real era auspicabile ad inizio anno, con LaLiga mandata in archivio nei mesi iniziali del 2018 a favore del Barça, nessuno si sarebbe aspettato il Liverpool di Klopp in finale. Sì, gioca un ottimo calcio ma chi ci avrebbe scommesso qualcosa in campo europeo? Forse qualche matto ad inizio anno, poi moltissimi dopo aver visto all'opera Momo Salah, punta di diamante della formazione inglese: l'egiziano è stato eletto capocannoniere in Premier e in Champions ne ha segnati ben 11 in 14 partite, rullino stratosferico se si pensa che sia stato pagato "solo" 40 milioni e che Ronaldo ne ha segnati 15, ma in ben altro contesto. Quel Ronaldo che non è detto che l'anno prossimo non possa far coppia proprio con Salah: si sa da tempo che l'egiziano è nel mirino del Real, e chissà se questa sera Florentino Perez, vedendo la partita e sperando che non faccia del male al suo Real, non si decida a spendere una barca di soldi per un giocatore capace di spostare gli equilibri e far esprimere al meglio anche i compagni.

Zidane: "Partita da 50-50"

Da subentrato a Benitez, a vincitore di due Champions consecutive e ora cacciatore del terzo successo consecutivo in campo europeo. Zidane sa come si giocano queste partite e come si vincono, grazie alla sua esperienza di ex giocatore in primis e di allenatore sempre più grande, il quale sta diventando. Queste le parole del tecnico francese del Real: "Il calcio è semplice: si affrontano due squadre e a te tocca capire come il tuo avversario potrebbe farti male ed evitarlo. E poi quando hai tu il pallone devi cercare di colpire. Domani cercheremo di soffrire il meno possibile e di far soffrire loro il più possibile. La gente dice che siamo favoriti ma secondo me non è così, e non lo sono neppure loro. È una finale e partite del genere sono sempre da 50-50. Siamo felici di poter disputare un'altra finale e cercheremo di ottenere il massimo. La pressione c'è ma rende la vita migliore".

Zidane con una vittoria stasera diventerebbe il primo allenatore a vincere tre Champions di fila, ed è già detentore del record di due successi di fila. Potrebbero essere già considerate 3 le Coppe dei Campioni vinte da Zizou, se si considera anche quella vinta da assistente di Ancelotti nel 2014, quando risale anche l'ultimo precedente del Real contro il Liverpool: nella fase a gironi finì 3-0 e 1-0 in favore del Real, nel doppio scontro.

Klopp: "Real forte, ma deve giocare con noi"

Per Klopp è la seconda Finale di Champions, dopo la prima sulla panchina del BVB persa contro il Bayern Monaco di Heynckes nel 2013, ed è anche la seconda finale in campo europeo con il Liverpool: alla prima stagione, dopo essere subentrato a Brendan Rodgers, portò i Reds in finale di Europa League, poi persa in rimonta contro il Siviglia. E le finali non sono di certo il suo punto forte: 5 sconfitte nelle ultime 5 per il tedesco. Klopp però sa che quella di questa sera è un'occasione che difficilmente si ripresenta e analizza così la partita: "Una finale di Champions League è qualcosa di molto importante. Da tecnico bisogna pensare a tante cose, a prepararla bene in allenamento, ma soprattutto a mantenere la calma. L'esperienza in questo genere di gare è molto importante. Il Real avrà maggiore fiducia rispetto a noi prima dell'inizio della gara, ma la partita si deciderà in campo. Il Real è fortissimo ma contro di noi deve ancora giocare. È nel DNA di questo club vincere grandi trofei, siamo qui perché siamo il Liverpool".

Le probabili formazioni

Zidane non può permettersi errori, contro una squadra come il Liverpool che se ti prende in contropiede ti mette in grande difficoltà, e allora dentro tutti i migliori a disposizione. Il modulo sarà un 4-3-1-2, con la linea a 4 davanti a Keylor Navas composta da Carvajal e Marcelo sugli esterni di difesa e Varane e Sergio Ramos al centro del pacchetto difensivo. A fare da schermo davanti alla difesa ci sarò Casemiro, con Kroos e Modric mezz'ali incaricati di distribuire e inventare il gioco insieme a Isco che agirà da trequartista alle spalle delle due punte che saranno Ronaldo e Bale: il gallese è in ottima forma, con 5 gol nelle ultime 4 partite di Liga giocate da titolare. Il grande escluso sarà quindi Benzema che, almeno all'inizio, partirà dalla panchina.

Klopp recupera in extremis Emre Can da un problema alla schiena che lo tiene fuori dai giochi da più di un mese, mentre resta out Matip insieme a Chamberlain e Gomez che ne avranno ancora per lungo tempo. Il manager dei Reds va sul sicuro e schiera il miglior 4-3-3 a sua disposizione. In porta c'è Karius, a destra ci va il giovanissimo Alexander-Arnold, in mezzo la coppia è van Dijk-Lovren mentre a sinistra è ormai inamovibile Robertson. A centrocampo Klopp cerca un mix di fisicità e qualità: maglie da titolari quindi per Wijnaldum, Henderson e Milner, con appunto Emre Can in forse per il proseguo del match. Davanti invece non si tocca nulla, con il tridente che spaventa i Blancos formato da Salah, Firmino e Mané.

Real Madrid: Navas; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modrić, Isco; Ronaldo, Bale.

Liverpool: Karius; Alexander-Arnold, Van Dijk, Lovren, Robertson; Henderson, Milner, Wijnaldum; Mané, Firmino, Salah.