Derby inglese per decidere chi avrà un posto al tavolo delle semifinali di Champions League. Liverpool e Manchester City si incrociano come già accaduto altre volte in Premier League, ma questa volta il doppio confronto vale molto più che tre punti per la classifica del campionato. Come spesso gli succede, Jurgen Klopp ha regalato diversi spunti interessanti nella conferenza stampa della vigilia. Tra impressioni sulla sfida e una stoccata a Pep Guardiola.

In sala stampa le parole sul confronto tra sè e Guardiola: "Sarà la più bella sfida di tutti i quarti di finale, sarà una partita esaltante: dovremo fare più degli avversari perché non puoi solo difendere e sperare che non segnino. Sono semplicemente troppo forti. Guardiola? Le sue squadre sono sempre schierate ottimamente ma il posizionamento, per quanto importante, non è magia. Merito dei giocatori che si fanno trovare a disposizione e sanno cosa fare: è in quel momento che la qualità dei singoli diventa importante. Guardiola ha sempre avuto grandi giocatori, sia al Barcellona che al Bayern Monaco che ora. Non ci sono grandi differenze tra il suo gioco e il mio, solo che Pep ha sempre avuto squadre più forti delle mie. Già tra Bayern e Borussia Dortmund la differenza era grande, per non parlare dei tempi di Barcellona quando io ero al Magonza. Aveva squadre di caratura mondiale, le mie ambivano sempre alla crescita". 

Così Klopp invece sull'esito del sorteggio di Nyon a uefa.com: "Per vari motivi ho pensato 'Non potevano essere che loro'. Non ho mai badato veramente ai sorteggi, anche se mi domando sempre quali avversari mi piacerebbe affrontare, ma in realtà non me ne importa molto. C'erano solo due squadre che idealmente avrei voluto evitare. Una era il Manchester City, perchè per me il bello della Champions è la possibilità di giocare in un altro paese. L'altra era il Siviglia, perchè lo avevamo già affrontato. Ho visto la reazione di Pep Guardiola e neanche lui era contento. Ci conosciamo molto bene. Non importa chi peschi al sorteggio: forse può cambiare un po' la preparazione, ma conta poco, quindi va bene così".