Oggi è il 14 febbraio, e per molte coppie innamorate si preannuncia una romantica serata, cena al lume di candela in un ristorante, o nel salotto di casa. Esiste però anche chi, fregandosene di celebrare banalissime feste ideate sotto la bandiera del consumismo, dà la precedenza ad un avvenimento tanto atteso quanto spettacolare: la Champions League. Torna Lei, la coppa dalle grandi orecchie, sogno di ogni calciatore, ambita e desiderata da milioni di ragazzini, che consegna la memorabilità eterna a chi riesce a conquistarla.
Stasera alle 20:45 ottavi di finale, nomi ingombranti, Paris Saint-Germain e Barcellona, otto volte a confronto nel percorso della vecchia Coppa Campioni. Il bilancio storico pende leggermente a favore degli spagnoli, (3V Barça; 3N; 2V Paris Saint-Germain) che però al Parc des Princes hanno trionfato solo una volta nelle quattro sfide disputate. Sei degli otto precedenti sono stati valevoli per i quarti di finale (due volte su tre è passato il Barcellona), mentre le altre due gare contavano per la fase a gironi (una vittoria a testa). Questa è la prima volta che le due squadre se la giocano agli ottavi, ma è il quarto anno consecutivo che si incrociano nella massima competizione europea. Ultimo dato assolutamente rimarchevole: negli ultimi tre incroci il Barcellona ha sempre vinto, ed ogni volta con più di un gol di scarto (3-1;1-3;2-0).
Le due squadre arrivano alla gara d’andata in condizioni simili, entrambe in buona forma in campionato, dato che il Paris nelle ultime sette gare di Ligue 1 ha vinto sei volte e pareggiato una sola; il Barça è addirittura imbattuto ne La Liga dal 2 ottobre 2016, e l’ultima sconfitta generale del club è quella di Bilbao contro l’Athletic (in Copa del Rey, 5 gennaio, per 2-1), poi otto vittorie e tre pareggi. Un altro contesto che accomuna le due squadre è senz’altro il nodo dell’undici titolare, dato che entrambe le compagini presentano assenze importanti:
Paris Saint-Germain: (4-3-3) i francesi di Unai Emery con il tedesco Trapp tra i pali, difesa a quattro classica nella quale a sinistra Kurzawa è in vantaggio su Maxwell, coppia centrale Marquinhos-Kimpembe (Thiago Silva è out per infortunio) e largo a destra Aurier sembra avere qualche possibilità in più di Meunier. Centrocampo che deve fare a meno di Thiago Motta come perno davanti alla difesa, ruolo che può essere ricoperto dal gioiellino Marco Verratti, con mezzali Matuidi e Rabiot per completare il reparto. Esordio in Champions League con la nuova maglia molto probabile per Julian Draxler, mentre Di Maria si colloca a destra (Pastore non al meglio) e come centravanti ovviamente prende posto Edinson Cavani.
Barcellona: (4-3-3) è il reparto difensivo invece la preoccupazione di Luis Enrique: non sono presenti per infortunio Javier Mascherano e Aleix Vidal, rispettivamente centrale e terzino destro titolari della formazione andalusa, a seguito di stop pesanti (tutti ricorderete quello spaventoso di Vidal contro l'Alaves di sabato scorso). Quindi la difesa di questa sera è costituita da Jordi Alba a sinistra, Umtiti e Piquè centrali, largo a destra Sergi Roberto. Centrocampo senza acciacchi, con i soliti tre, vale a dire Busquets che gioca in posizione più arretrata rispetto alle mezzali Iniesta e Rakitic. Il tridente offensivo lo conosciamo tutti, la MSN è al completo: Messi, Suarez, e Neymar.
Parte favorito il Barcellona per il passaggio del turno, ma questa sera al Parc des Princes Luis Enrique e i suoi devono affrontare avversari pronti a vendere cara la pelle, capitanati dall’uomo che ha trionfato per tre anni consecutivi nella UEFA Europa League: Unai Emery, el Rey de Copas.