Non era certo questo che si aspettava Maurizio Sarri alla vigilia di Napoli-Besiktas. Eppure i suoi uomini, nonostante le parole e gli allenamenti, continuano a commettere errori in difesa molto gravi, non da squadra di Champions League. Così il Besiktas, che vanta giocatori di una certa esperienza come Adriano, Quaresma ed Aboubakar, ne approfitta e va in vantaggio per ben tre volte, chiudendo con un 2-3 in trasferta che farà molto discutere i media italiani. Ci sarà un mezzo polverone anche per Insigne, autore di una prestazione positiva solo a tratti e che ha sulla coscienza il calcio di rigore fallito.
Formazione Napoli: Reina, Ghoulam, Koulibaly, Chiriches, Maggio, Hamsik, Jorginho, Zielinski, Insigne, Mertens, Callejon.
Formazione Besiktas: Fabri, Erkin, Tosic, Marcelo, Beck, Hutchinson, Uysal, Adriano, Arslan, Quaresma, Aboubakar.
Subito Napoli molto aggressivo, in particolare con Mertens, che al 2' prima ottiene un calcio d'angolo grazie ad uno spunto molto interessante sulla destra e poi, sugli sviluppi dello stesso, sfiora la traversa con un'ottima girata nel cuore dell'area. Difesa del Besiktas molto molle in entrambe le occasioni. All'8' una punizione di Ghoulam viene deviata dalla barriera poco sopra la traversa. Nei primi dieci minuti dunque i partenopei riescono sistematicamente a shiacciare nella propria trequarti gli avversari. I bianconeri però non sono venuti in Italia per restare a guardare e al 12' sfruttano la prima occasione buona per segnare: no look meraviglioso in area per Quaresma, che fa partire un cross basso su cui si avventa Adriano, che tutto solo insacca (0-1). Non si fanno però intimorire gli azzurri, che riacquisiscono rapidamente la compattezza, cercando subito il pareggio. Al 17' Mertens va ancora una volta vicino al gol, lancio di Insigne e tiro al volo del belga dal limite dell'area, Fabri si stende e respinge. Una decina di minuti dopo è Insigne a creare scompiglio, il suo primo tentativo di cross viene ribattuto, il pallone gli ritorna sui piedi e stavolta riesce a servire in area Callejon che però con la testa manda a lato. È solo il preludio al gol del pareggio, che arriva al 30': Hamsik apre sulla destra per Callejon, che mette in mezzo un pallone basso e potente, Fabri non esce benissimo, Mertens brucia il suo marcatore ed insacca (1-1). Un minuto dopo il portiere turco conferma di non essere un maestro fuori dai pali, facendosi scavalcare da un lancio lungo di Callejon, per sua fortuna nessuno riesce ad arrivare sul pallone. Al 38' però commette l'ennesimo suicidio Jorginho, servendo incomprensibilmente un pallone arretrato troppo corto, che diventa un assist per Aboubakar. L'ex Porto, solo contro Reina, scarica con violenza in rete, con la deviazione del portiere spagnolo che diventa inutile (1-2). Come sul primo vantaggio turco, il Napoli continua a giocare senza entrare in ansia, sfiorando già al 40' il pareggio con un bel tiro di Zielinski respinto in volo da Fabri. Il primo tempo si conclude sull'1-2.
Tutto sommato un buon Napoli, che però paga le continue, gravissime, amnesie che colpiscono spesso alcuni giocatori. Come contro il Benfica infatti Jorginho è molto impreciso, servendo addirittura l'avversario in occasione dell'1-2. Commettendo questi errori in Champions League non si va lontano, un Besiktas incredibilmente cinico lo sta dimostrando. I turchi infatti si limitano a giocare una prima frazione di contenimento, sfruttando gli errori grossolani dei partenopei per gonfiare la rete.
In apertura di ripresa Quaresma ci prova subito, con un tiro a lato non di molto. Al 49' Zielinski serve Callejon in area che calcia, il suo tiro viene respinto sui piedi di Mertens, che viene abbattuto da Fabri. Calcio di rigore. Sul dischetto va Insigne, che però calcia malissimo, debolmente e a metà strada tra portiere avversario e palo, con Fabri che si stende e respinge. Al 62' il Napoli cerca di nuovo di farsi del male da solo, con Maggio che di testa serve una palla corta all'indietro, fortunatamente però Reina riesce a battere in velocità Aboubakar e a spazzar via in spaccata. Due minuti dopo Sarri prova a cambiar qualcosa, giocandosi la carta Gabbiadini. Fischi per Insigne all'uscita dal campo. Al 68' altro episodio chiave della partita. Mertens viene abbracciato e atterrato in area da Erkin, è di nuovo rigore per gli uomini di Sarri. Gabbiadini si presenta più freddo di Insigne e spiazza Fabri (2-2). A questo punto Sarri decide di togliere Jorginho, inserendo il tanto discusso Diawara. Besiktas invece che mette in campo l'ex napoletano Inler, per aumentare la fisicità a centrocampo. Poco dopo però Gunes deve ricorrere già al secondo cambio, Arslan resta a terra infortunato. Al 76' Gabbiadini si vede annullare una ghiotta occasione per fuorigioco, l'ex Sampdoria infatti prima spedisce sulla traversa e poi insacca in rovesciata il suggerimento di Callejon. Napoli che, dopo una fase centrale di stallo, ora ci crede e aumenta la pressione. Mertens al 77' fa una giocata delle sue, saltando di netto un paio di difensori e scoccando un diagonale che si spegne a lato. Anche il Besiktas commette errori, Callejon al 78' ruba infatti palla ad un difensore avversario e scatta defilato sulla destra, anzichè mettere in mezzo cerca però il tiro, che finisce fuori di molto. Partenopei che continuano costantemente a commettere ingenuità imbarazzanti in difesa e il Besiktas ringrazia. All'82' Quaresma pennella in area un calcio di punizione dalla trequarti, Aboubakar supera in velocità Chiriches e Koulibaly e approfitta della mancata uscita di Reina per insaccare di testa (2-3). È la mazzata decisiva, con il Napoli che non ha più le energie necessarie per ribattere. Vince dunque il Besiktas 2-3.
La qualificazione, per il Napoli, è ancora a portata di mano, il Benfica resta a due punti di distanza, ma Sarri deve trovare la chiave di volta per risolvere gli attuali limiti.