Torna la Champions, prima giornata della fase a gironi, come di consueto diluita in due serate. Quest'anno più che mai, il tabellone è ricco di pretendenti alla vittoria finale, fra potenziali outsider e favorite d'obbligo. La maggiore competizione europea per club, principalmente negli ultimi 10 anni, ospita abitualmente nei quartieri alti il Barcellona. L'anno scorso uscita ai quarti per i blaugrana, nel peggior periodo della MSN; la Liga a "salvare" parzialmente la stagione, con la Champions - l'undecima - nella bacheca del Real Madrid. Una nuova stagione è ora alle porte ed i catalani vogliono tornare sul tetto d'Europa: tuttavia, ad oggi, gira una brutta aria attorno al Barça, dopo lo scivolone in campionato, fra l'altro in casa, contro il neopromosso Alaves: una sconfitta pesante per 1-2 che non ha fatto altro che alzare l'asticella della pressione per il debutto in Champions, questa sera contro il Celtic.
Una fase a gironi che i blaugrana hanno l'obbligo di dominare nonostante un sorteggio scomodo, con il Manchester City a contendere il primato e due squadre rognose come il Celtic, appunto, e il Moenchengladbach. Insomma gruppo di ferro: aldilà di qualche difficoltà, difficile però un crollo dell'armata spagnola.
Il Celtic parte senza i favori del pronostico, cuore e carattere per limitare l'incedere catalano. Un dolce ricordo, il 2-1 in Scozia nel 2013, sempre nella fase a gironi. Ma badare ai numeri non dà la giusta carica al Celtic, l'energia in più potrebbe darla la stangata rifilata ai rivali dei Rangers in campionato, una vittoria per 5-1 che ha alzato e non di poco il morale. Se alla voglia tipica degli scozzesi si aggiunge la loro capacità di pungere in attacco (18 gol nelle ultime 5, compresa la sconfitta indolore al ritorno dei preliminari), si può sognare il colpaccio. Rodgers dovrà tirare fuori dal cilindro un capolavoro tattico per uscire con anche solo un punto, in ogni caso.
I precedenti, come prima detto, sorridono chiaramente ai blaugrana: 12 i match già visti fra queste compagini, 7 le vittorie spagnole, solo 2 quelle avversarie. I verdi hanno anche segnato meno della metà dei gol del Barça nel parziale (10 contro 21) e hanno subito proprio al Camp Nou, nel 2013, la sconfitta in ambito europeo più larga della storia (6-0). Nelle ultime 6 partite, 5 volte trionfo spagnolo. Insomma...
Luis Enrique dovrebbe variare e di molto gli 11 che hanno perso in Liga sabato: in porta l'unico dubbio, con Ter Stegen che ha rilevato un piccolo problema al bicipite femorale. Pronto Cillessen in caso di necessità. A difendere i pali Sergi Roberto e Jordi Alba sugli esterni, in mezzo al fianco di Piqué dovrebbe figurare Umtiti. Trio Rakitic-Busquets-Iniesta a centrocampo. In attacco, ovviamente, Messi, Suarez e Neymar.
Brendan Rodgers ha anche lui pochi dubbi: indisponibile il solo Griffiths. Fra i pali dunque De Vries; davanti a lui Lustig, Kolo Touré, Sviatchenko e Tierney. In mezzo Biton e Rogic favoriti per affiancare capitan Brown; sugli esterni Forrest e Sinclair. A completare il 4-5-1 ultra difensivo la punta Dembelé.