Vigilia dell'atto finale di Euro 2016, tempo di parole e di conferenze stampa. Per prima tocca alla Francia e al suo portiere Hugo Lloris, anche lui protagonista del percorso francese con alcune parate importanti, anche nella semifinale contro la Germania. 

Proprio dalla notte di Marsiglia si parte in conferenza stampa: "Normale che ci fosse un po' di euforia, abbiamo fatto davvero molto, ora siamo vicini alla maturità ma la finale sta arrivando molto velocemente e dobbiamo essere pronti per la prossima battaglia. Abbiamo mostrato molto in questa campagna, ma come squadra sappiamo che il prossimo step è il più difficile. Abbiamo avuto un grande torneo, vogliamo finirlo il meglio possibile, ma in questo momento non c'è nessuna favorita, l'ho già detto contro la Germania." Ultimo ostacolo il Portogallo che non è solo CR 7: "Ci sono molti giocatori, oltre a Cristiano Ronaldo, che possono tirare bene i calci piazzati. Noi stiamo facendo dei progressi in questo senso, dobbiamo essere concentrati e aggressivi."

Hugo Lloris, vavel.com
Hugo Lloris, vavel.com

C'è spazio, poi, per parlare di alcuni singolii che si sono messi in mostra: "Umtiti? Ha mostrato le sue doti a questo livello, ma si vede anche una certa personalità quando scende in campo. E' molto bravo anche a giocare la palla da dietro, le cose difficili stanno per arrivare ma ha la testa sulle spalle ed è la cosa più importante nel calcio. Matuidi? Le sue vere abilità sono quelle di lavorare per la squadra, pure se fa spesso gol. E' un leader, se segnerà sarò contentissimo." Giocatori importanti, ma anche un CT che ha fatto un grande lavoro: "Penso che il coach, Deschamps, ha creato la squadra. E' stato bravo a credere nei giocatori, ha instillato la voglia di vincere. Non è stato molto corrisposto per il suo stile di gioco, ma tutto quanto migliorerà in futuro." 

Un futuro che sembrava complicato dopo il tonfo nel Mondiale del 2010: "Dopo il 2010 C'è stata una crisi nel calcio francese, non è stato semplice, ma passo dopo passo siamo riusciti ad andare oltre questo processo. I successi di Spagna e Germania sono lì a testimoniarlo, non è possibile comprare il tempo e c'è bisogno di quello. Siamo cresciuti durante la competizione, stiamo capendo che tutti lavorano per migliorare la squadra. C'è fiducia, calma, tranquillità. La storia è stata grande, finora, ma ancora di più se vincessimo domani."