Una settimana di pensieri e parole. Una settimana di sogni e realtà. Zidane stravolge il suo credo in Liga - riposo in ottica Champions - riscopre James - meraviglia ad aprire la scorpacciata con l'Eibar - avvicina il Barcellona, in affanno a San Sebastian, e entra nel rettilineo di Coppa con rinnovato ottimismo.
Di contro, il Wolfsburg prosegue la sua Bundes in seconda fila. Un pari casalingo col Mainz, a segno Schurrle, la conferma di una stagione in chiaroscuro.
Mere tappa di avvicinamento, il clou si registra questa sera, a Madrid. Sorteggio amico, un sorriso a dipingere il volto della dirigenza blanca. Poi il campo. Due sberle alle certezze da Clasico, un fragoroso ritorno sulla terra, il Real scopre quanto l'organizzazione possa annullare il talento. Wolfsburg perfetto nel colpire lì dove il Real sanguina, nell'equilibrio, nella cura del dettaglio, nello spirito di squadra. Gol, a distanza ravvicinata, il muro portante che rischia di crollare, al novantesimo 2-0, volti scuri, preoccupati. Al Bernabeu serve il miglior Real. Si parte da lontano e il canovaccio della partita non aiuta, perché è l'undici di casa a dover imporre il maggior peso di rosa e classe, perché è il Real a dover far la partita.
Una squadra come il Madrid, specie in un periodo di transizione, dal pacioso Benitez all'elegante Zidane, preferisce ribaltare il gioco, dando campo e respiro a campioni che sommano rapidità e tecnica. Soffre, il Real, quando ha a che fare con formazioni chiuse, con spazi stretti. Questo è lo scenario, questa la sfida da vincere per non precipitare prima del tramonto di stagione.
Si gioca tanto, tutto, il Madrid. Si gioca tanto, tutto, Zidane. Notte da cuori forti, notte Real.
Le formazioni
Real Madrid
Per l'incontro di questa sera, Zidane sceglie il suo undici Real. Casemiro è il punto d'unione tra mediana e zona d'attacco, il filo che regge il precario equilibrio di casa, che consente di non isolare eccessivamente la retroguardia. La presenza di Casemiro porta all'esclusione eccellente di Isco e James. Sull'out d'attacco Bale e Cristiano Ronaldo, con Benzema al centro del settore offensivo.
Sergio Ramos dirige la linea a quattro a protezione di Navas. A coadiuvare lo spagnolo, Pepe, con Marcelo e Carvajal esterni bassi.
A rischio squalifica Casemiro, Ramos e Danilo, indisponibile Varane.
Una versione più spregiudicata vede l'ingresso di uno tra James e Isco, con l'esclusione di Casemiro, per un Madrid a forte trazione offensiva. 4-2-4 in sostanza, senza mediani, una polveriera di stelle, in cerca di gloria. Schieramento possibile nella ripresa, con il Real costretto a battere Benaglio, difficile al via. Un patto col diavolo da stringere in una situazione disperata, per non prestare il fianco alle sfuriate tedesche.
Wolfsburg
Hecking risponde con il 4-2-3-1, modulo che poggia la sua forza sul lavoro di interdizione di Luiz Gustavo e sulla qualità offerta alla causa da Draxler e Schurrle. Schurrle è, per la gara odierna, il "9" di riferimento, utile a banchettare in mezzo ai totem in bianco, pronto al rientro per aiutare in copertura la squadra. Draxler è invece luce, luce pura, sulla corsia di sinistra, un passo avanti a Rodriguez.
Dante e Naldo coppia centrale a difesa di Benaglio, da valutare la posizione di Vieirinha. Terzino o ala?
In diffida, Benaglio, Caligiuri, Luiz Gustavo, Arnold e Vieirinha.
La vigilia
Non è mai facile rimontare, giocare con l'obbligo di segnare più reti per passare il turno. Zidane, uomo di calcio, conosce i rischi e mette sul piatto pro e contro della sfida odierna. In conferenza, il tecnico sottolinea la tensione che serpeggia nell'ambiente. Il rischio del fallimento è dietro l'angolo, ma la partita di questa sera può assumere i contorni dell'impresa e rilanciare il Madrid, non solo in Champions. Serve pazienza, un'abnegazione totale, fino al tramonto. Zidane è pronto, il Real?
Zidane "I giocatori sanno quello che hanno di fronte e la gara che abbiamo di fronte. Ciò che mi preoccupa di più sono i volti dei giocatori, li ho visti e sono molto tesi. Devo togliere loro un po' di pressione. Dobbiamo segnare, ma abbiamo 90 minuti per farlo. Il messaggio è che dobbiamo avere pazienza, perché nel calcio tutto può accadere sempre. E' una partita importante, lo sappiamo noi, voi, i tifosi, ma per giocare queste gare bisogna usare tanto la testa. Dobbiamo essere concentrati dal primo minuto. Questo club ha fatto rimonte straordinariein tutta la sua storia. Domani è qualcosa di più, forse la partita più importante della stagione e siamo pronti a giocarla."
Sul fronte opposto, Hecking osserva, concentrato, l'imponenza del Bernabeu. Si gioca in uno stadio mitico, contro una squadra di stelle. Difendere il fortino non è affar da poco, spartito chiaro, assalto blanco e resistenza teutonica. Una frecciata anche alla direzione gara, il tecnico auspica una direzione regolare.
Hecking "Il Real Madrid ci metterà alla prova. Sappiamo che squadra è il Real Madrid, e sappiamo cosa significa giocare al Santiago Bernabeu. Proveranno a intimidirci, noi abbiamo grande rispetto di loro ma allo stesso tempo pretendiamo rispetto nei nostri confronti dopo la nostra prestazione nella gara di andata. Domani cercheremo di fare del nostro meglio, altrettanto farà il Real e altrettanto l'arbitro. Non penso che accadrà nulla di strano"
La gara d'andata
25 minuti per decretare la caduta del Real. Il Wolfsburg passa su rigore con Rodriguez e raddoppia con Arnold. Il Real si batte e si sbatte, senza un ordine di idee e gioco, rischia addirittura il tracollo, non riesce a scalfire l'attenta disposizione di casa.
Precedenti
Un solo precedente, a livello europeo, tra Real Madrid e Wolfsburg. La partita di Germania resta l'unico incontro tra le due compagini, ma la tradizione favorevole con squadre teutoniche rincuora il Real. 21 vittorie in 28 incroci per le merengues, un buco nero, almeno casalingo, lo scorso anno, con la battuta d'arresto di fronte allo Schalke. 3-4 al Bernabeu, avanti il Madrid grazie al 2-0 in terra tedesca.