Stasera José Mourinho, alle ore 20.45, metterà piede sul prato di Stamford Bridge, inaugurarando la settima campagna d'Europa del suo Chelsea. Nell'immaginario Mou sartà però altrove: è in prossimità di un burrone. Sul ciglio d'esso un trampolino. Mourinho ci sta salendo. E' un trampolino che può portarlo in alto, dove le sue quadre sono abituate a farsi un giro. Al contempo quel trampolino può farlo precipitare nel baratro al quale si sta prepotentemente avvicinando.

Il trampolino si chiama Maccabi tel Aviv, avversaria nella prima di Champions League del Chelsea. Sfidante ampiamente alla portata del Chelsea che l'anno scorso si tenne dietro il City in Premier League. Lo scenario attuale - City già a distanze siderali in PL - risulta perciò assurdo, così come era impensabile due mesi fa pensare che la fase difensiva sarebbe stato il primissimo problema della stagione ventura dei Blues. Quella fase difensiva tanto cara a Mourinho, la concentrazione - primissima prerogativa del gioco del portoghese - scomparsa. Dopo la sconfitta nel lunch-match di sabato contro l'Everton Mourinho ci ha tenuto a compattare il gruppo in primis: "Sono con loro, sono io il responsabile, sono felice di poterli trovare domani al centro d'allenamento per preparare un altro incontro".

L'incontro in questione è quello di stasera. Il Maccabi tel Aviv, che in Israele l'anno scorso ha fatto doppietta, è la classica buccia di banana. Dopo tre partite di campionato conta 7 punti, frutto di due vittorie e del pareggio dello scorso week-end contro l'Hapoel Shmona. Ha cominciato molto presto la sua stagione, più precisamente il 14 Luglio. 2° preliminare di Champions con il birivido: sconfitta all'andata contro il moesto Hibernians e poi 5-1 scaccia-guai al ritorno. Storia simile nel terzo preliminare, con avversario il ben più quotato Viktoria Plzen: 1-2 casalingo, poi tutti in Repubblica Ceca a cercare la rimonta. Fino ad un quarto d'ora dalla fine siamo fermi sullo 0-0 ed al Maccabi servono almeno due gol. Finirà 0-2 con doppietta di un tipetto del quale vi sveleremo fra poco l'identità. Ai play-off successivi c'è il Basilea, altro avversario ostico. Il 2-2 al St-Jakob è di quelli pesanti (il tipetto mette l'1-0 e quando gli svizzeri vedono l'impresa con il gol del 2-1 all'88° quello fa 2-2 al 96°). Al ritorno Basilea avanti, il tipetto (che ne aveva dati due anche all'Hibernians) li riprende e qualifica il Maccabi con l'1-1. Ha 28 anni, ne ha fatti anche due nel 3-2 all'esordio del Maccabi in campionato ed un altro (decisivo) alla seconda. In tutto fanno 10 gol in 8 gare stagionali, di cui 7 in Champions League. I numeri di un Cristiano Ronaldo, di un Messi. La faccia di Eran Zahavi, meteora del Palermo, padrone indiscusso della scena calcistica in patria.

L'inconfondibile esultanza di Zahavi

Zamparini lo comprò per 1.5 mln e spiccioli dall'Hapoel di Tel Aviv, l'altra squadra della città . Lì Zahavi aveva cominciato a mettersi in mostra, con Eli Guttman. Alla prima stagione vera chiude con 9 gol e 7 assist in 28 partite di campionato, senza incidere nelle coppe sebbene il suo fiuto per le notti europee cominci ad affinarsi. Lo capisci l'anno dopo: due reti ai preliminari di Champions, altre tre ai gironi oltre agli otto in campionato. Zahavi ha sempre preferito la Coppa. Trovare il suo nome nei tabellini dei preliminari estivi è un cliché. E' il deus ex machina del Maccabi: gioca ovunque ma la sua vocazione è quella del trequartista dietro l'unica punta. Ha il gol, ha l'assist, ha una capacità di inserimento notevole. E' la prima minaccia per Terry, Cahill e Zouma che un attaccante simile lo hanno sofferto sabato (Naismith).

Nel mercato estivo il Maccabi si è mosso in maniera importante. Partiamo dai pali, dove dopo sei partite da titolare ai preliminari è stato lasciato partite Juan Carlos, ormai 36enne. In compenso è arrivato il fenomeno Rajkovic, 19enne portiere ex Stella Rossa, pagato 3 mln dopo un Mondiale U20 vinto con la Serbia (da capitano) che lo ha ulteriormente proiettato nel giro della Nazionale maggiore (con la quale aveva debuttato con Mihajlovic in panchina alla tenera età di 17 anni e 9 mesi, secondo per preocità in Nazionale solo ad Aleksic ed al suo compagno Andrija Zivkovic). E' andato via Yeini, storico terzino destro (in Olanda). E' tornato in patria la punta svedese Rade Prica mentre ha pagato l'arrivo dallo Zurigo di Rikan Radi, ceduto. Il colpo d'antan il ritorno di Tal Ben Haim, ex di stasera che dopo esser partito dal Maccabi ha fatto il giro in UK passando per Belgio ed MLS prima di fare rientro a Tel Aviv.

L'allenatore è Jokanovic, che l'anno scorso ha trascinato il Watford in Premier League. Allenatore giovane, che sostituisce Ayestaran ora al Santos Laguna messicano. Gioca con il 4-2-3-1. Rajkovic in porta. A destra Spungin con Dasa alternativa, al centro Ben Haim e Tibi più Carlos Garcia terzo incomodo, a sinistra Ben Harush. A centrocampo Nikola Mitrovic, l'ex Monchengladbach Alberman, Igiebor, Rikan ed il giovane Peretz sono tutti capaci di giocare da titolai. Nel 4-2-3-1 Zahavi, trequartista, a volte va a giocare punta, liberando un'altra maglia da titolare a centrocampo. Sulle fasce ci sono Micha o Vermouth a destra e dall'altra parte l'omonimo del Ben Haim centrale, Tal Ben Haim che la UEFA per distinguere chiama Tal Ben Haim II, Ben Chaim o Ben Haim Junior. E pensare che con il veterano non ha nulla da dividere se non il nome e la squadra. In attacco, le alternative a Zahavi punta sono Itzhaki e Ben Basat.

Formazioni:

Per oggi Jokanovic potrebbe però, come annunciato da Mourinho in conferenza stampa (leggi più sotto) essere più prudente e mandare in campo una difesa a 5 con quattro centrocampisti e Zahavi unica punta. Fosse davvero così vedremmo Rajkovic in porta; Spungin, Ben Haim, Carlos Garcia, Tibi, Ben Harush dietro. A centrocampo dovrebbe allargarsi a destra come contro il Basilea Rikan, togliendo spazio a Micha e Vermouth. Mediani Alberman ed uno fra Mitrovic ed Igiebor. A sinistra Ben Haim II e punta Zahavi. Nell'ipotesi di 4-5-1 basico fuori Carlos Garcia e dentro Igiebor oppure una punta con Zahavi trequartista.

Il Chelsea potrebbe dare riposo, sopratutto dal punto di vista psicologico, a qualche pretoriano di Mou al momento non in forma. I nomi dei giocatori che potrebbero andare in panchina sono quelli di Ivanovic, Terry, Matic e Diego Costa. Lo Special potrebbe poi riavere sia Oscar che Ramires, il che apre ulteriori scenari. Il 4-2-3-1 rimane il modulo base. In porta all'esordio in Champions Begovic, che sostituisce l'infortunato Courtois. In difesa quarta consecutiva da titolare per Zouma, che a turno approfitta dei panchinamenti di Cahill e Terry per prendersi una maglia. Oggi salta JT. Sugli esterni Azpilicueta che slitta a destra per dare riposo ad Ivanovic; a sinistra Baba. In mezzo al campo il sostituto di Matic sarà uno fra Loftus-Cheek ed Obi Mikel, con il primo favorito. L'altro mediano sarà Fabregas oppure Ramires. Dietro l'unica punta che, visto l'infortunio di Falcao, sarà Remy (del riposo di Diego Costa abbiamo detto) Eden Hazard, Oscar e Willian, in ballottaggio con Pedro.

Momento di forma:

Chelsea:

- 17° in campionato
- peggior difesa in Premier League (12 gol in 5 partite)
- peggior partenza in Premier (un pareggio ed una vittoria) dal 1986
- una vittoria appena in sei gare stagionali
- tre sconfitte in cinque giornate di Premier; furono cinque nell'intero campionato l'anno scorso
- una sconfitta casalinga nelle ultime nove di Champions League

Maccabi tel Aviv

- 2° in campionato
- 17 gol fatti in 9 gare in stagione
- l'anno scorso si fermò al terzo turno preliminare di Champions ed al play-off di Europa League
- ritorna ai gironi di Champions dopo un'assenza di undici stagioni

Ruolino di marcia:

Chelsea:

- - Swansea 2-2
- @M.City 3-0
- @WBA 2-3
- - C.Palace 1-2
- @Everton 3-1

Maccabi tel Aviv:

- @Basilea 2-2
- - Hapoel Bnei 3-2
- - Basilea 1-1
- @Hapoel Beer 0-1
- @Hapoel Shmona 0-1

Migliori marcatori:

Chelsea: sei giocatori ad 1

Maccabi tel Aviv : Zahavi 10 (campionato Zahavi 3, Champions Zahavi 8)

Precedenti:

Occasione Giocate W Chelsea X W Maccabi
Chelsea - Maccabi tel Avviv 0 0 0 0
Occasione Giocate W D L
Chelsea - squadre israeliane 2 0 1 1
Maccabi tel Aviv - squadre inglesi 2 0 0 2

Nessun precedente fra le due squadre mentre sono negative sia quelli del Chelsea con squadre israeliane (due partite, secondo turno della Uefa Cup 2001/02 contro l'Hapoel tel Aviv: 2-0 Hapoel all'andata, 1-1 con gol di Zola al ritorno) che quelli del Maccabi tel Aviv contro squadre inglesi (fase a gironi Europa League 2011/12, contro lo Stoke 3-0 in Inghilterra ed 1-2 a tel Aviv).

Curiosità:

- in 14 prime giornate di fase a gironi di Champions prima del 2013 il Chelsea ha vinto 8 partite e ne ha pareggiate 3

- il Chelsea ha vinto 9 degli ultimi 12 gironi di Champions League a cui ha preso parte. Altre due volte è finito secondo

- Ben Haim ha giocato 23 partite con il Chelsea (di cui due in Champions)

- Jokanovic ha giocato nel Chelsea per due anni (53 presenze, c'era già John Terry)

- Ben Haim II, Vermouth e Zahavi hanno già segnato a Begovic nel doppio confronto fra Bosnia ed Israele nelle qualificazioni ad Euro 2016

- Obi Mikel ed Igiebor sono compagni di Nazionale

- il terzino destro riserva del Maccabi, Dasa, è squalificato in quanto espulso nel secondo turno preliminare della sua predente squadra, il Beitart Gerusalemme

Conferenze stampa:

Mourinho: "Non è il momento di scherzare. Quando non si raggiungono i risultati per i quali si lavora, e vi giuro che stiamo lavorando duramente, si diventa frustrati e tristi. L'unico vero problema e che non facciamo risultato. Altrove bisogna tornare indietro di due, tre, cinque, sei, dieci anni per trovare successi. In altri casi basta tornare indietro di tre mesi. Tre mesi fa eravamo la squadra migliore d'Inghilterra, ero il miglior allenatore, erano i migliori giocatori. Rispetto il Maccabi, li ho visti giocare tante partite. Ho studiato, li conosco. So anche che in questa settimana si sono allenati per adottare un modulo diverso e probabilmente verranno qui a giocare con cinque difensori. Sto bene ma non sono felice. Non sono solito perdere così tanto ma mi sto adattando. Non a perdere ma alla situazione, alla sfida, al doversi migliorare. Nel calcio la fiducia è fondamentale. Specialmente quando si parla di persone che di solito vincono. Quando poi queste persone perdono c'è una sensazione strana. Alcuni di essi hanno già esperienza di questo e reagiscono in maniera migliore rispetto ad altri. La sindrome del terzo anno? Al Porto ed all'Inter un terzo anno non ce l'ho avuto, al Real ho vinto la Supercoppa, perso la finale di Copa del Rey e sono arrivato alle semifinali di Champions. La prima volta al Chelsea al terzo anno ho vinto Carling Cup, FA Cup e sono arrivato in semifinale di Champions. Vai su Google invece di fare domande stupide."

Jokanovic: "E' bello per me poter tornare nel posto che fu casa mia tanti anni fa. Sono stato qui anche ad inizio anno solare per una partita di FA Cup con il Watford. Ho grandi ricordi del passato in Inghilterra ma al momento sono concentrato sul futuro. Sono orgoglioso di essere qui con il Maccabi. Siamo qui per capire a che livello siamo. Abbiamo conseguito grandi risultati questa estate, abbiamo a sorpresa eliminato squadre migliori e ci siamo meritati di essere dove siamo ora. Mi godrò questo momento, questa opportunità, mi metterò alla prova così come si metterà alla prova il calcio israeliano. Dopo 11 abbi il Maccabi torna in Champions League."