30 Luglio 2013, ore 22.01, Philips Stadion. Il PSV Eindhoven sta disputando l'andata del terzo turno preliminare per entrare in Champions League. I vice-campioni d'Olanda stanno sfidando i vice-campioni di Belgio. In campo per la prima volta con la musichetta di Tony Britten nelle orecchie c'è un ragazzino di 19 anni, l'anno prima affacciatosi in prima squadra. E' partito titolare, ha appena preso palla in una zona morta del campo. Fascia sinistra, mediamente lontano dalla porta. Si è stancato dello 0-0, ha accelerato lasciando partire un bolide di collo esterno. I capelli mechati, la faccia spavalda che non vuole tradire l'emozione, l'abbraccio dei compagni. E' questo l'esordio di Memphis Depay in Champions League. Finirà 2-0, con lo stadio del PSV che comincia a fantasticare al pronunciare il nome del ragazzino. Sfortunatamente per il PSV al play-off successivo il Milan porrà fine al sogno, sfortunatamente per Depay l'anno successivo bisognerà divertirsi solamente in Europa League.

Quel ragazzo estroverso, dalla visiera del capello ribaltata, i tattoo per tutto il corpo, l'espressione swag del fuccboi classe 90, torna ad udire la musichetta poco più che due anni dopo. Il motivetto deve piacergli perché dopo 13 minuti che un'altra squadra belga sta cercando di impedirgli l'accesso al palcoscenico più suggestivo del calcio europeo prende palla sempre da sinistra, manda fuori tempo il primo difensore con un sombrero, il secondo ed il terzo con due finte di tiro ed una volta in area di rigore fa il solletico al palo. Tempo trenta minuti e sulla fascia mancina stavolta decide di muoversi senza palla, taglia dietro il terzino e verso il centrale. Centrale che elude con lo stop di esterno col piede destro, prima di stuzzicare di nuovo il palo, questa volta con un preciso e morbido tiro preciso. Doppietta. Questo è il Memphis Depay che indossa il mantello nelle notti di Champions.

Philipp Cocu spera che il tipetto da Moordrecht il mantello lo dimentichi a casa questa sera sera, quando quello che è praticamente un suo prodotto calcistico (43 gol in 88 partite) sarà chiamato a far male ai suoi vecchi compagni, quelli che ha portato al primo posto dell'Eredivisie 14/15, e quindi proprio ai gironi di Champions, l'anno scorso. Ma PSV - Manchester United non è solamente Depay e Cocu. E' anche Cocu - van Gaal, con il secondo che ingaggiò il primo ai tempi del Barcellona di Kluivert, Guardiola, Luis Enrique, Figo e de Boer. E' van Gaal che torna in Olanda, così come Blind.

La sfida di questa sera alle 20.45 è un incrocio continuo ma sentimentalismi a parte vale tre punti come le altre gare del girone. Girone curioso (sull'altro campo il Wolfsburg affronterà il CSKA), con squadre che giocano calcio offensivo, quello B. Fra le due squadre parte favorito il Manchester United, nonostante il fattore campo. I Rossi di Manchester vengono da un pieno di fiducia in Premier League, dove hanno battuto in casa i nemici del Liverpool per 3-1 e sono stati inondati dal fiume in piena Martial. L'attaccante acquistato dal Monaco e sul quale prezzo si è discusso tantissimo, si direbbe abbia premuto start con il piglio giusto, visto come si è bevuto Skrtel ed ha battuto Mignolet, mandando in visibilio l'Old Trafford. I Red Devils hanno ben prestro quindi scacciato i fantasmi di casa l'anno scorso ed affaciatisi dopo il 2-1 subito in casa dello Swansea. In classifica si contano 10 punti dopo 5 partite: terzo posto, a -1 dall'Arsenal secondo ma a -5 dall'imprendibile City capolista.

Dopo cinque partite di Eredivisie il PSV ne conta addirittura uno in più. Eppure davanti ha altre tre squadre, fra cui l'Heracles sorpresa da cui bisogna passare sabato prossimo. Nel week-end, nonostante l'incombere della Champions non si è abbassata la guardia: tennistico 0-6 in casa del Cambuur, con quel Luuk de Jong che l'anno scorso sembrava non poco restio a lasciare le luci della ribalta a Depay autore di una tripletta. Solo El Ghazi con 6 gol ha fatto meglio rispetto alla bellissima copia di quell'attaccante che due stagioni fa in Premier fallì e fece ritorno nell'adorata Olanda, dove col Twente ottenne la chiamata del Monchengladbach per 12 mln.

Adesso Luuk al PSV per i cross da sinistra conta sull'ex Genoa Lestienne. Dall'altra parte giostra invece Narsingh. I tre sono partiti titolari nelle cinque gare del campionato olandese, con il PSV vittorioso in tre occasioni. Le uniche due battute a vuoto sono arrivate in trasferta (al debutto contro l'ADO e contro l'Heerenveen) mentre in casa sono giunte due vittorie su due, di cui una molto convincente, contro il Feyenoord in rimonta. Lo schema base di Cocu è l'olandesissimo 4-3-3. In porta c'è Zoet. Linea difensiva con il nazionale colombiano Arias, quello messicano Hector Moreno (acquistato in estate dall'Espanyol per 5mln ed ex allievo di van Gaal all'AZ), Jeffrey Bruma e il promettente Willems a sinistra. Quest'ultimo è però infortunato così al suo posto c'è un altro nuovo acquisto, Simon Poulsen (ex Samp), arrivato dal Twente a costo zero. In mezzo Guardado è il faro, il regista. Dopo anni passati in fascia il messicano è diventato un grandioso metronomo, un eccellente centrocampista. I suoi scudieri Davy Propper (arrivato dal Vitesse per 4.5 mln) e Maher, cui esilio di Wijnaldum e Hiljemark ha concesso la ribalta definitiva. I cambi sono Hendrix e Schaars, anche lui ex di van Gaal ai tempi dell'AZ, mentre studia da mezzala offensiva la speranza charrua Gaston Pereiro, pagato 7 mln al Nacional uruguaiano e protagonista al Sudamericano Sub 20 in inverno (5 gol). Finora al PSV è solamente subentrato ma tenetelo d'occhio. Un PSV che nonostante gli addii pesanti punta a vincere l'Eredivisie.

Per la partita Cocu ha un paio di dubbi: a sinistra potrebbe mandare in panchina Simon Poulsen preferendogli Brenet, che nasce terzino destro ma lì ha giocato quattro partite delle cinque di Eredivisie. L'altro ballottaggio in mediana, dove Maher potrebbe saltare: l'alternativa è spostare Guardado interno ed inserire Hendrix. Per il resto il 4-3-3 e con sé i propri uomini cardine dovrebbe essere confermato. Out, oltre a Willems, anche Jozefzoon.

Panchina: Pasveer; Isimat-Mirin, Simon Poulsen; Schars, Gaston Pereiro; Vloet, Locadia. Infortunati: Jozezfoon, Willems

Di ben altra profondità la rosa dello United, che dovrà però fare a meno di Wayne Rooney. Il capitano dei Red Devils non ha giocato nemmeno il match con il Liverpool, vittima di un infortunio muscolare che lo ha fermato nell'allenamento di sabato. Facile ipotizzare quindi una maglia da titolare per Martial, in rampa di lancio. Le sensazioni dicono quello ma non è da sottovalutare lo scenario nel quale van Gaal preferisce che i piedi dell'attaccante rimangano per terra e lo mandi in panchina preferendogli Fellaini, che contro il Liverpool ha agito proprio da centravanti. Nel 4-2-3-1 dello United alle spalle del centravanti che sarà agiranno sicuramente Depay, molto probabilmente Mata (a meno di inaspettati riposi) ed Ander Herrera, che in quella posizione ha giocato nel week-end. Le alternative sono il passaggio al 4-3-3 con un centrocampista in più e l'ingresso in formazione di Ashley Young, con Depay in posizione più centrale. In mezzo al campo solito ballottaggio con tre uomini per due posti: Schweinsteiger, Schneiderlin e Carrick. Favoriti il francese, in panchina sabato, ed il veterano inglese. In attesa che il rientro di Phil Jones dall'infortunio metta i primi dubbi relativi alla retroguardia in testa a van Gaal, lì dietro ci saranno ancora Smalling e Blind (Rojo ha litigato con LvG e deve ancora debuttare quest'anno) mentre chiuderanno la linea a quattro Darmian e Shaw, al solito. In porta De Gea, fresco di ri-arruolamento di settimana scorsa, dopo il rinnovo. Convocati sia James Wilson (per il quale si parla di prestito in Championship) ed Andreas Pereira (ex PSV), che erano in dubbio.

Panchina: Sergio Romero; Rojo, Valencia; Carrick/Schweinsteiger, Ashley Young, Martial/Fellaini; Wilson. Infortunati: Rooney, Phil Jones

Precedenti:

Occasione G W PSV P W UTD
Manchester United - PSV 4 1 1 2
Occasione G W P S
Manchester United - squadre olandesi 12 7 2 3
PSV - squadre inglesi

30

9 7 14

Per entrambe le squadre si tratterrà di un ritorno ai gironi di Champions League (il PSV manca dalla stagione 08/09, lo United ha saltato una stagione) ma non si tratterà del primo incontro fra le due compagini. Quattro i precedenti, di cui due in Champions: fase a gironi del 2000/01, 3-1 a Manchester (Sheringam; van Bommel; Scholes, Yorke) e 3-1 ad Eindhoven (ancora Scholes; Bouma, ancora van Bommel e Kezman). Gli altri due in UEFA Cup, al secondo turno, nell'autunno dell'84: 0-0 in Olanda ed 1-0 ai supplementari all'Old Trafford (Strachan). L'ultima incrocio del PSV con una squadra inglese è invece datata 2008, proprio nell'ultimo girone di Champions disputato. Doppio 3-1 anche qui, ma il PSV le perde entrambe. Lo United ha affrontato un olandese nei sedicesimi di finale dell'Europa League 2012/13: 0-2 in all'Amsterdam Arena e sconfitta per 1-2 a Manchester

I convocati:

Manchester United: De Gea, Sergio Romero; Antonio Valencia, Darmian, Smalling, Rojo, Daley Blind, McNair, Shaw; Carrick, Schweinsteiger, Schneiderlin, Ander Herrera, Fellaini; Depay, Mata, Ashley Young, Andreas Pereira; James Wilson, Martial


Momento di forma:

PSV

- @ADO 2-2
- - Gronigen 2-0
- @Heerenveen 1-1
- - Feyenoord 3-1
- @Cambuur 0-6

Miglior marcatore stagionale: Luuk de Jong 8

Manchester United

- - Bruges 3-1
- - Newcastle 0-0
- @Bruges 0-4
- @Swansea 2-1
- - Liverpool 3-1

Miglior marcatore stagionale: Rooney 3

Conferenze stampa:

Cocu: "Credo che tutti i giocatori abbiano bisogno di tempo prima di adattarsi a certi campionati come la Premier League. Non sono sorpreso Depay stia avendo alti e bassi: è un giocatore che rischia tanto nel suo stile di gioco. Quindi è decisivo oppure riceve critiche. Alcune partite finiranno bene, sono convinto le cose miglioreranno con il tempo. Segnerà, è un giocatore verticale a cui piace andare in porta. Ma non segnerà solamente: ha una buona visione, ha sempre un occhio sui compagni. E' un giocatore che la squadra avversaria tenderà sempre a raddoppiare e ciò può essere un beneficio per la squadra. E' normale abbia bisogno di tempo per crescere. Fisicamente è forte ed apprende velocemente". Recentemente Carrick e Rooney hanno detto che l'atteggiamento di van Gaal ha portato lo spogliatoio ad essere un po' mogio: "Ogni giocatore ha le sue preferenze", dice Cocu "Fa parte del proprio stile. Noi abbiamo il nostro"." Che tipo di squadra sono? Molto forte con la palla fra i piedi, non perdono tanti possessi. La cosa più importante è creare opportunità per mettere in mostra le nostre doti e poi vedere alla fine che risultato avremo ottenuto". "Il mio rapporto con van Gaal? Non siamo in contatto così tanto. Eravamo insieme in Nazionale e col Barcellona. Mi ha fatto diventare un giocatore migliore, con più qualità tattiche. Quando mi sono ritirato ci siamo incontrati qualche volta senza mai discutere".

Luuk de Jong: "Al Newcastle non giocavo da centravanti ma come numero 10. Volevo giocare da centravanti, la mia posizione preferita ed al Newcastle lo sapevano. Ma è stato difficile. Ed al mondo voglio dimostrare che giocatore sono, specialmente contro lo United o club del genere. Questo è totalmente un altro livello rispetto al campionato olandese, un palcoscenico importante su cui mettersi in mostra. Sono felice al PSV, voglio dimenticare il periodo al Newcastle. Giocare contro Memphis sarà bello, ancor più bello sarà per lui tornare a giocare nel suo stadio. Speriamo di battere lo United e gli olandesi dello United".

Van Gaal: "Dobbiamo dimostrare in campo se siamo in grado di vincere queste partite. La sfida per noi inizia ora. L'anno scorso siamo stati la quarta squadra in Premier League e per questo ci siamo qualificati per la Champions League, ma ora dobbiamo dimostrare che possiamo giocare a questi livelli. Non so se siamo in grado sinceramente, devo aspettare e vedere. Si tratta di un campo difficile. Non ho vinto tanto qui a livello di allenatore, non con il Barcellona o con l'Ajax. Ho vinto con l'AZ Alkmaar. Un pareggio in trasferta è sempre un buon risultato a mio parere, ma voglio vincere. La prima partita è sempre molto importante e lo stesso vale anche per il PSV. Giocherò con la squadra migliore, come faccio sempre. Ho rispetto per il PSV, ci ho giocato per 10 anni, quindi provo un sentimento speciale,ma se dovessi vincere festeggerò.Il calcio è pur sempre un gioco. Un pareggio in trasferta è sempre un buon risultato ... ma voglio i 3 punti. La competizione è un livello differente dalla Premier, dovremmo aiutarci a vicenda."