Un inizio in sordina, all'apparenza, quello di Rafael Benitez sulla panchina del Real Madrid. Certo, se ti presenti con uno scialbo 0-0 il biglietto da visita non è dei migliori, ma se la visione dell'insieme lo si allarga alle prime tre giornate della Liga 2015/2016, si evince come i madrileni sono la migliore difesa del torneo non avendo subito nemmeno un gol nei 270 minuti fin qui giocati. Un risultato storico, che non si presentava al Bernabeu e nella Casa Blanca da quarant'anni. Tuttavia, per le merengues, il campionato spagnolo è sempre stato messo da parte di fronte all'importanza ed all'imponenza della Champions League

Alla vigilia dell'esordio sulla panchina dei blancos nella manifestazione continentale più importante per club, l'ex allenatore del Napoli è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu"Lo Shakhtar è una grande squadra. Ha un allenatore con esperienza e carattere che sa sfruttare e far giocare al meglio i giocatori che ha a disposizione. Questi ultimi hanno abilità, velocità e qualità. Sarà una squadra difficile da battere e se non siamo concentrati non riusciremo a fare ciò che ci siamo prefissati".

La squadra ucraina è reduce da una stagione alquanto travagliata, che però non va affatto sottovalutata nonostante le numerose partenze: "E' una squadra che è al livello del Galatasaray (squadra affrontata in amichevole n.d.r.). Sarà un avversario molto duro. Ogni stagione, così come ogni squadra, è diversa dalla precedente. Noi siamo il Real Madrid e giochiamo al Santiago Bernabeu. E' una sfida ottima per iniziare la Champions League nel miglior modo possibile. Cercheremo di mettere in mostra il miglior gioco possibile, in modo da divertire anche gli spettatori"

Si torna inevitabilmente al record difensivo, con la porta di Navas che è ancora imbattuta. Benitez analizza così la situazione, riprendendo alcuni dettami già citati nel suo biennio partenopeo: "La chiave di tutto è l'atteggiamento dei giocatori, che stanno risolvendo molti problemi. Diamo solo linee guida, anche se si può sempre migliorare. Siamo sulla strada giusta e il loro atteggiamento è molto positivo, dobbiamo continuare in questo modo". Su un eventuale turnover, continua: "Le rotazioni non sono un castigo, ma solo un modo per massimizzare il potenziale della forza lavoro. A volte sbagliamo, ma cerchiamo di farlo il meno possibile. Ci sono giocatori che hanno bisogno di cambiare molto più di altri. Ogni giocatore è diverso e deve seguire un trattamento diverso. Cerchiamo sempre il modo per migliorare la squadra e vincere ogni partita. Il modo in cui decido il turnover è attraverso lo studio dei dati con il mio staff e di un colloquio con i giocatori".

Sulla formazione che scenderà in campo, soprattutto in porta, Benitez non si sbilancia: "Non ho parlato con i portieri e non posso dirvi chi giocherà. Posso dire che tutti e tre lavorano molto bene e non è un problema chi scenderà in campo. Domani toccherà a noi decidere chi gioca". Sui progressi del Real: "Ci sono alcune decisioni da prendere che dobbiamo migliorare quando gli avversari attaccano o contrattaccano. La fase difensiva è una questione anche di lucidità e mentalità, ma la volontà che stanno mettendo in campo i giocatori mi rassicura. Una squadra che sa difendere sempre meglio, sarà sempre più forte".

Sui singoli calciatori a disposizione Benitez approfondisce il discorso: "Isco è un grande calciatore. Deve continuare a lavorare come sta facendo e sfruttare la sua qualità per segnare ancora più gol. Se possiamo migliorare sotto porta è meglio. I movimenti tra Cristiano Ronaldo e Bale sono automatici e si stanno affinando grazie al loro talento. Bale ha profondità e velocità. Cristiano preferisce andare maggiormente verso l'interno. Tutto questo unito all'equilibrio con i vari Karim, Isco e Marcelo aumenterà con il passare del tempo e creerà sempre più pericoli agli avversari".

Infine, l'ultima domanda riguarda la "pressione da Champions": "Sento il bisogno di vincere ogni partita, non una competizione piuttosto dell'altra. Se scendiamo in campo con questa mentalità allora vinceremo dei titoli. La Champions League è la più importante, certo, ma mi piacciono molto anche la Liga e la Coppa".