Gruppo E:

Nigeria - Corea del Nord 4-0
(Godwin, Godwin, Sokari, Success)

Lavoro completato per la Nigeria che inaugurava la giornata numero sei del Mondiale U20 sfidando la Corea del Nord. Partita cruciale sia per i nigeriani che per i coreani: una vittoria avrebbe impennato le probabilità di passaggio del turno. L'hanno spuntata i campioni africani, la squadra migliore sulla carta ed in campo. Nonostante un primo tempo a secco di gol, con il parziale bloccato sullo 0-0, la Nigeria nella seconda frazione è riuscita ad inabissare le speranze altrui, mettendo fra sé e la Corea del Nord quattro reti di scarto.

Apre le marcature Godwin che vince un contrasto aereo con il portiere nord-coreano, uscito dai pali decisamente troppo presto e colpevole della deviazione di testa esatta da parte del centrocampista nigeriano al 48°. Tre minuti dopo ancora Godwin a raddoppiare, stavolta chiudendo un contropiede nel quale Awoniyi si traveste da uomo assist. I due gol a bruciapelo sono una doccia fredda per la Corea, che perde il bandolo della matassa ed al 71° subisce il tris: gran gol di Sokari, che riceve la ribattuta della difesa avversaria dopo un calcio d'angolo e spara. Potentissima la bomba del classe '95 che si infila nell'angolino alto del secondo palo. A margine, il poker firmato Success (subentrato), che approfitta di un'altra indecisione di Cha Jong-Hun per punirlo sul suo palo dopo una percussione condotta a braccetto con Awoniyi, anche qui uomo assist.

Nigeria (4-3-2-1) : Enaholo; Muhammed Musa, Bello, Ndidi, Abdullahi; Idowu, Ifeanyi, Godwin; Bulbwa (77° Success), Sokari (70° Yahaya); Awoniyi

Corea del Nord (?) : Cha Jong-Hun; Min Hyo-Song, Kim Kuk Chol, Jin Ri-Kyong; Ri Un-Chol, Pak Chol-Song, Kim Kwang-Jin (35° Ju Song-Choe), Jo Kwang-Myong (84° Kim Song-Sun), Kang Nam Gwon; So Jong-Hyok, Kim Yu-Song

Ungheria - Brasile 1-2 (Mervo; Danilo, Andreas Pereira)

Il Brasile diventa di prima mattina italiana la terza squadra qualificata agli ottavi del Mondiale Under 20 grazie alla dura vittoria ottenuta ai danni di una battagliera Ungheria, che ha confermato le buone sensazioni mostrate nello scontro iniziale con la Corea. Gli uomini di Storck si sono portati addirittura in vantaggio nei primi minuti del match, facendo pensare al colpaccio ungherese. Il castello di carte è però cominciato a crollare pochi minuti dopo, visto il secondo giallo assegnato a Tamas (proprietà Milan) che dopo aver scalciato via la palla per la prima ammonizione ha pensato di falciare Gabriel Jesus da dietro per la seconda.

Nonostante l'inferiorità numerica l'Ungheria - forte del quarto gol in due match di Mervo (tiro al volo da posizione decentrata fortunato a terminare alle spalle di Jean) - ha mantenuto la composure, grazie anche alla formazione super difensiva (al 1° ci sono due terzini piazzati esterni di centrocampo nel 4-4-1-1). Al 50° però Danilo, capitano del Brasile, è svettato tutto solo nel cuore dell'area avversaria per insaccare il pareggio. Storck ha optato per rinforzare ulteriormente le linee difensive (fuori Kalmar - trequartista - per Dominik Nagy - centrocampista, fuori Mervo - centrocampista - per Talaber - centrale), mentre il Brasile cresceva, alla ricerca del gol-vittoria. Gol che alla fine è arrivato: all'85° Gabriel Jesus riesce a guadagnarsi con mestiere un rigore e dal dischetto il subentrato Andreas Pereira del M.Utd (oggi Micale gli ha preferito Boschilia dall'inizio) ha fatto sua l'opportunità. Brasile agli ottavi.

Ungheria (4-4-1-1) : Szekely; Osvath, Kecskes, Lenzser, Kr.Tamas; Adam Nagy, Mate Vida, Mervo (66° Talaber), Forgacs; Kalmar (65° Dominik Nagy); Sallai (75° Zsoter)

Brasile (4-2-3-1) : Jean; Joao Pedro, Lucao, Marlon (46° Jajà), Jorge; Danilo, Alef; Judivan, Boschilia (88° Leo Pereira), Marcos Guilherme (46° Andreas Pereira); Gabriel Jesus

Classifica: Brasile 6, Ungheria 3, Nigeria 3, Corea del Nord 0

Gruppo F :

Honduras - Fiji 0-3
(Verevou, Waqa, autogol Kevin Alvarez)

A Christchurch si fa le storia. Le piccolissime, minuscole, Isole Fiji vincono la loro prima partita a livello FIFA battendo sonoramente un Honduras chiaramente favorito, a maggior ragione dopo la vittoria dei centro americani contro l'Uzbekistan alla prima. La Nazionale U20 oceanica getta il cuore oltre l'ostacolo ed adesso è ad un punto contro l'Uzbekistan (a patto che la Germania già qualificata vinca contro l'Honduras) dagli ottavi di finale.

I gol arrivano tutti nel primo tempo ed a dirla tutta sono molto fortunosi. Il primo lo segna Verevou, l'uomo che aveva segnato alla prima giornata il primo gol delle Fiji ad una competizione FIFA, che da pochi passi spara su Cristian Hernandez (Jorge Jimenez non ha confermato Roberto Lopez), rivedibile nel bagher pallavolistico che concede lo 0-1 alle Fiji. Sempre Cristian Hernandez protagonista quando l'arbitro nota il retropassaggio honduregno e lo punisce con una punizione da dentro l'area per le Fiji: traversa ma sulla respinta Waqa ci prova due volte. La seconda è quella giusta e la stramba traiettoria spiazza Hernandez. Poco prima dell'intervallo la terza rete: su angolo stacca Tuivuna e la deviazione di Kevin Alvarez finisce nella propria porta. Incredulità generale sullo 0-3 mentre Nairobe Nairobe dall'altra parte continua a bloccare di tutto con tre/quattro parate da paura.

Fiji (?) : Nairobe; Dreola, Tuivuna, Setareki Hughes, Sivoki, Naidu; Chand, Prasad; Verevou, Waqa (90° Watanisiga), Waranaivalu (75° Rao)

Honduras (?) : Cristian Hernandez; Kevin Alvarez, Marcelo Pereira, Moncada, Paz; Jhow Benavidez, José Escalante (59° Lacayo), Deybi Flores; Alberth Ellis (46° Bodden), Bryan Rochez, Kevin Lopez (46° Chirinos)

Germania - Uzbekistan 3-0
(Stendera, Akpoguma, Stendera)

Nessun problema per la Germania che si sbarazza con altri tre gol di scarto di un altro ostacolo e prosegue la sua marcia verso le fasi salienti del torneo. I tedeschi, campioni europei U19, dopo venti minuti senza alcuno squillo, decidono di fare sul serio e di mettere la gara in discesa: Stendera mette dentro la porta una deliziosa punizione a giro che porta sull'1-0. Dopo l'intervallo l'Uzbekistan continua a non combinare nulla di importante e la Germania (che ha confermato la stessa formazione adoperata contro le Fiji) raddoppia con Akpoguma, il capitano, che pressa il suo uomo, lo costringe alla palla persa, si accentra e buca Khamraev. Prima del finale il terzo gol che chiude i conti: Stendera mette un'altra firma, pareggiando i gol nel torneo del compagno Mukhtar (sono entrambi secondi nella classifica marcatori dietro Mervo, a quota 4) con un inserimento senza palla premiato dal subentrato Dudziak.

Germania (4-2-3-1) : Schwabe; Akpoguma, Niklas Stark, Kempf, Bauer; Steinmann, Promel; Oztunali, Stendera (89° Syhre), Brandt (68° Dudziak); Mukhtar (74° Kopke)

Uzbekistan (?) : Khamraev; Abdullaev, Ashurmatov (69° Giyosov), Hamrobekov, Komilov, Tursunov; Khamdamov (89° Azimov), Shukurov (85° Kosimov), Sokhibov; Shomurodov, Urinboev