Sabato andrà in scena, per la prima volta nella storia della Champions League, una finale giocata da due squadre della stessa città. Da una parte ci sarà l'Atletico di Madrid, ebbro dei festeggiamenti per la vittoria della decima Liga Spagnola, dall'altra il Real Madrid, alla ricerca della decima vittoria nella competizione più importante d'Europa. La squadra del Cholo Simeone, imbattuta in questa stagione contro i più quotati Blancos, sarà sazia della vittoria del Campionato o darà tutto in questa importantissima Finale??? Vista la voglia e la tenacia del tecnico Argentino, che puntualmente riesce a trasmettere ai suoi giocatori, crediamo proprio che il Real per riuscire a conquistare la Decima dovrà sudare le famose "sette camicie".
Una Stagione fantastica quella dell'Atletico Madrid, primo nella Liga e in finale di Champions. La squadra meno quotata di Madrid è riuscita a mantenere la testa della Classifica in un campionato lunghissimo, che l'ha visto traballare soltanto nelle ultime tre giornate, dove complice l'inesperienza e la troppa voglia di vincere ha rischiato di gettare al vento un campionato dominato in lungo e in largo. Probabilmente il miracolo di mister Simeone è stato quello di riuscire a gestire una rosa alquanto modesta, costruita spendendo solo 7 milioni di euro , rispetto al Real e al Barca che hanno speso per i soli Bale e Neymar ben 160 milioni. Dopo i lunghi festeggiamenti per il titolo, che mancava dalla stagione 1995/1996, il Cholo ha richiamato la squadra all'ordine per preparare al meglio la Finale di Lisbona.
Il Cammino dei Colchoneros
L'Atletico arriva alla partita di Sabato da imbattuto; nel girone ha collezionato 5 vittorie ed un pareggio, segnando ben 15 reti e subendone solo 3, agli ottavi ha eliminato agevolemente il Milan, rifilando ben 4 reti ai rossoneri al Vicente Calderon, per poi scontrarsi in un quarto di finale spettacolare con i connazionali del Barcellona, eliminati grazie ad una strepitosa partita di andata giocata al Camp Nou e finita 1-1; in semfinale infine lo scontro con il Chelsea di Jose Mourinho; tutti si aspettavano che l'esperienza dello Special One potesse fare la differenza, ma ancora una volta Simeone ha smentito tutti, andando ad imporsi in casa dei Blues per 3-1, con una prestazione superlativa che ha fatto cambiare idea anche ai più scettici. La mano del tecnico Argentino si nota in ogni aspetto, ma è la fase difensiva il fiore all'occhiello del suo lavoro; per gli amanti della tattica è un piacere vedere difendere la squadra di Simeone, diagonali perfette, raddoppi costanti, nulla è lasciato al caso. L'Atletico nelle 12 partite che l'hanno portato a disputare la finale, ha subito soltanto 6 reti; basta vedere come sono lievitati i prezzi dei vari Courtois, portiere dall'avvenire sicuro, e dei vari Godin, Miranda e Filipe Luis (entrambi inspiegabilmente non giocheranno il mondiale con la nazionale Brasiliana). Non bisogna però tralasciare la fase offensiva dell'Atletico, fatta di fraseggi e verticalizzazioni velocissime, in grado di mandare in porta Diego Costa con una costanza invidiabile. Non si può non citare l'astro nascente spagnolo Koke, definito dallo stesso Xavi Fernandez suo erede, e il capitano Gabi, anch'esso protagonista di una stagione giocata a ritmi altissimi. Infine una menzione ai cosiddetti "bidoni Italiani" Tiago, Diego e Sosa, rilanciati alla grande dal Cholo.
La Finale
I tifosi Colchoneros, come tutto l'ambiente, aspettano una finale che manca da ben 39 anni con tantissime aspettative, ma in parte appagati dalla conquista della Liga. Ieri si è svolto il primo allenamento dopo i festeggiamenti e sono rimasti ai box Diego Costa ed Arda Turan, due dei migliori giocatori di Simeone. Mentre per Diego Costa è previsto uno stop di almeno 15 giorni, vista la lesione di primo grado al bicipite femorale, per il centrocampista offensivo turco lo stop è stato solo precauzionale. Si attendono i prossimi allenamenti per capire se la punta Brasiliana, che parteciperà ai Mondiali con la nazionale Spagnola, sarà della Finale.