Alla cima del monte Wembley mancano solo due salite, due strappi decisivi, per arrivare a giocarsi la tanto agognata "Decima" Champions League, sogno e ossessione di tutto l'ambiente blanco di Madrid e, siamo sicuri, anche di Josè Mourinho. Le merengue ci arrivano con i favori del pronostico e con le ferite ancora aperte delle ultime due semifinali perse: la scorsa stagione ai rigori contro il Bayern e due anni fa contro i rivali del Barcellona. Vuole vincere Cristiano Ronado, per dimostrare di non essere inferiore a nessuno, ma vuole vincere anche Mourinho per poter avere la possibilità di diventare l'unico allenatore della storia ad alzare la coppa dalle grandi orecchie con tre club differenti. Di fronte si troveranno il Borussia Dortmund, la vera sopresa del torneo, e quel Jurgen Kloop che i ben informati già vedono sulla panchina madrilena in caso di addio del portoghese.

Ieri, nella classica conferenza stampa della viglia, Mou ha stupito tutti i presenti rivelando addirittura in anticipo quello che dovrebbe essere l'undici iniziale. Il tutto come risposta ad un giornalista che gli chiedeva se contro i giallo-neri di Dortmund avrebbe ripreso il suo posto tra i pali Iker Casillas. "Vuoi sapere anche chi gioca terzino destro? E a sinistra? Allora dico che in porta gioca Diego Lopez, difesa con Sergio Ramos, Varane, Coentrao e Pepe, davanti Khedira e Xabi, poi Cristiano Ozil e Higuain", poi aggiunge anche "Non so se ci sarà Di Maria perchè ha avuto un giorno faticoso dopo la nascita di sua figlia, speriamo che sia pronto; e con Iker ho un rapporto normale come ce l'hanno tra di loro due persone educate". Con l'unico dubbio Di Maria, e Kakà pronto a sostituire l'eventuale defezione dell'argentino, il nome che non ci si aspettava era quello del Pipita Higuain a scapito di Karim Benzema. Per il resto nessuna sopresa, con il ritorno di Xabi Alonso dopo la squalifica scontata a Istanbul, e Modric che proverà a recuperare dall'infortunio occorso sabato scorso contro il Betis Siviglia. Non ce la fa invece Marcelo anche lui uscito malconcio dalla ultima gara di campionato.

Le due squadre si sono già incontrate quest'anno nella fase a gironi dando vita a due dei match più belli della stagione. Pareggio al Bernabeu con Ozil che segna il gol del 2 a 2 su una meravigliosa punizione, e vittoria per gli uomini Kloop al Westfalenstadion, nella serata che più di tutte ha fatto capire all' Europa di che pasta siano fatti i giallo neri.

C'è da dire però che allora era un Madrid profondamente diverso da quello che stasera giocherà in Germania, con l'ambiente poco sereno e tutti i media "amici" a chiedere la testa di Mou. Oggi la situazione è diversa. Lo Special One ha saputo conquistare tutti e, anzi, i più chiedono al portoghese di rinnovare. A testimonianza dell'appoggio oramai incondizionato dell'ambiente c'è il caso-Casillas. Se fino a pochi mesi fa "San Iker" era un intoccabile e tutta la tifoseria appoggiava il capitano, oggi è il contrario e nessuno critica l'ex allenatore dell'Inter per la scelta di continuare con Diego Lopez.

Al Signal Iduna Park è prevista un'altra spettacolare coreografia da parte dei tifosi gialloneri per incitare Reus e compagni. Ma se al Real Madrid, come dice Mourinho, "non conta arrivare secondi ma solo vincere" si devono superare anche serate come queste; serate in cui si devono sfidare anche gli 80 mila spettatori e la cima sembra ancora lontanissima.