Ultimo atto che sarà quello delle sorsprese nel Mondiale cinese di basket. Una competizione che ha visto il crollo della Serbia ( giocherà per il quinto posto contro la Repubblica Ceca) e degli USA (peggior piazzamento la finale per il settimo posto dal 2002 ad oggi). Il crollo delle favorite della vigilia ha aperto la strada a Spagna e Argentina, due squadre dalla stessa lingua eppure diverse sotto canestro. Due compagini che hanno mostrato perchè questo è uno sport unico e bellissimo dove tante volte crolla il pronostico, tipo nel 1999 quando vincemmo Europeo da sfavoriti noi. Ora tocca a queste due: Spagna di un italiano in panchina come Scariolo, di una squadra orgoglio e cuore, una rosa di giocatori non da NBA escluso Rubio, Gasol e i fratelli HernanGomez, ma che ha trovato in Llul un leader forte e carismatico. Gli iberici battono una Australia 95-88 all'overtime, dimostrando cosa vuol dire avere le carte in regola per vincere. I Boomers escono a testa altissima e la finalina per il terzo posto è solo il punto di partenza per una squadra che a Tokyo 2020 deve stupire e lo potrà fare senza dubbio. 34 di Mills con il giocatore dei San Antonio Spurs che avrebbe fatto comodo al suo allenatore in terra americana Popovich e al team USA, 16-11 di Kay e 12 di un ritrovato Bogut completano il quadro di una squadra dove forse un Ingles o baynes un po più precisi non avrebbero fatto male. Gli iberici ne timbrano 33 di Marc Gasol e ci viene da chiedere come mai questo giocatore abbia trovato poco spazio nei Raptors dello scorso anno in quintetto base e 19 e 12 assist a firma Rubio versione migliore. Argentina batte Francia 80-66. Lo avevamo pensato ma mai detto o ammesso che i giustizieri degli States dovevano fare i conti con una squadra strepitosa. 16 di Fournier in una Francia stanca dallo sforzo contro gli americani non devono essere una giustificazione di una squadra che perde l'ennesima occasione di mostrare le sue carte e le sue pedine. Dall'altra parte, ci dobbiamo ricredere e chiedere scusa alla squadra AlbiCeleste. La Seleccion gioca davvero bene, il pre Mondiale non perfetto ci aveva ingannato un po a tutti o, almeno, a chi non credeva tanto in questa squadra. Gli argentini ci hanno dato dimostrazione di quanto il basket sia e sarà sempre uno sport unico e meraviglioso. 28 e 13 rimbalzi per un signore di 39 anni chiamato Luis Scola sono il biglietto e la sintesi perfetta come l'abbraccio con Ginobili a fine gara di quanto come giocatore avrebbe meritato palcoscenici oltre oceano. Ma lui ha dimostrato una cosa a tutti: per essere fenomeni non conta se giochi o meno in NBA, ma solo il cuore e la grinta che ci metti sul campo. 12 di Campazzo e 13 di Deck un po in calo rispetto a quelli visti contro la Serbia non vuol dire nulla. L'Argentina deve sognare per davvero il Mondiale e stavolta è davvero li il traguardo. La Spagna ha dimostrato di saper lottare e aspettiamoci una partita di passione Domenica alle 14 ora italiana.
BasketVAVEL