Non venite a dirci che il basket è uno sport secondario perchè sareste solamente smentiti dai fatti. I primi due quarti del Mondiale cinese ci regalano due partite diverse tra loro, ma nel contempo molto simili. Spagna vs Polonia prometteva una favorita nella squadra iberica contro una formazione da non sottovaluatare e reale sorpresa del Mondiale. Serbia vs Argentina un quarto che sapeva di qualcosa di diverso.
Spagna-Polonia 90-78: Partita che poteva regalare qualcosa di diverso nelle idee e nelle aspettative. Una Spagna reduce dal successo contro la Serbia e che conferma con questo risultato una crescita importante dopo la prova opaca tra girone e partita contro l'Italia. Gli iberici giocano un basket molto diverso dalle altre e, intanto, si assicurano un posto e un pass valido per Tokyo 2020. La Spagna conferma la sua forza di gruppo e di panchina, 34 punti nel pitturato e una forza fisica notevole. La Polonia esce assolutamente a testa alta e con il favore di un pre olimpico dove potrebbe essere una brutta cliente da affrontare. I team leader, a livello di score, sono 19 di Rubio per la Spagna e 19 di Slaughter in casa polacca.
Argentina-Serbia 97-87: Il crollo degli Dei. Una Serbia davvero irriconoscibile, ma se avete registrato o non visto questa partita, rimediate subito. Anche se il punteggio finale ve l'ho dato, ma vale la pena vederla per spiegare a chi non lo sa cosa è il basket. L'Alma, come vengono chiamati gli argentini, è una squadra di talento, di classe pura e precisa, di cuore e testa che mescolati sono un mix perfetto. Campazzo, Scola e Vildoza sono lo specchio dell'anima e della garra del Pueblo Unido. Delia e Deck sono quei giocatori messi al momento giusto in un'orchestra seconda a nessuno. Questa squadra ha fatto un miracolo, Tokyo 2020 è il giusto premio e ora sognare è lecito. 20 di Scola, 18 di Campazzo e 15 di Garino dimostrano una squadra d'attacco, ma si nota una forza e una presa di consapevolezza nel come si passano la palla non comune, quasi o meglio senza quasi a memoria. La Serbia si arrende all'evidenza: Djordjevic dovrà pensare e dovrà capire cosa si è rotto in una squadra lontana parente di quella vista contro di noi per esempio. Bogdanovic bello a metà (seppur 21 punti per lui), ma pessima come azione di gruppo. Bogdan da solo non basta e oggi si è visto: scarse percentuali da tre per una squadra che ne fa il centro del suo gioco, la stella di Jokic offuscata e nervosa. Avere NBA non è sinonimo di vincere e la Serbia lo ha mostrato. Campazzo e Vildoza, due assoluti protagonisti argentini, giocano in Spagna nel Real Madrid cannibale in Eurolega e il secondo neo acquisto del Baskonia, ma da futuro oltre oceano. La sicurezza è una: per gli States, se battono la Francia, non sarà una semifinale facile.