L'allievo prova a superare il maestro. A Belgrado si alza il sipario sulle Final Four della Turkish Airlines EuroLeague 2017/18: i campioni in carica del Fenerbahce Istanbul - allenati dal santone Zelimir Obradovic - sfidano la matricola terribile di questa stagione, lo Zalgiris Kaunas di coach Sarunas Jasikevicius. Ore 18 la prima palla a due del weekend delle finali della massima competizione continentale della palla a spicchi, con gli underdogs per eccellenza a sfidare i turchi campioni uscenti. Il tecnico lituano, Deus ex Machina di una delle storie più affascinati degli ultimi anni, sfida il suo mentore, con il quale tra le altre cose ha vinto una delle nove coppe che figurano nella bacheca del quasi sessantenne allenatore serbo. Saras sogna lo sgambetto ad Obradovic in casa propria, così come fatto in Regular Season, quando i lituani sbancarono Istanbul. Sogno oppure realtà?
Non è un sogno quello di Jasikevicius, le cui lacrime al termine della gara 4 che ha sancito l'accesso del suo Zalgiris nelle Final Four rappresentano indiscutibilmente l'immagine di questa edizione dell'Eurolega. Un viaggio, quello della squadra di Kaunas, durato due stagioni, nelle quali i lituani sono riusciti sotto la sapiente gestione dell'ex playmaker di Maccabi Tel Aviv e non solo a crescere esponenzialmente, diventando da una delle peggiori squadre del lotto ad una formazione da Final Four. Guai a sottovalutare Kevin Pangos e soci, i quali arrivano a Belgrado senza i favori del pronostico e con le spalle libere da alcun tipo di pressione.
Al cospetto dello Zalgiris la corazzata di Obradovic, ricostruita in estate dopo il trionfo della passata stagione. Via Bogdanovic e Udoh su tutti, dentro Wanamaker, Thompson e Melli tra gli altri, per un roster sì rivoluzionato ma ugualmente competitivo, capace nel corso della stagione di trovare equilibrio e solidità, principi cardine delle squadre del tecnico serbo. Si è decisamente riscattato dopo una stagione di ambientamento in Turchia James Nunnally, ex ala di Avellino che nel corso di questa stagione è salito decisamente di colpi diventando uno dei fattori offensivi della squadra turca. La pressione è tutta dalla parte dei difensori del titolo, i quali avranno bisogno di una prestazione maiuscola nelle due metà campo - e senza sottovalutare mai gli avversari - per poter tornare all'atto finale di domenica sera.
Il cammino stagionale - Dopo un avvio a rilento, come detto, il Fener ha ritrovato quadra ed alchimia, riuscendo a staccare la concorrenza e fare gara di testa assieme al CSKA, inarrivabile dopo il break di un paio di partite subito in avvio di stagione. Tuttavia, il record di 21 vittorie e 9 sconfitte è valso il secondo posto in classifica, con la sfida al Baskonia nei playoffs che non ha destato particolari problemi. Fatta eccezione per la sconfitta - forse fisiologica - di gara 3, i turchi hanno dominato la serie contro i baschi, confermando un buono stato di forma generale ed una solidità estrema, difficile da fronteggiare per chiunque.
Anche lo Zalgiris di Jasikevicius è partito in stagione regolare con qualche balbettio di troppo, ma una volta trovato il giusto equilibrio nelle due metà campo sono stati soltanto successi, e di pregevole fattura. Diciotto le vittorie conseguite a fronte di dodici sconfitte, prima del playoffs da sesta testa di serie contro l'Olympiacos Pireo di Spanoulis. La vittoria in gara-1 al Pireo ha messo immediatamente le cose in chiaro, prima della reazione dei greci, di orgoglio più che di gioco e di testa. Supremazia, quella lituana, tattica, che è stata confermata alla Zalgirio Arena, dove Milaknis e compagni hanno archiviato due successi in altrettante gare sigillando l'accesso alle Final Four.
Che partita sarà - Difficilissimo il compito di marcare i lunghi turchi per i dirimpettai lituani. La fisicità di Thompson e Vesely sono da sempre un problema per qualsiasi avversario e, le caratteristiche dei vari Davies, White e Jankunas non sembrano sposarsi al meglio con quelle dei rivali. Sarà verosimilmente il sistema difensivo di Jasikevicius a dover fare la differenza: a raddoppi e rotazioni Obradovic proverà a rispondere con l'artiglieria pesante sul perimetro, dove Nunnally, Datome, Melli, Sloukas e Wanamaker sono pronti a colpire su eventuali scarichi provenienti dal pitturato.
L'equilibrio nell'attacco dei turchi è sicuramente un punto a favore dei campioni in carica, mentre gran parte delle fortune dei lituani risiederanno nelle sapienti mani di Kevin Pangos - il quale oltre ai 13 punti di media a partita smazza anche 6 assist per i compagni; a Wanamaker o Kalinic l'onere e l'onore di limitarne la produzione. Sarà infatti la difesa dei turchi - la migliore della stagione con 76 punti concessi ai rivali - a rappresentare l'ago della bilancia alla Stark Arena.
I precedenti - Negli ultimi quattro incontri tra le due squadre, tre i successi per la squadra di Obradovic, uno soltanto quello per Jasikevicius che tuttavia può vantare di aver battuto il Fenerbahce a domicilio, di un punto, ad inizio stagione.
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