Pronti, partenza e via: in questo weekend prende vita la post season del campionato italiano di basket 2018. Otto squadre, che si contendono il titolo, ora in mano alla Reyer Venezia, dopo una finale intensa contro Trento. Proprio la Reyer Venezia, che sarà chiamata a ripetersi, forte del primo posto in classifica della regular season, conquistato grazie ad una seconda parte di campionato pressochè perfetta, con pochissimi passi falsi, davanti a Milano e Brescia. Il primo passo è il quarto di finale, che vedrà i lagunari contrapporsi con la sorprendente Vanoli Cremona, ben allenata da Meo Sacchetti, uno che ha già assaporato il tricolore. Gara-1 stasera, alle ore 19.00 al Palasport Taliercio di Venezia-Mestre.

Foto copiryght: Ciamillo & Castoria. La riproduzione del materiale fotografico senza autorizzazione scritta è vietata in qualunque forma.
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I lagunari sono i principali favoriti in questo quarto di finale, avendo già battuto i lombardi nei due scontri in campionato (seppur di misura, soprattutto il ritorno, risolto con due punti di differenza), inoltre, Walter De Raffaele può contare su un roster profondissimo, in grado di reggere numerose partite ravvicinate. La vera forza dei veneti, quindi, è il talento dei giocatori, come Austin Daye, colpaccio a stagione in corso, in grado di sostituire egregiamente l’infortunato Gediminas Orelik e perfettamente inserito nello scacchiere tattico dell’allenatore livornese. Assieme a Daye, De Raffaele può contare su Marquez Haynes, ormai leader degli orogranata, ben coadiuvato dal pivot Mitchell Watt, autore di una stagione più che positiva, sconfiggendo la maledizione dei centri veneziani. L’arma principale del playbook dello staff tecnico è il tiro da tre punti, potendo annoverare i migliori tiratori del campionato, come Michael Bramos, Dominique Johnson, Haynes, Sosa e Jenkins, unito alla freschezza atletica, che permette a Venezia di trovare parecchi punti in contropiede. Nota di merito per Hrvoje Peric, che ha saputo tornare sui suoi livelli abituali, dopo un periodo sottotono, così come per Bruno Cerella, che ha sempre risposto presente nel momento bisogno, portando in dote la sua difesa e punti rapidi. I playoff rappresentano la terza prova di maturità per il gruppo lagunare, che hanno superato con la lode la Regular Season, togliendosi anche qualche sfizio in ambito internazionale, vincendo la FIBA Europe Cup, nella finalissima tricolore contro la gemellata Avellino.
Una macchina perfetta quando ingrana, tuttavia, la tenuta mentale dei giocatori in certi frangenti lascia a desiderare: quando il tiro da tre viene a meno, i giocatori si intestardiscono e risultano troppo prevedibili, come dimostrato nella sconfitta contro Torino alle Final Eight, quando si sono ritrovati a dover rimontare venti punti di divario, senza riuscire a minare le certezze dei piemontesi. Ai Playoff la tenuta mentale è quasi tutto e il minimo errore verrà sicuramente punito.

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A fare da contraltare alla Reyer Venezia, c’è la sorpresa di stagione, la Vanoli Cremona: un ottavo posto che sa quasi di miracolo, poichè un anno esatto fa, i biancoazzurri erano condannati alla retrocessione in A2, poi ripescati in extremis, con una rosa da cadetteria, tuttavia la dirigenza ha puntato sulle carte Sacchetti, Johnson-Odom e i cugini Diener. Mosse vincenti per il General Manager, Andrea Conti, che ha costruito una squadra perfetta per il sistema del coach pugliese, con l’ex Lakers, Johnson-Odom, punta di diamante, autore di una stagione da diciotto punti di media, seguito da Kelvin Martin, con quattordici a serata. I lombardi sono una delle squadre più rognose, soprattutto dal punto di vista atletico, con la loro pallacanestro fatta di ritmi vertiginosi, contropiedi e triple. Una sorpresa è Henry Sims, giocatore sempre più in crescita e fondamentale per i meccanismi di Sacchetti, soprattutto in attacco, bravo a convertire gli assist dei cugini Diener. Proprio i due, ex Sassari, fedelissimi pretoriani di Meo Sacchetti, hanno rimandato il ritiro per l’ultimo ballo con il loro coach, con il sogno di compiere un’altra impresa, dopo lo Scudetto vinto con la Dinamo Sassari nel 2015. I due Diener hanno sempre portato il loro mattoncino, contribuendo specialmente nella positiva Coppa Italia di Firenze, perdendo solo ai supplementari in semifinale contro Torino. Altra nota positiva della stagione è Simone Fontecchio, innesto in corso d’opera, ceduto in prestito da Milano, ha saputo portare in dote il suo talento, specialmente nella prima parte di stagione, per poi accusare la stanchezza sul finale. Il principale difetto della squadra, oltre ad una panchina non al livello dei più quotati avversari, è la mancanza di una forte presenza nel pitturato: Cremona è una delle peggiori squadre del campionato a rimbalzo, conseguenza del sistema sacchettiano del corri e tira, che lascia scoperta l’area, per prediligere il tiro dalla lunga distanza e le transizioni. Ciò dovrebbe favorire i lunghi veneziani, Mitchell Watt e Paul Biligha, due ottimi mestieranti del rimbalzo.

Sulla carta si preannuncia una sfida divertente, con due squadre che sfoggiano due attacchi notevoli, promettendo parecchi punti, tuttavia i veneti sono grandi favoriti in questo turno, potendo annoverare un roster qualitativamente superiore a quello degli avversari, sia per talento individuale, che per la profondità della panchina. Il primo atto di questa sfida è stasera, (13/5) alle 19, mentre Gara-2 è martedì 15 alle 20.30. La serie si sposta a Cremona con Gara-3, giovedì 17 e sabato 19 (20.30/19.00). L’eventuale Gara-5 si giocherà al Taliercio martedì 22 alle 20.30.

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About the author
Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.