La regular season del campionato di serie A si apre con la festa, forse inaspettata, della Vanoli Cremona che con la vittoria ai danni della Betaland Capo d'Orlando si prende l'ottavo e ultimo posto sul treno che porta ai playoff. Il tutto perchè sul parquet del PalaBigi avviene il suicidio sportivo della Virtus Bologna, che perde la partita contro la Grissin Bon Reggio Emilia e regala proprio il ticket alla formazione guidata da Meo Sacchetti, che surclassa i siciliani e a propria volta li condanna alla retrocessione in serie A2. Si salva nel frattempo la Consultinvest Pesaro, alla quale basta anche perdere di ben trentuno punti al PalaSerradimigni contro il Banco di Sardegna Sassari, altra formazione che avrebbe potuto ambire ad un posto tra le migliori otto della massima serie. Una delle migliori prestazioni stagionali della squadra sarda, però, non regala la gioia della qualificazione ai playoff, al cospetto di una squadra che, di fatto, si è accontentata di attendere notizie dal PalaRadi dopo gli exploit delle scorse settimane a Milano e contro Venezia.

Partiamo proprio dalla festa della Vanoli Cremona, che nella serata che avrebbe potuto portare al ritiro dal basket giocato di Drake Diener - il quale a fine stagione tornerà negli States per iniziare la carriera da allenatore - surclassa la Betaland Capo d'Orlando che avrebbe invece avuto bisogno di vincere per tenere vive le proprie speranze di salvezza. E la prima metà di gara si è giocata a ritmi scoppiettanti, con i siciliani capaci anche di andare in vantaggio nonostante le giocate offensive di Johnson-Odom e Sims. Al rientro dagli spogliatoi, però, i lombardi forse venuti a conoscenza del risultato negativo di Bologna hanno spinto sull'acceleratore e hanno approfittato di un'Orlandina stanca e ridotta all'osso in termini di rotazioni. I cugini Diener hanno fatto il loro dovere, a salire in cattedra è però Martin con un terzo quarto da 13 punti e con tanta energia. Il divario si allarga minuto dopo minuto, si assesta intorno ai venti punti e alla fine regala una vittoria d'oro a Cremona, che si regala un primo turno playoff da brividi contro i campioni in carica di Venezia.

Dall'altra parte, nell'altra gara che valeva la permanenza in serie A e in piccola parte anche un posto per il treno playoff, il Banco di Sardegna Sassari faceva un sol boccone della Consultinvest Pesaro fin dall'inizio. Partita dominata fin dai primi possessi per la formazione di coach Markovski, che dunque conclude con una vittoria amara la sua breve parentesi sulla panchina della squadra sarda. Bamforth è imprendibile per la difesa della Vuelle, decisamente meno graziata rispetto alle gare contro Milano e Venezia e messa sotto pressione anche quando c'era da attaccare. Non bastava a Clarke e compagni un secondo quarto positivo in fase realizzativa, visto che dall'altra parte la Dinamo continuava a macinare punti su punti. Un piccolo brivido si è avvertito sugli spalti del PalaSerradimigni in avvio di terzo quarto, con Pesaro che si portava sul -15 e cercava di rendere viva una partita poi nuovamente chiusa dai padroni di casa, decisamente in palla e magari in attesa di buone notizie da Cremona oltre a quelle in arrivo da Reggio. Le buone notizie però si limitavano al PalaBigi e non portavano a compimento l'operazione miracolo.

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