La Betaland Capo d'Orlando resta viva e si concede un'ultima giornata di campionato in cui sperare nel miracolo per mantenere la serie A. Vittoria sofferta, di grande cuore e di grande sostanza per la formazione guidata da Andrea Mazzon, il quale ottiene contro la Red October Cantù la prima affermazione casalinga da quando siede sulla panchina dei biancazzurri. È stata una partita in cui gli ospiti hanno dato l'impressione di poter fare banchetto sul parquet del PalaSikeliArchivi, portandosi anche sul +13 sul finire del secondo quarto, salvo poi subire la grande aggressività e la voglia di vincere della formazione siciliana, trascinata soprattutto da Atsur e Faust in attacco, ma più in generale molto organizzata a rabbiosa nella metà campo difensiva, tanto da subire solamente 26 punti dopo il rientro dagli spogliatoi per l'intervallo lungo. La seconda impresa a stretto giro di posta di Pesaro, che dopo Milano batte anche Venezia, costringe l'Orlandina a vincere anche all'ultima giornata e sperare in uno stop dei marchigiani a Sassari per salvarsi.
Mani fredde per un minuto e mezzo, poi Faust sale con la moto fino al ferro e firma il 2-0, risponde Ellis con un bel movimento sotto canestro. La Betaland costruisce buoni tiri che non vanno dentro, prova a tenere botta contro il talento offensivo degli ospiti (forse troppo vanitosi), ma Burns replica al solito Faust che poi inchioda. A metà quarto si accendono Culpepper e Knox, Cantù va sul +3 ma Stojanovic spara la bomba e pareggia in un inizio di gara ad alti e bassi. Poi sale in cattedra Burns con un gran canestro e i lombardi risalgono fino al +5: 15-20 al primo intervallo. Atsur attacca il ferro in avvio di secondo quarto, sempre da sotto segnano anche Crosariol e Faust. Cantù prova ad accelerare ancora e cavalca Burns, l'Orlandina non riesce ad avere ritmo in attacco ed Ellis punisce con la bomba del +9 Red October. Capo tenta il mini-parziale con Smith e Kulboka, alza l'intensità in difesa ma non dà continuità in attacco e allora Culpepper firma il parziale che porta i suoi sul +13 con la tripla. Burns allunga ancora, Atsur mette cinque punti in fila e rianima i biancazzurri: è 31-44 all'intervallo lungo.
L'Orlandina torna dagli spogliatoi con spirito battagliero, Stojanovic trova punti da sotto e Atsur ringrazia la dea bendata col tiro da tre, mentre ci pensa Culpepper a pescare dal bidone della spazzatura per Cantù. Ci pensa Knox ad alzare il tono dei paladini sotto canestro, Red October nervosa e trafitta dalla schiacciata del -7 di Campani. Inerzia della gara dalla parte dei siciliani che libero dopo libero riducono ancora lo scarto fino al -3, quando Culpepper ferma l'emorragia con un gran jumper. Gli ospiti si svegliano nel finale di quarto, ma Kulboka segna da fuori: è 47-52 all'ultimo break. Tensione tra Culpepper e il pubblico di casa prima di iniziare l'ultimo quarto, aperto dalla tripla di Smith. Atsur suona ancora la carica e porta i suoi sul -4, Betaland tosta in difesa ma trafitta ancora dall'americano, al quale replica il turco. Il miglior momento della partita vede il ritorno in scena di Faust che con due schiacciate pareggia, si fa male Knox ma Stojanovic scrive +3 e soprattutto la difesa è solida. Chappell e Burns provano a rianimare Cantù, Smith e Faust rispondono e Culpepper perde una palla sanguinosa. Smith fa 0/2 ai liberi e non la chiude ma la stella degli ospiti non punisce.