L'Umana Reyer Venezia si aggiudica l'andata della Finale di FIBA Europe Cup espugnando il Paladelmauro e portando a casa un vantaggio di 8 punti. Nonostante il dominio a rimbalzo (40 vs 30), Avellino paga il 20% nel tiro dalla lunga distanza e, a caro prezzo, il 9/17 ai liberi. Una gara comunque equilibrata, con le due squadre che soltanto nel secondo quarto non hanno chiuso in parità, e che ha visto Venezia avere la meglio grazie alla maggior precisione al tiro (50% da 2, 44% dalla lunga distanza) e a una migliore circolazione di palla (8 perse a fronte di 18 assist, per Avellino 14 perse e 19 assist). Palma dell'mvp da dividere tra più di un giocatore veneziano: a turno, Cerella (ottimo anche in attacco), Daye, Watt e Johnson hanno realizzato giocate importanti.
Priimo quarto Fitipaldo apre la Finale con una tripla, dopo un rimbalzo offensivo recuperato da Leunen, Venezia risponde con Watt, dall'interno dell'area. Fesenko si fa rispettare con schiacciata e stoppata ai danni di Watt. Venezia si porta per la prima volta in vantaggio con una tripla di Tonut e un piazzato di Cerella, ma uno scatenato Fesenko continua a dominare con schiacciate e stoppate (11-7). Qualche persa di troppo di Avellino permette a Venezia di riportarsi avanti (12-13), ma Fesenko continua imperterrito a far canestro, arrivando a quota 9 con 4/4 dal campo (16-15). Uscito l'ucraino, sale in cattedra Watt, immarcabile per Zerini. Rich spezza il digiuno, ma Venezia allunga con una tripla di Daye (18-22), poi con quella di Bramos (20-25). Venezia fallisce gli ultimi due tiri, Avellino pareggia con Filloy e una tripla allo scadere di Rich (25-25).
Secondo quarto De Nicolao infila il primo canestro del secondo quarto con una tripla. Avellino continua ad aggrapparsi a Fesenko, Venezia distribuisce i tiri tra Johnson e Peric, approfittando di qualche errore al tiro di Scrubb per portarsi a +6 (29-35). I padroni di casa accorciano con Leunen e Fesenko (7/7), ma falliscono 3 liberi di fila (due con Rich), permettendo a Daye di tenere avanti i suoi (35-40). Venezia si porta a +8 con una tripla di Cerella e a +9 con Jenkins e, infine, dopo una perfetta circolazione di palla, a +10 con una tripla di Daye (38-48). Avellino fallisce una miriade di liberi (4/10), perde 18 palloni (contro i 2 di Venezia) e chiude il primo tempo sotto di soli 8 punti (40-48) grazie al 15/20 da 2.
Terzo quarto Il secondo tempo inizia con un canestro di Rich, che fallisce l'aggiuntivo (1/5 dalla lunetta) ma provoca il terzo fallo di Daye. Venezia sembra aver trovato la soluzione per limitare Fesenko, ma Daye, rimasto in campo, commette il quarto fallo. Bramos e Haynes (che era 0/5) realizzano canestri di gran qualità, Avellino prova a correre con Wells, che realizza 6 punti di fila (52-54). ma fallisce con Rich il tiro del pareggio, e con Zerini e Scrubb due triple abbastanza comode. Venezia invece da 3 è sempre una sentenza, e torna a +9 con 5 punti di Johnson (54-63). Avellino fallisce altre triple (2/12), Rich arriva a 2/7 dalla lunetta, e Venezia chiude il terzo quarto con ancora 8 punti di vantaggio (55-63).
Ultimo quarto Avellino prova lo sprint con Rich e Leunen, ma la terza tripla di Cerella la riporta a -9 (59-68). Il gran lavoro difensivo di Biligha fa pari con l'energia di Lawal che regala extra possessi ad Avellino, ma i padroni di casa non segnano mai da oltre l'arco, mentre Venezia trova punti anche da Peric. Due falli in attacco dei padroni di casa e un canestro di Watt spaccano in due la partita (61-72). Rich e Wells riaprono la contesa con due triple (67-72), Watt interrompe il parziale e, dopo l'errore di Filloy, arriva la tripla di Jenkins (67-77). Watt si conferma tra gli mvp stoppando Leunen, Venezia gestisce il vantaggio giocando col cronometro. Fesenko schiaccia il 69-77, fissando il risultato finale.