La Sidigas Avellino si aggiudica la gara di andata della semifinale di Fiba Europe Cup superando i danesi del Bakken ma lo striminziato successo non lascia tranquilli in vista del return match e, soprattutto, lascia l'amaro in bocca. Gli uomini di Sacripanti infatti sembrano poter chiudere il discorso qualificazione già ad Avellino, soprattutto quando a fine terzo quarto si sono trovati a condurre di ben 13 punti. Negli ultimi 10 minuti, invece, tutto viene rimesso in discussione.  L'attacco irpino ha un blackout negli ultimi 4 minuti di gioco, la difesa concede troppo a Diouf, e il Bakken riesce a rimontare dal 72-60 (sugellato dall'ennesima prodezza di Jason Rich) fino al 74-72, fallendo poi allo scadere la tripla del pareggio con Darko Jukic. 
Il Bakken, a un passo dall'eliminazione dai playoff del campionato danese, resta in corsa grazie alla mano educata e caldissima di Michel Diouf, 29enne centro senegalese che in Fiba ha viaggiato a 12 punti di media e che ad Avellino ne firma invece 26, con 8/11 da 2 e 2/2 nelle triple. Il senegalese, un veterano della seconda lega spagnola, è stato una costante spina nel fianco per la difesa irpina, incapace di leggerne i movimenti e di ostacolarne i tiri. Mentre Akoon-Purcell ha sparato a salve (4/19), fastidiose sono state le triple di Darboe, Larke e Pedersen e, nell'ultimo quarto, quella di Jukic che ha messo paura ad Avellino. Un immenso Rich (28 punti con 5/10 da 2, 5/9 dalla lunga distanza e 3/4 ai liberi, oltre a 8 rimbalzi e 4 assist) si è a lungo incaricato di sorreggere l'attacco irpino. Wells e Scrubb non hanno dato continuità, Fitipaldo e Filloy hanno chiuso con 1/6 al tiro e 3 assist, e Fesenko questa volta non ha fatto la differenza.

La gara Il 6-0 iniziale inganna gli irpini; ben presto, il Bakken si dimostra squadra insidiosa, si porta in vantaggio (10-12) e pareggia il quarto con una tripla allo scadere di Pedersen (15-15). A inizio secondo quarto, gli ospiti
toccano il +5 (15-20). Avellino si risveglia con una tripla di Zerini, poi con Scrubb e Rich ribalta il punteggio, ma solo al termine del primo tempo riesce, grazie a una tripla del suo bomber, ad avere due possessi di vantaggio (37-31). Il terzo periodo è il migliore per Avellino. Col contributo di Lawal e Filloy, i biancoverdi prendono il largo toccando la doppia cifra di vantaggio. Bishop e Darboe provano a metterci una pezza, ma allo scadere D'Ercole piazza la tripla del +13 (65-52). Avellino dà l'impressione di poter controllare la gara negli ultimi 10 minuti. La schiacciata di Fesenko, a 2:28, oltre a siglare un rassicurante 74-66 sembra poter mettere il punto esclamativo sulla gara, ma il solito Diouf e Jukic rimandano tutto in Danimarca.