Erano i favoritissimi alla vigilia di queste Final Four e i Villanova Wildcats di coach Jay Wright rispettano i pronostici distruggendo i Michigan Wolverines grazie ad un Donte DiVincenzo da 31 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate il tutto entrando dalla panchina e vincendo il titolo nazionale di NCAA. Secondo titolo in tre anni per la squadra di Coach Wright che ha dominato il torneo dall'inizio alla fine grazie ad un sistema offensivo eccezionale frutto di una costanza dall'arco straordinaria, ma senza mai dimenticare una difesa ferrea. I Wolverines ci hanno provato, soprattutto nel primo tempo, ma il break dei Wildcats è arrivato puntuale a spaccare la partita e le resistenze dei ragazzi di Coach Beilein.
La difesa di Michigan contro la pioggia di triple di Villanova, Wagner sfida Brunson e Mikal Bridges, questi i punti cardine in fase di presentazione del match che vengono rispettati nel primo tempo. La sfida la apre immediatamente il trascinatore dei Wildcats con un canestro in post-up ricevendo però la pronta risposta del lungo tedesco. L'attacco di Nova però fa fatica ad ingranare dall'arco e Wagner insieme ad Abdur-Rahkman guidano i Wolverines al vantaggio, con il numero tredici che fa vedere di avere anche la tripla. Brunson tiene a contatto i suoi, ma l'apporto più importante lo porta Donte DiVincenzo in entrata dalla panchina. Dodici punti in poco tempo del numero dieci trascinano i Catz al vantaggio a cinque minuti dalla fine, con un momento d'oro che continua sino al termine del primo tempo che porterà Villanova al 28-37 con cui si torna negli spogliatoi. Straordinario l'apporto del numero dieci dei Catz che ha letteralmente preso per mano i compagni da quando ha messo piede sul parquet terminando il primo tempo con 18 punti ed una stoppata, fondamentale, con cui ha inchiodato al ferro il layup di Poole.
In uscita dagli spogliatoi Nova riprende da dove aveva lasciato e aumenta il proprio vantaggio a quattordici punti con la tripla di Paskhall. Il clima inizia a farsi teso, Wagner non trova il ritmo e Michigan comincia a sprofondare, soprattutto con il tedesco che si va a sedere in panchina dopo aver preso il tecnico per qualche parola di troppo a Spellman, anche lui punito con il tecnico. I Wildcats scappano sul più 18 con la tripla di Bridges, Abdur-Rahkman e Matthews provano a tenere in vita i Wolverines, ma l'impresa è ardua. Michigan torna a meno dieci, ma DiVincenzo non ci sta e infila due triple che fanno esplodere la parte biancoblu dell'Alamo Dome di San Antonio spezzando le reni alla squadra di coach John Beilein che sprofonda sino al meno ventidue con le bombe di Bridges. La partita, di fatto, si chiude a tre minuti dalla sirena. Michigan paga a caro prezzo l'uscita mentale dal match di Moritz Wagner, desaparecido nel secondo tempo, e gli errori al tiro di Matthews e Poole, oltre che una difesa troppo morbida nei secondi venti minuti di gioco. Villanova, dopo un inizio tribolato ritrova il ritmo offensivo e vince il titolo con il suo marchio di fabbrica: le triple. Tutti, però, si aspettavano Bridges o Brunson, invece l'Mvp delle Final Four è Donte DiVincenzo, vero mattatore della finale, che ha chiuso con il career high di punti e avrà strappato anche tanti apprezzamenti al piano di sopra.