Che la March Madness creasse un ambiente particolare lo sapevamo ormai da tempo, ma che una squadra col seed 11 arrivasse alle Final Four è successo soltanto quattro volte nella storia. Questo per farvi capire quanto sia speciale Loyola Chicago, che è riuscita ancora una volta nell'impresa, battendo con merito Kansas State, che non è mai stata in partita. Ben Richardson è superbo con 23 punti e 6/7 dall'arco, mentre Townes e Ingram combinano per 25 punti. Dall'altra parte si salvano Sneed e Brown con 16 e 14 punti, ma i Wildcats vedono svanire il sogno delle Final Four.

Stavolta Loyola Chicago parte bene e non ha bisogno di rimontare, grazie al buon Richardson che segna 8 punti in un amen. La difesa dei Wildcats, che è stata il punto forte della squadra fino ad ora, non riesce a contenere gli esperti Ramblers, che invece viaggiano ad un'altra velocità. Brown è l'uomo incaricato della rimonta per Kansas State, ma è l'unico a segnare con continuità e non può bastare per tornare in parità. Anzi, negli ultimi secondo è ancora Richardson con una tripla a regalare ai suoi il +12, vantaggio notevole in vista del secondo tempo.

Se il punteggio sembrava alto nei primi 20 minuti, la seconda parte del match conferma quest attitudine e la amplifica persino. Ingram riesce finalmente a mettersi in ritmo e Townes è presente in ogni azione d'attacco, risultando spesso decisivo nel creare un vantaggio. Kansas State è completamente in palla e non riesce più a reagire; la botta definitiva è data dal gioco da quattro punti di Richardson che spezza le gambe agli avversari. Il distacco supera i 20 punti e soltanto negli ultimi 10 minuti Sneed riesce a impensierire leggermente Loyola Chicago. I punti recuperati però sono pochissimi e mai abbastanza da far preoccupare seriamente coach Porter Moser, protagonista assieme ai suoi giocatori di una vittoria che li fa entrare di diritto nella storia.