Quella 2018 è una March Madness all'insegna delle grandi esclusioni, già dal primo turno, come già successo altre volte dato il meccanismo del Torneo, che eleggerà la regina di questa stagione di College Basketball americano. Dopo Trae Young, Mohamed Bamba e Lonnie Walker, a salutare la compagnia sono anche i fratelli Porter: in una delle sfide più interessanti del lotto, infatti, la loro Missouri viene spazzata via per 67-54 da Florida State, che accede così al secondo turno per sfidare la testa di serie numero 1 Xavier, liberatasi facilmente di Texas Southern. I tre Seminoles in doppia cifra escono tutti dalla panchina: monumentale Kabengele con 14 punti e 12 rimbalzi, ottimo anche Trent Forrest, sempre in controllo, che chiude con 10 punti, 6 rimbalzi, 9 assist e due stoppate. 12 punti invece per PJ Savoy, mentre tra le fila delle Tigers la prestazione più clamorosa è quella di Robertson, che rimane in campo per 38 minuti facendo segnare 19 punti (6/10 dall’arco) e quattro rimbalzi, mentre dalla panchina l’attesissimo Micheal Porter Jr. ottiene una doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi con il 33% dal campo.
Le Tigers partono meglio, scavando il parziale con Robertson e Geist, dall’arco, per il 7-1 dei primi quattro minuti. Florida, però, non molla il colpo e riesce a salire di livello: la difesa si fa solidissima, in attacco la palla circola con rapidità e precisione, ed ecco che il parziale è servito: quattro punti nel pitturato di Mfiondu Kabengele, splendido nel pick ‘n’ roll, e due triple siderali, incoscienti quanto basta, da parte di PJ Savoy, ed ecco che i Seminoles si ritrovano a +5. Il motore di Mizzou è abbastanza ingolfato, mentre gli avversari continuano a trovare assist e precisione mostruosa al tiro dal campo; scavallata la metà del quarto, è ancora Kassius Robertson da distanza NBA a provare a mettere un freno alle mire espansionistiche dei ragazzi di Hamilton, ma la pronta risposta arriva da Walker, con quattro punti in un amen intervallati dalla grande palla rubata a Geist. Dopo il timeout si vede anche Micheal Porter Jr., ma l’attacco continua ad essere sin troppo falloso: quando Cofer alza in cielo per far schiacciare Koumadje, FSU sfonda la doppia cifra di gap. Le Tigers continuano a perdere palloni ingenui, ed alla fine della prima frazione arriva il tracollo: segnano praticamente tutti, da Savoy a Braian Angola passando per i cinque punti di Phil Cofer ed i due di Trent Forrest, il tutto orchestrato dalle sapienti mani di Terance Mann. Mortifero parziale di 13-0, si va negli spogliatoi con i Seminoles avanti addirittura 42-20.
A scuotere Missouri, già nei primi secondi della ripresa, è di nuovo Porter, che trova bene la penetrazione ed il contatto per il 2+1, recuperando anche un pallone importante in difesa che manda a segno Robertson dall’arco. Proprio il nativo di Toronto guida la risalita dei suoi, trovando clamorosamente altri due centri dalla lunga distanza: il pubblico si riaccende, e nonostante la risposta di Kabengele (prima dall’arco, poi con la schiacciata su poetico suggerimento di Forrest) Missouri si ritrova di nuovo in partita, a -13, con 15 minuti sul cronometro. FSU finisce un po’ in crisi, lasciando tanto campo alle penetrazioni avversarie, vincenti nelle persone di Porter Jr. e Puryear, prima che il solito, indemoniato Robertson segni, fuori equilibrio, la bomba del 50-42. Le teste di serie numero 9 non perdono però la calma e la lucidità, e scelgono saggiamente di ritrovare continuità dalla lunetta: 2/2 per Cofer ed Angola, prima della tripla di Savoy (tanto per cambiare, assistita da Trent Forrest) che rimette un cuscinetto di sicurezza tra le due squadre.
Anche Kabengele (4/4) e Forrest (2/2) tracciano un percorso netto alla linea della carità, ed ecco che i punti di gap tornano 20. Micheal Porter Jr. tenta per l’ennesima volta di caricarsi la squadra sulle spalle, ma nonostante i sei punti in un minuto oramai Florida State è in fuga: l’ultima realizzazione è la schiacciata di Puryear, assistito dal minore dei Porter, ma a festeggiare alla sirena sono i Seminoles. Splendida vittoria, di carattere, di squadra e grazie allo sforzo collettivo per Florida State, che al secondo turno dovrà cercare, con un’impresa, di ribaltare il primo posto di Xavier.